NEWS   situazione contrattuale in corso    

CONTRATTO 2005

 

ULTIMA PROPOSTA ARAN  DEL 5 MAGGIO

27 aprile 2005         Contratto medici, firma più vicina -DichiarAZIONE di M.Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
21 aprile 2005        Sciogliere i nodi rimasti e chiudere il contratto per i medici
                                - Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 
14 aprile 2005         La trattativa dei medici si avvia a conclusione
                                 -
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

                                 CCNL medici e veterinari: il lavoro procede    - COMUNICATO

BOZZE ARAN:
12 aprile 2005    ARAN:  PROPOSTA NORMATIVA DEL 12 aprile 2005    

16 marzo 2005        RIPRENDE LA TRATTATIVA PER IL RINNOVO DEL CCNL: IL COMUNICATO UNITARIO
                                ARAN:  PROPOSTA ECONOMICA DEL 16 MARZO 2005
 

31 marzo 2005         1° Aprile dei medici: 40 mesi senza contratto, ma con tante promesse
                                  -
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

                         CCNL MEDICI E VETERINARI: AVANTI PIANO 

24 marzo 2005         L’ECM deve essere garantita dalle Asl. Pari dignità per i medici del territorio e per i veterinari
                                
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

                         CCNL MEDICI E VETERINARI: LA TRATTATIVA ENTRA NEL VIVO


16 marzo 2005        
I medici confermano lo sciopero del 18 con il pubblico impiego -
                         Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

10 marzo 2005         Medici in sciopero il 18 marzo. Ancora promesse non mantenute - Dichiarazione di Massimo Cozza
                         segretario nazionale FP CGIL Medici 



02 marzo 2005        
Sciopero medici. Nonostante Sirchia, solo fumo - Dichiarazione di Massimo Cozza -
                         segretario nazionale FP CGIL Medici   



24  febbraio 2005    
A fronte del nulla, confermiamo lo sciopero del 4 marzo -
                         Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 



24  febbraio 2005    
rinnovo CCNL medici e dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale:
                         COMUNICATO STAMPA DI ROSSANA DETTORI - SEGRETARIA NAZIONALE  DELLA FP CGIL



18  febbraio 2005    
Vertenza  medici  e veterinari dipendenti, Dirigenza STPA del SSN: fallito il tentativo di
                                 conciliazione si va allo sciopero
- Comunicato
 



17  febbraio 2005    
Medici in sciopero il 4 marzo per il contratto e contro lo sfascio della sanità pubblica -
                                 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici   


09  febbraio 2005    
Abbandonato il tavolo contrattuale a fronte delle proposte inaccettabili delle Regioni.
                                 Non ci resta che scioperare
-
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

                                
Inaccettabile la proposta dell’ARAN: i sindacati medici e veterinari abbandonano il tavolo della
                         trattativa


                                
IL DOCUMENTO UNITARIO DELLE OO.SS. PRESENTATO ALL'ARAN

08 febbraio 2005     
BOZZA DI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO DELL’AREA DELLA DIRIGENZA MEDICO - VETERINARIA
                         DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PARTE NORMATIVA QUADRIENNIO 2002/2005
                                 E PARTE ECONOMICA BIENNIO 2002-2003  


20 gennaio 2005      
NO ALLE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE. SI ALLE ASSUNZIONI DI NUOVI MEDICI -
                         Comunicato Stampa di Pierluigi Grande, Coordinatore della Segreteria Nazionale della  FP CGIL Medici 


20 gennaio 2005      
Nell’incontro del 19 gennaio all’ARAN la trattativa entra nel vivo

19 gennaio 2005      
Dalla trattativa la buona notizia del 90% dei medici in esclusiva, ma costretti minacciare lo sciopero contro le
                                  Regioni per i nodi ancora aperti -
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici


14 gennaio 2005      
RINNOVO CONTRATTO MEDICI E VETERINARI: L’ANNO È NUOVO, I PROBLEMI RESTANO QUELLI VECCHI

13 gennaio 2005      
La trattativa continua ma i nodi restano - DICH.NE  DI M. COZZA SEGRETARIO NAZ.LE FP CGIL MEDICI


ARCHIVIO  2004
 

 


      
 

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

Sciogliere i nodi rimasti e chiudere il contratto per i medici

 

L’annuncio del rinvio da parte dell’Aran dell’incontro programmato per domani per il rinnovo del contratto dei medici, peraltro senza che sia stata indicata una nuova data, rappresenta una doccia fredda per i medici che da 40 mesi aspettano invano il rinnovo del contratto. 

Siamo arrivati ad un bivio al quale nessuno può sottrarsi dalla proprie responsabilità.

O si sciolgono i nodi rimasti e si chiude subito la trattativa, oppure i medici vedranno negato il diritto al rinnovo del contratto, rimanendo a tempo indefinito ancora senza aumenti e senza arretrati. 

Ulteriori rinvii non sarebbero giustamente compresi e neanche accettati.  
 

Roma, 20 aprile 2005

 


 

   

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

La trattativa dei medici si avvia a conclusione

 

         L’odierno incontro per il rinnovo del contratto dei medici presso l’Aran ha lasciato ancora alcuni nodi da sciogliere, tra i quali la regolamentazione dei contratti atipici, il Comitato dei Garanti, l’Ecm, la tutela assicurativa e la valutazione. Giovedì prossimo verrà affrontata la parte economica.        

         Il percorso appare ormai in discesa e, se c’è la volontà di entrambe le parti, le questioni aperte si possono risolvere con uno sprint finale che dovrebbe terminare entro la fine di Aprile. 

         Dai primi di Maggio incombe infatti il prossimo rinnovo dei componenti regionali della parte pubblica, che potrebbe determinare una stasi della trattativa, con il rischio di arrivare all’estate con un nulla di fatto. 

         Crediamo invece che i medici italiani abbiano il diritto a vedere rinnovato il contratto in modo dignitoso ed entro la fine del mese, senza arrivare al nuovo record di oltre 40 mesi senza aumenti e senza arretrati. 
 

Roma, 13 aprile 2005

 


  

CCNL medici e veterinari: il lavoro procede

 

La nuova bozza di parte normativa del CCNL della dirigenza medica e veterinaria, datata 12 aprile,  è stata interamente esaminata oggi all’ARAN  nel corso del 14° incontro di contrattazione tra la parte pubblica e le OO.SS.

Nonostante il testo non risponda ancora appieno alle richieste sindacali, anche in questo incontro sono stati registrati alcuni progressi, che hanno peraltro consentito di ridurre ulteriormente il numero e la portata dei nodi tuttora da risolvere.

Per la FP CGIL Medici, i nodi residui riguardano i seguenti punti:

o   Contratti atipici: non trova soluzione il problema (sollevato da tutte le OO.SS.), relativo all’esigenza di ridurre entro limiti definiti la possibilità di ricorso all’utilizzo di dirigenti assunti con contratti atipici da parte delle aziende. La dichiarazione congiunta n.1, che pure va nella direzione auspicata, non è ancora sufficiente a limitare in modo sostanziale questa pratica. Per questo proseguiamo nell’impegno per inserire nel testo un forte indirizzo alle aziende per la limitazione dei contratti atipici.

o   Comitato dei Garanti: nonostante le reiterate richieste di modifica permane nel testo proposto la possibilità per le aziende di procedere al recesso anche in assenza di un parere del comitato dei Garanti, se quest’organo non esprime la propria valutazione sulla proposta di recesso entro  60 giorni dalla relativa richiesta. E’ inaccettabile che un diritto di difesa e di garanzia del dipendente venga annullato da una scadenza temporale. Rimane pertanto la nostra richiesta di impossibilità a procedere al recesso in assenza del parere del Comitato dei Garanti.

o   ECM :  resta inaccettabile l’ipotesi che in assenza di disponibilità economiche adeguate l’azienda sia dispensata dall’obbligo di fornire l’ECM ai propri dirigenti. Queste disponibilità economiche devono essere reperite dall’azienda e l’aggiornamento, che è una garanzia non solo per gli operatori ma anche per i cittadini, deve essere garantito.

o   Valutazione dei dirigenti:  nonostante i ripetuti impegni di semplificazione rimane ancora farraginoso ed eccessivamente articolato il sistema di valutazione dei dirigenti. L’esistenza dei due organismi di valutazione concorre a determinare ulteriore confusione e spesso determina sovrapposizioni. Talvolta non è neppure adeguatamente garantita la partecipazione, e neppure l’informazione dell’interessato al processo di valutazione.

 

Questi i nodi.

Naturalmente saranno necessari anche su altri punti ritocchi ed aggiustamenti, ma si tratta di un lavoro che può agevolmente essere fatto in poco tempo. Ci si vedrà ancora il 21 aprile per l’esame della parte economica, ma sarà necessario stringere i tempi per cercare di finire entro la fine di aprile, altrimenti si rischia una loro forte dilatazione a causa della sostituzione delle amministrazioni regionali.

Pertanto, l’impegno è quello di arrivare alla firma nei tempi più brevi, assicurando finalmente ai dirigenti medici e veterinari un contratto che ha già un ritardo di più di tre anni.          

 Roma, 13 aprile 2005

                                                                Il Segretario Nazionale
                                                                                della FP CGIL Medici

                                                                     Massimo Cozza

 


    

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

1° Aprile dei medici: 40 mesi senza contratto, ma con tante promesse

 

Domani 1 Aprile 2005, i medici “festeggiano”, 40 mesi senza contratto (l’ultimo è scaduto il 31 dicembre 2001), ma continuano ad avere, a parole, promesse ed impegni più o meno elettorali. 

Il gioco delle parti ha le gambe corte. I medici, insieme a tutto il pubblico impiego, hanno il diritto al rinnovo del contratto per il secondo biennio economico 2004-2005, con impegni condivisi da sottoscrivere ai tavoli contrattuali da parte del Governo con il sindacato, e non tra Ministri e Presidenza del Consiglio. 

Intanto la trattativa con l’Aran, per il primo biennio economico 2002-2003 ed il quadriennio normativo 2002-2005, procede, seppure lentamente e con molte incognite. 

Siamo ancora in attesa di risposte soddisfacenti riguardanti in primo luogo la regolamentazione degli atipici, l’Ecm, la valutazione dei dirigenti, l’orario di lavoro e la valorizzazione del disagio.  

Per metà aprile l’Aran ci presenterà un ulteriore nuovo testo, sul quale si dovrebbe lavorare per chiudere in pochi giorni, con l’auspicio di non tagliare a maggio il traguardo di 41 mesi senza contratto.

 Roma, 31 marzo 2005 


     

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

1° Aprile dei medici: 40 mesi senza contratto, ma con tante promesse

 

Domani 1 Aprile 2005, i medici “festeggiano”, 40 mesi senza contratto (l’ultimo è scaduto il 31 dicembre 2001), ma continuano ad avere, a parole, promesse ed impegni più o meno elettorali. 

Il gioco delle parti ha le gambe corte. I medici, insieme a tutto il pubblico impiego, hanno il diritto al rinnovo del contratto per il secondo biennio economico 2004-2005, con impegni condivisi da sottoscrivere ai tavoli contrattuali da parte del Governo con il sindacato, e non tra Ministri e Presidenza del Consiglio. 

Intanto la trattativa con l’Aran, per il primo biennio economico 2002-2003 ed il quadriennio normativo 2002-2005, procede, seppure lentamente e con molte incognite. 

Siamo ancora in attesa di risposte soddisfacenti riguardanti in primo luogo la regolamentazione degli atipici, l’Ecm, la valutazione dei dirigenti, l’orario di lavoro e la valorizzazione del disagio.  

Per metà aprile l’Aran ci presenterà un ulteriore nuovo testo, sul quale si dovrebbe lavorare per chiudere in pochi giorni, con l’auspicio di non tagliare a maggio il traguardo di 41 mesi senza contratto.

 Roma, 31 marzo 2005

 


  

CCNL MEDICI E VETERINARI: LA TRATTATIVA ENTRA NEL VIVO

 

E’ finalmente entrata nel vivo la trattativa per il rinnovo del CCNL di medici e veterinari.

Nelle due giornate di confronto all’ARAN (23 e 24 marzo) è stato esaminato l’intero testo normativo proposto dalla parte pubblica.

Ne è uscito un confronto serrato, che da un lato ha evidenziato alcuni positivi miglioramenti della proposta, dall’altro ha confermato alcuni dei nodi già emersi nei confronti precedenti. 

Mentre sono concreti i progressi già ottenuti su alcuni argomenti (come la copertura assicurativa)  e su altri (la valutazione dei dirigenti) si procede in modo lento verso una soluzione soddisfacente, i nodi più consistenti non trovano ancora sbocchi accettabili.

Ha fatto passi avanti molto limitati , l’argomento delle relazioni sindacali, per il quale la proposta di passaggio alla contrattazione degli effetti di ricaduta dei sistemi di valutazione dell’attività dei dirigenti e la previsione della consultazione per le aree vaste non accolgono ancora la sostanziale richiesta di evoluzione delle relazioni sindacali proveniente dalle OO.SS.

Insoddisfacente è pure la soluzione proposta per l’orario di lavoro: la scomparsa della richiesta di due ore di lavoro in più è un miglioramento significativo, ma il testo proposto non appare ancora accettabile perché permane la richiesta di ulteriori 30 minuti di aumento dell’orario destinato a prestazioni assistenziali .

Strettamente collegato a questo aspetto è quello delle prestazioni aggiuntive per le quali, come è noto la posizione della CGIL Medici è di ferma contrarietà, in favore di un consistente ricorso a nuove assunzioni.

Si tratta purtroppo di una posizione minoritaria in quanto il ricorso a prestazioni aggiuntive pagate in regime e con tariffe libero professionali sembra trovare ampi consensi in numerose delegazioni sindacali.

Pure isolata è stata la nostra difesa del riconoscimento della pari dignità delle attività assistenziali e preventive territoriali rispetto a quella di guardia: siamo stati i soli a proporre una modifica dell’articolo sulle tipologie dell’attività libero professionale che consentisse l’utilizzo del secondo comma dell’articolo 55 per la remunerazione di tutte le prestazioni aggiuntive e non solo per quelle di guardia.

Riteniamo tuttavia che questa sia una battaglia importante rispetto nella quale proseguiremo il nostro impegno fino alla chiusura del contratto. 

Per fortuna il tavolo è maggiormente unito su altri nodi del testo proposto: l’articolo sul Comitato dei Garanti, che prevede ancora la possibilità di recesso aziendale anche in assenza di un parere, l’ECM per il quale la garanzia di copertura dei crediti viene ancora subordinata alla disponibilità dei fondi aziendali.

Infine,  da migliorare è anche il testo sugli effetti della valutazione positiva dei dirigenti, la cui formulazione non garantisce ancora rispetto al rischio che a valutazioni positive conseguano revoche dell’incarico.

In compenso, buone nuove per veterinari e medici del territorio: sembra che sia sul rimborso chilometrico che sulla Indennità di polizia giudiziaria si vada verso una positiva evoluzione, anche se il lavoro da fare è ancora consistente.

Prossimi incontri il 30 e 31 marzo per affrontare la parte economica.

 

Roma, 24 marzo 2005

            


 

  

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 
 

L’ECM deve essere garantita dalle Asl.
Pari dignità per i medici del territorio e per i veterinari

 

         Ancora una volta, prima tutti parlano di formazione, della sua importanza strategica per il paese e per la sanità, poi, quando si tratta di prendere impegni precisi, le parole seguono il vento.

         E’ dequalificante che l’obbligo della formazione con l’Ecm sia condizionato sulla base delle risorse delle Asl, così come oggi è emerso nella trattativa per il rinnovo del contratto dei medici.

         Riteniamo che se c’è la volontà, le Asl sono in grado, con risorse limitate, a far fronte all’Ecm per tutti i medici. Non si tratta di mandare all’estero i medici, ma di organizzare corsi qualificati nelle Asl, utilizzando anche le moderne tecnologie di comunicazione audio-visiva.

         Mantenere una situazione di confusione, tra le Asl che avrebbero le risorse e non, favorisce inoltre chi ha interessi nel mercato della formazione, a discapito di una Ecm non condizionata.

 

         Abbiamo proposto, insieme all’Umsped, di eliminare dal testo le parti che regolamentano in modo preciso l’eventuale svolgimento delle guardie in attività libero professionale aziendale, ritenendo che la via prioritaria per rispondere ai bisogni di assistenza sia procedere alle assunzioni a tempo indeterminato.

         Comunque, alla luce del diniego rispetto alla richiesta di eliminazione della regolamentazione delle guardie in libera professione aziendale, siamo stati l’unica organizzazione sindacale che ha richiesto di dare pari dignità anche ai medici che non effettuano le guardie, ed in primo luogo ai veterinari.

         Abbiamo infatti proposto di inserire, almeno a titolo di esempio, tra le possibilità di svolgimento in attività libero professionale aziendale oltre le guardie, anche le visite domiciliari per i medici del territorio, e per i veterinari le attività di macellazione e la vigilanza notturna nei mercati all’ingrosso. 

Roma, 24 marzo 2005

 


 

 

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
I medici confermano lo sciopero del 18 con il pubblico impiego

 

A tutt’oggi per i medici e per tutto il pubblico impiego non c’è un euro in più rispetto al 4,31% previsto dalla Finanziaria, e certamente i pochi decimali di possibile incremento ventilati dal Presidente del Consiglio non sono assolutamente sufficienti per il rinnovo del secondo biennio economico  2004-2005, per il quale chiediamo un aumento dell’8%.

I medici confederali, che unitariamente rappresentano la maggiore forza sindacale medica, non possono pertanto che scioperare nuovamente e manifestare a Roma venerdì 18 marzo, insieme a tutto il pubblico impiego, per affermare il diritto al rinnovo del secondo biennio economico del contratto.

Comunque le urgenze saranno garantite, mentre potranno saltare gli interventi, le visite e gli esami diagnostici programmati, considerando che oltre ai medici venerdì scioperano i dirigenti sanitari ed il personale del comparto, a partire dagli infermieri. 

Questa mattina presso l’Aran, sembra invece essere ripartita con il piede giusto la trattativa per l’area medica riguardante il primo biennio economico 2002-2003 ed il quadriennio economico 2002-2005.

Certamente vi sono ancora nodi da sciogliere sulla parte normativa, quali l’orario di lavoro, l’Ecm, valutazione dei dirigenti, incarichi in seguito a valutazione positiva, comitato dei garanti, relazioni sindacali, regolamentazione contratti atipici, ma sembra che vi siano i presupposti per arrivare entro aprile ad una intesa accettabile, considerando che per la parte economica sembra ormai acquisita la possibilità per tutti i medici di un tabellare equiparato a quello di tutti gli altri dirigenti dello stato.

 Roma, 16 marzo 2005

 


 

  

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

Medici in sciopero il 18 marzo. Ancora promesse non mantenute

 

Il Governo e le Regioni, nonostante siano trascorsi 39 mesi dalla scadenza del contratto, continuano imperterriti con le promesse non mantenute. 

Il Governo, per voce del sottosegretario Casellati, aveva affermato, in occasione del precedente sciopero del 4 marzo, che stava verificando i conti con il Ministero dell’Economia e le Regioni. Dopo 7 giorni, non avendo avuto più notizie, possiamo solo supporre che mentre per i futuri tagli delle tasse i soldi sono già stati trovati, per i medici e per tutto il pubblico impiego non c’è un euro. 

Le Regioni, per voce dell’Assessore al Bilancio della Regione Lombardia Colozzi, avevano promesso che entro una settimana l’Aran, l’Agenzia che conduce la trattativa, avrebbe presentato una nuova proposta contrattuale per i medici ed i dirigenti sanitari, accogliendo le richieste sindacali e mantenendo ferma solo la questione dell’orario di lavoro, da collegare al problema delle liste di attesa.  I giorni della settimana sono trascorsi ma dall’Aran non è arrivata nessuna proposta.  

I medici confederali, che unitariamente rappresentano la maggiore forza sindacale medica, non possono che scioperare nuovamente venerdì 18 marzo, insieme a tutto il pubblico impiego, per affermare il diritto al rinnovo del contratto. 

Roma, 10 marzo 2005 

 


LETTERA DI ADESIONE allo sciopero nazionale del Pubblico Impiego del 18 marzo 2005, dell’Area 3 della dirigenza Amministrativa, Sanitaria, Tecnica e Professionale, dell’Area 4 della dirigenza Medica e Veterinaria -
Lettera unitaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali  (9 marzo 2005)


  

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

Sciopero medici. Nonostante Sirchia, solo fumo

 

Il nostro bilancio dopo 39 mesi, nonostante Sirchia, è stupefacente: al posto del contratto solo fumo.

Dopo oltre tre anni solo incontri, promesse ed annunci di tavoli tecnici governativi. Le parole non bastano più. Ci fermeremo solo a fronte di precisi impegni contrattuali sottoscritti.

Chiediamo al Governo ed alle Regioni in quale paese occidentale vengono lasciati da 39 mesi i medici senza contratto, proprio i medici che tutti i giorni sono impegnati a lavorare in uno dei sistemi sanitari più apprezzati a livello internazionale. 

E certamente non è accettabile una proposta di contratto che prevede oltre 40 ore di lavoro a settimana, a fronte delle attuali 38, compromettendo la qualità dell’assistenza a scapito sia dei medici che dei cittadini. 

Per queste ragioni i medici ed i dirigenti sanitari si fermeranno per l’intera giornata di venerdì 4 marzo, e manifesteranno con un sit-in davanti alla sede romana delle Regioni.  

Senza risposte le nostre azioni diventeranno sempre più incisive, cercando di limitare il disagio dei cittadini. 
 

Roma, 2 marzo 2005


 

     

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

A fronte del nulla, confermiamo lo sciopero del 4 marzo

 

Le voci e le veline che in questi giorni si stanno rincorrendo in merito alla possibilità di soluzioni che determinino la  sospensione dello sciopero del 4 marzo sono a tutt'oggi senza alcun riscontro reale. 

Inseguire fantasiosi decreti legge o accordi ponte non giova ai medici che giunti a questo punto, dopo 38 mesi, hanno il diritto ad avere un vero contratto, quantomeno dignitoso.  

Non ci sono più alibi per la parte pubblica per non darci le risposte vere alle nostre richieste che sono ben conosciute. Rimangono solo pochi giorni alle Regioni ed al Governo per presentarci una proposta contrattuale accettabile.  

E sia ben chiaro che lo sciopero del 4 marzo, con la manifestazione delle segreterie nazionali davanti alla sede delle Regioni, rappresenterà solo la prima di una serie di azioni di protesta che, ancora una volta, vedranno unite tutte le organizzazioni sindacali.  
 

Roma, 23 febbraio 2005

 


  

Vertenza  medici  e veterinari dipendenti, Dirigenza STPA del SSN:
fallito il tentativo di conciliazione si va allo sciopero

 

E’ fallito il tentativo di conciliazione tra le OO.SS. della dirigenza medico-veterinaria e Dirigenza STPA  e la controparte pubblica, svoltosi al Ministero della Funzione Pubblica per scongiurare l’iniziativa di sciopero già minacciata dai sindacati nel documento unitario del 9 e del 12  febbraio.

Dimostrando un’ inaccettabile atteggiamento di chiusura verso la parte sindacale, infatti, sia il rappresentante delle regioni che quello del Ministero del Tesoro hanno disertato l’incontro rendendo quindi impossibile ogni riapertura del dialogo. 

Preso atto di questa chiusura le OO.SS. mediche e veterinarie e dirigenti STPA  hanno proclamato uno sciopero che avrà luogo venerdì 4 marzo per l’intera giornata.

Gli obiettivi che si pone questa iniziativa sindacale sono:

-   La modifica della parte normativa proposta dall’ARAN, del tutto inaccettabile in quanto peggiorativa del contratto vigente del quale si chiedeva invece una modifica in senso positivo

-   La disponibilità di finanziamenti adeguati a garantire il rinnovo contrattuale. 

Questa iniziativa di sciopero andrà a sommarsi allo sciopero generale dei lavoratori pubblici, indetto da CGIL, CISL e UIL per il 18 marzo per protestare contro il mancato rinnovo del II Biennio del CCNL dei lavoratori pubblici, a conferma della forte volontà comune a tutti i lavoratori di ottenere quel contratto che è un loro diritto.

 

Il Segretario Nazionale FP CGIL Medici                            Per la Segreteria FP CGIL Nazionale
            Massimo Cozza                                                            Rossana Dettori                                 

 

 VAI ALLA DICHIARAZIONE STAMPA - FP CGIL MEDICI


 

 

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

 

Abbandonato il tavolo contrattuale a fronte delle proposte inaccettabili delle Regioni.
Non ci resta che scioperare

 

Il rinnovo del contratto è una odissea che dura da 38 mesi. E’ paradossale che si continui a prendersi gioco di 108.000 medici impegnati nella sanità pubblica, portandoli alla esasperazione, quando basterebbe presentare nei prossimi giorni un testo normativo accettabile per chiudere il contratto per il primo biennio, così come già fatto per tutto il pubblico impiego. 

C’è invece chi sembra giocare allo sfascio e contro la sanità pubblica, in modo irresponsabile. 

A fronte del diritto al rinnovo contrattuale per i medici le Regioni da mesi sfornano testi normativi sempre inaccettabili, con una contropartita economica del 5,98 % già stabilita, accettata e dovuta per il primo biennio economico. 

Le Regioni ci chiedono di lavorare due ore in più a settimana, di continuare a rimanere marginali rispetto alle scelte del Direttore Generale che hanno profonde ricadute sulla vita lavorativa dei medici. 

Pretendono per le Asl il libero arbitrio sul destino professionale dei medici anche in caso di valutazione positiva, non vogliono maggiori garanzie per il recesso del rapporto di lavoro del medico, e non accettano di farsi carico di garantire a tutti i medici la formazione obbligatoria dell’Ecm. 

Infine invece di introdurre obbligatoriamente le procedure per il rischio clinico in tutte le Asl, con una rilevante riduzione dei rischi sanitari per i cittadini e la possibilità di assicurare da parte delle Asl tutti i medici anche per colpa grave, lasciano i medici in balia delle assicurazioni. 

E’ un gioco al massacro che rischia di ledere l’impegno dei medici nella sanità pubblica. Non ci resta che scioperare, ancora una volta tutti insieme. 

Roma, 9 febbraio 2005
 


   
 

Inaccettabile la proposta dell’ARAN: i sindacati medici e veterinari abbandonano il tavolo della trattativa

 

Le OO.SS della dirigenza medico veterinaria hanno abbandonato questa mattina il tavolo della trattativa per il rinnovo dei rispettivi  CCNL, ritenendo inutile la prosecuzione di una negoziazione che vede la controparte pubblica del tutto indisponibile ad un reale e concreto confronto sui nodi del rinnovo contrattuale in corso.

La nuova bozza di articolato presentato oggi dall’ARAN accoglie infatti in modo del tutto marginale le richieste delle OO.SS., riproponendo invece ancora una volta proposte già dichiarate inaccettabili da parte sindacale.

Le relazioni sindacali, l’orario di lavoro, le garanzie in caso di recesso, la copertura assicurativa, l’ECM, la semplificazione della valutazione dei dirigenti, l’affidamento e revoca degli incarichi dirigenziali restano tutti come nodi irrisolti o risolti in modo del tutto insoddisfacente nel testo proposto, quasi che la contrattazione fosse cominciata soltanto ieri e non fosse già in corso da cinque mesi.

Per questo oggi la FP CGIL Medici, unitamente alle altre  OO.SS. ha interrotto la trattativa ed indetto lo stato di agitazione, preludio di ulteriori e più incisive azioni di protesta.

E’ infatti evidente che i sindacati della dirigenza medico veterinaria del SSN non sono disponibili  in nessun modo ad accettare, dopo un’attesa durata  38 mesi,  un contratto peggiorativo sul piano normativo o penalizzante sul piano economico.

Ovviamente l’obiettivo non è lo scontro, ma un salto di qualità della trattativa che la porti ad una soluzione rapida e soddisfacente per le parti.

Si auspica pertanto che la parte pubblica voglia recedere dal proprio atteggiamento di ostinata chiusura ed adottare un atteggiamento di reale confronto, accogliendo in modo sostanziale le richieste sindacali sulla parte normativa e consentendo così di firmare in tempi rapidi  un accordo che comprenda appunto la parte normativa ed almeno il primo biennio economico.    

 Roma, 9 febbraio 2005

                     


  

Comunicato stampa  di Pierluigi Grande, Coordinatore della Segreteria Nazionale della  FP CGIL Medici 

NO ALLE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE. SI ALLE ASSUNZIONI DI NUOVI MEDICI

 

E’ proseguita oggi all’ARAN la trattativa per il rinnovo del CCNL della dirigenza medica e veterinaria del SSN.

Si è discusso (al di fuori della bozza di documento presentata dal parte pubblica) di modifiche alla pronta disponibilità ed alle guardie. La proposta proveniente da alcune OO.SS è quella di prevedere che tutte le prestazioni eccedenti il normale orario di lavoro vengano fornite all’azienda dai dirigenti dell’azienda stessa come  libera professione intramoenia a carico del bilancio aziendale con tariffe definite a livello di contrattazione aziendale.    

La FP CGIL Medici ha ribadito che gli istituiti contrattuali della guardia e della pronta disponibilità non possono  né devono essere utilizzati quali strumenti di gestione ordinaria delle necessità prestazionali aziendali. E’ assoluta l’opposizione anche in merito alle ipotesi di utilizzo di personale aziendale in regime libero professionale  intramoenia per la copertura delle prestazioni eccedenti il normale orario di lavoro.

Riteniamo infatti – e lo abbiamo ribadito oggi – che la via da intraprendere per la soluzione del problema sia quella della copertura degli organici vacanti mediante l’assunzione dei medici e dei veterinari necessari alle esigenze aziendali.

Il medico deve avere il diritto ad una congrua retribuzione nell’ambito delle 38 ore lavorative,  senza sottostare a regimi cottimistici che non giovano né alla salute dei cittadini né alla qualità del lavoro medico.

Gli istituti della guardia e della pronta disponibilità devono rimanere strumenti per affrontare esigenze imprevedibili ed eccezionali e la loro sola modifica dovrebbe essere quella di una adeguata rivalutazione economica. 

  Durante la riunione è stato inoltre completato l’esame dell’articolato proposto dall’ARAN: di seguito si riportano i principali argomenti trattati. 

ECM : unanime la richiesta di porlo a carico dell’azienda: in cambio c’è la disponibilità  a trasformare una delle 4 ore di aggiornamento in orario di lavoro. E’ stato tuttavia chiarito che le aziende devono garantire la sua attuazione completa contrattando realmente con le OO.SS. le condizioni del suo svolgimento ed i percorsi formativi, nella scelta dei quali si deve tenere conto anche delle esigenze dei singoli dirigenti e non solo degli obiettivi aziendali.

 VERIFICA DEI RISULTATI E DELLE ATTIVITA’ DEI DIRIGENTI: nonostante l’atto di indirizzo prevedesse uno snellimento delle procedure di valutazione, il testo proposto dall’ARAN si mantiene complesso e macchinoso senza risolvere i veri problemi della valutazione. Per rendere le procedure più uniformi e semplici è stato concordato con la parte pubblica di riscrivere l’articolo 32 dell’attuale CCNL, suddividendolo in due articoli: il primo descriverà le procedure per la valutazione professionale, l’altro quelle della valutazione gestionale. Si spera con questo sistema di rimediare alle ambiguità interpretative del testo che ne rendono ancora molto difforme l’attuazione.       

EFFETTI DELLA VALUTAZIONE:  molte aziende continuano a non rinnovare l’incarico a dirigenti valutati positivamente nonostante il contratto lo preveda o a ritardare l’affidamento dell’incarico ai dirigenti che abbiano superato con valutazione positiva il primo quinquennio di lavoro. Perciò, non essendo possibile (secondo l’ARAN) riportare esplicitamente quest’obbligo nel testo, sarà aggiunta al contratto una apposita dichiarazione congiunta che dovrebbe risolvere il problema chiarendo questo aspetto. 

ESITI DELLA VALUTAZIONE NEGATIVA: nonostante tutte le OO.SS. abbiano ritenuto eccessivamente severa l’impostazione che è alla base di questo articolo, considerata anche la difficoltà del raggiungimento degli obiettivi assegnati nelle aziende con gravi problemi di organico o di dotazioni strumentali, esso non sembra modificabile in quanto discende direttamente dalle norme quadro sul pubblico impiego. L’ARAN si è impegnata ad un tentativo di revisione del testo per cercare di accogliere le richieste di parte sindacale.

 La prossima riunione sarà probabilmente intorno al 10 di febbraio: questo lasso di tempo è necessario per consentire all’ARAN di elaborare la bozza della parte economica e per formulare una ulteriore bozza di quella normativa. 

  Roma 25 gennaio 2005   

 



 

Nell’incontro del 19 gennaio all’ARAN la trattativa entra nel vivo

 

 Si è entrati finalmente nel vivo nella trattativa svoltasi il 18 ed il 19 gennaio all’ARAN per il  rinnovo del contratto della dirigenza medica e veterinaria del SSN.

 Sono infatti stati toccati alcuni dei nodi cruciali del rinnovo contrattuale in atto e su questi si sono evidenziate, come già nel corso egli incontri iniziali, le divergenze che la cui soluzione costituisce l’elemento indispensabile per raggiungere l’accordo per il nuovo CCNL.  Vediamoli di seguito.

 Esclusività di rapporto: l’ARAN in apertura di discussione ha reso noti i dati ricevuti dalle regioni che evidenziano il totale fallimento della legge 138, certificato dal passaggio in extramoenia ad oggi di solo circa 500 medici (su 108 mila) in più rispetto all’anno precedente: questo costituisce un evidente successo della linea seguita da sempre dal nostro sindacato su questa importante problematica

 Nel contratto, la CGIL medici su questo punto ha ribadito la propria linea di difesa della valorizzazione del rapporto esclusivo, richiedendo che le economie  derivanti dai passaggi in extramoenia vengano riversate interamente sull’indennità di esclusività di coloro che restano in intramoenia e non costituiscano, come previsto dal testo ARAN, risparmio aziendale. Inoltre è stato richiesto (anche per consentire il passaggio precedente) che anche gli oneri economici dell’indennità di esclusività vengano ricompresi all’interno della massa salariale dalla quale oggi sono invece esclusi.

  Orario di lavoro: davanti alla proposta ARAN che prevede il passaggio di due ore di formazione ad attività assistenziali in cambio della garanzia dell’ECM da parte delle aziende il rifiuto è stato netto e concorde come pure concorde è stata la posizione di netta opposizione rispetto ad ipotesi di aumenti dei regimi prestazionali a costo zero. 

 Più articolata è invece la posizione delle diverse sigle riguardo alle ipotesi di prestazioni aggiuntive retribuite: da parte nostra è stata confermata la difesa dell’orario di lavoro limitato alle 38 ore ed il rifiuto al ricorso sistematico a prestazioni aggiuntive a pagamento in regime di intramoenia. E’ stata inoltre ribadita le necessità di ricorrere alle assunzioni nel caso in cui le esigenze operative aziendali lo richiedano.

 C’è stata comunque una generale richiesta di chiarimenti da parte delle OO.SS. riguardo alla quantificazione della disponibilità economica del II biennio, ritenuta la base indispensabile per poter rivalutare in modo adeguato sia le prestazioni aggiuntive, sia istituti come le guardie e la pronta disponibilità che necessitano oramai di un nuovo e differente inquadramento normativo.

 Comitato dei garanti: anche su questo punto non c’è accordo tra ARAN e sigle. Le OO.SS: hanno infatti unanimemente richiesto la valorizzazione di quest’organo di salvaguardia ed il potenziamento del suo ruolo rispetto alla valutazione delle procedure di recesso attivate dalle aziende.

 Copertura assicurativa: anche su questo punto non sembra possibile una soluzione immediata, in quanto persistono i problemi – tutti economici- che hanno determinato il fallimento di questo istituto nel passato contratto.

 Si proseguirà martedì 25 gennaio (intera giornata) su argomenti spinosi quanto quelli affrontati oggi: verifica delle attività e valutazione dei dirigenti, effetti delle valutazioni, ECM e formazione.

Roma, 19 gennaio 2005

 


 Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

Dalla trattativa la buona notizia del 90% dei medici in esclusiva, ma costretti minacciare lo sciopero contro le Regioni per i nodi ancora aperti

 

         Le proiezioni che l’Aran ha oggi illustrato nell’ambito della trattativa per il rinnovo del contratto dei medici dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale che vedono, nonostante la legge sulla reversibilità, il 90% dei 108.000 medici ancora in rapporto esclusivo, rappresentano una vittoria della sanità pubblica.

          Abbiamo chiesto di valorizzare l’esclusività, prevedendo che l’indennità concorra a formare la massa salariale, e che, ove vi siano nel futuro passaggi più consistenti in extramoenia, le risorse che si libereranno siano destinate all’incremento della stessa esclusività.

          Così come siamo stati l’unico sindacato medico a non volere qualsiasi forma di reversibilità, anche oggi siamo stati l’unico sindacato che si è dichiarato contrario alla eliminazione delle penalità economiche per chi sceglie il rapporto non esclusivo.

          Abbiamo ribadito il nostro netto dissenso alle proposte di aumentare l’orario di lavoro e di prestazioni aggiuntive oltre le 38 ore, anche se remunerate.

          Abbiamo anche richiesto sia maggiori garanzie per il recesso del rapporto di lavoro attraverso una più incisiva azione da affidare al Comitato dei Garanti, sia di definire le condizioni per una adeguata copertura assicurativa dei medici, con il coinvolgimento delle Asl.

          La prossima settimana dovremmo terminare l’esame del testo, ma se da parte delle Regioni non verranno risolti i numerosi nodi rimasti, a partire dall’orario di lavoro, abbiamo già unitariamente preannunciato incisive azioni sindacali fino allo sciopero.

 Roma, 19 gennaio 2005

 


  

RINNOVO CONTRATTO MEDICI E VETERINARI:

L’ANNO È NUOVO, I PROBLEMI RESTANO QUELLI VECCHI

 

Riprende la trattativa e si comincia a lavorare sul testo proposto dall’ARAN per il rinnovo del CCNL di medici e veterinari: stamattina esame dei primi 7 articoli proposti dall’agenzia negoziale nel testo già trasmesso il 22 dicembre.

La discussione ha confermato i nodi già individuati nelle riunioni precedenti e tuttora irrisolti.

Nel primo articolo rimane ancora aperto il problema del lavoro atipico, che viene totalmente ignorato dal testo proposto e che, secondo l’impegno dell’ARAN, sarà ripreso in una appendice da aggiungere al testo.

Pure rinviato è il problema relativo alle richieste di ampliamento ed evoluzione del sistema delle relazioni sindacali, che prevede un aumento delle materie oggetto  di concertazione e di contrattazione. in merito si attendono ancora le determinazioni del  comitato di settore. La nuova formulazione sarà riportata nell’articolo 3, che sostituirà gli aa. 3, 4 e 6 del contratto in vigore e che si spera di avere in veste di proposta nelle prossime riunioni.

Il problema delle relazioni sindacali ha coinvolto pure l’articolato relativo al coordinamento regionale, per il quale è venuta da numerose delegazioni la richiesta di maggiore coinvolgimento sindacale.

Si continuerà a parlarne nei prossimi incontri, già fissati per il 19 ed il 25 gennaio, che si protrarranno per l’intera giornata.

 Roma, 14 gennaio 2004

   




Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

La trattativa continua ma i nodi restano

 

L’incontro odierno all’Aran per il rinnovo del contratto scaduto dal oltre tre anni per oltre 100.000 medici del SSN, ha visto finalmente affrontati nel merito i primi articoli, e subito sono emersi i primi nodi, che sono rimasti senza risposta. 

Si tratta in particolare della necessità di regolamentazione dei rapporti di lavoro atipici, delle relazioni sindacali che devono consentire una reale trattativa a livello aziendale, e del ruolo che il sindacato deve poter giocare a livello regionale per l’emanazione di linee generali di indirizzo riguardanti l’utilizzo delle risorse aggiuntive, la formazione, la costituzione dei fondi. 

Abbiamo ribadito la nostra netta contrarietà all’aumento dell’orario oltre le 38 ore, anche rispetto a prestazioni aggiuntive quali le guardie fuori orario, ed abbiamo ribadito l’inderogabile diritto anche per i medici con meno di cinque anni di anzianità di avere l’equiparazione del tabellare agli altri dirigenti dello Stato a partire dal 31 dicembre 2003.

 Roma, 13 gennaio 2005 
 


 



E’ UN NATALE DI CRISI:   POCHI I REGALI SOTTO L’ALBERO ARAN

 

E’ ripresa questa mattina all’ARAN la contrattazione per il rinnovo del CCNL della dirigenza medica e veterinaria del SSN.

All’ordine del giorno le valutazioni espresse dal Comitato di Settore in merito alle richieste di parte sindacale sulla parte economica e su quella normativa della bozza di contratto.

 

PARTE ECONOMICA

In merito alla richiesta di equiparazione del tabellare della dirigenza medico-veterinaria a quella dello Stato, presentata congiuntamente da tutti i sindacati, la parte pubblica ha presentato una propria proposta (che si allega in copia) nella quale questo obiettivo viene raggiunto utilizzando i soli fondi derivanti da

o   Tabellare rivalutato del 5,66% già concordato

o   Conglobamento di una parte di retribuzione di risultato pari al valore degli ultimi 30 minuti di vecchio plus orario residuati nel fondo di risultato dopo l’utilizzo di 55 minuti per il finanziamento del fondo di posizione

o   Indennità integrativa speciale

o   Retribuzione minima di posizione rivalutata del 5,66% nella misura necessaria per raggiungere la somma di 38.198 euro, nuova quota di tabellare. 

Per i dirigenti con meno di cinque anni di anzianità, poiché il differenziale da coprire è maggiore, l’ARAN propone di utilizzare lo 0,32% messo a disposizione dalle regioni, che invece di essere risuddiviso su tutti i dirigenti verrebbe utilizzato ad esclusivo beneficio di questo gruppo per il raggiungimento dell’equiparazione.

Poiché comunque anche questo spostamento di fondi non è in grado di fornire all’operazione la necessaria copertura economica, l’equiparazione per questi dirigenti si realizzerebbe solo nel II biennio economico mediante l’utilizzo degli ulteriori fondi contrattuali disponibili.  

La valutazione delle OO.SS sulla proposta è stata di massima positiva, con l’eccezione del punto riguardante l’utilizzo dell’aumento dello 0,32% per l’equiparazione dei dirigenti sotto i cinque anni.

Ad avviso delle parti sindacali, infatti, il risultato può essere raggiunto già nel primo biennio economico usando a tale scopo i fondi derivanti dai RIA dei dirigenti cessati dal servizio, che il vigente contratto destinava all’equiparazione ex IX ex X, ma che ora, terminata questa operazione, si rendono nuovamente disponibili.

 

PARTE NORMATIVA 

L’ARAN ha confermato il testo proposto nella bozza presentata nell’ultima riunione dell’ottobre scorso, integrandolo però con quattro nuovi articoli, diffusi durante la riunione, relativi a:

o       Coordinamento Regionale

o       Orario di lavoro dei dirigenti

o       Orario di lavoro dei dirigenti di struttura complessa

o       Formazione ed ECM

Riguardo al contenuto di questi nuovo articoli le OO.SS. si sono riservate una valutazione dopo l’esame approfondito del testo, pur esprimendo, già dopo un esame superficiale, una opinione di massima negativa per la parte che riguarda l’orario di lavoro.

Rimane comunque, ed è stato unanimemente riconfermato, il giudizio negativo espresso già nella precedente riunione sull’impianto complessivo della proposta, che non affronta le questioni irrisolte (coperture assicurative) ed innova introducendo elementi di pesante peggioramento nell’esistente (valutazione dei dirigenti, orario di lavoro)

Si è comunque concordato di procedere ad un esame del testo articolo per articolo in modo da potersi confrontare in modo più specifico ed evidenziare gli elementi di maggiore criticità  

Si comincia giovedì 13 gennaio.

Buone feste ed un felice 2005 a tutti 
 

Roma, 22 dicembre 2004
 

 

 

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

 Finalmente per i medici non solo carbone

 

L’incontro di questa mattina all’Aran rappresenta una svolta positiva che consente di avviare una reale trattativa per il rinnovo del contratto di oltre 100.000 medici, atteso da tre anni.

 C’è stata infatti una apertura sulla parte economica che dovrebbe consentire l’equiparazione del tabellare agli altri dirigenti dello Stato, 38.198,00 euro annui.

 Si tratta di una proposta che deve essere comunque perfezionata, sia attraverso le modalità di reperimento delle risorse, e soprattutto prevedendo anche per i medici con meno di cinque anni la piena equiparazione al 31 dicembre 2003.

 Tuttavia rimangono diversi macigni sulla strada verso il contratto legati alla parte normativa. In particolare rimangono irrisolti i nodi relativi all’orario di lavoro, alla copertura assicurativa, al sistema di valutazione, ai contratti atipici, al sistema delle relazioni sindacali, alla valorizzazione della esclusività, al premio del disagio.

Roma, 22 dicembre 2004

 

  

RINNOVO DEL CONTRATTO DEI DIRIGENTI MEDICI E VETERINARI DEL SSN

 COMINCIA  IL CONFRONTO SULLA PARTE ECONOMICA

  

Breve ma densa di contenuti l’odierna riunione all’ARAN, durante la quale è iniziato un confronto, che si preannuncia lungo e complesso, sulle risorse economiche e sul loro utilizzo.

In apertura di riunione la parte pubblica ha esposto le cifre generali ( massa salariale disponibile , quota pro capite di incremento economico a regime confermata in 268 euro)  integrandola con  la propria proposta relativa alla ripartizione  nel primo biennio economico.

Tale proposta consiste nel  suddividere gli aumenti distribuendone il 60% sul tabellare ed il rimanente 40% sulla parte variabile ( a regime  rispettivamente 152 e 115 euro).

La reazione della parte sindacale è stata quella di ribaltare la base di discussione ponendo al centro dell’attenzione il problema della equiparazione del tabellare di medici e veterinari a quello degli altri dirigenti pubblici (che ammonta a 70 milioni delle vecchie lire), individuato come vero elemento pregiudiziale rispetto a qualunque ulteriore decisione.

Tutte le delegazioni, seppure con diverse sfumature, hanno infatti concordato sul fatto che un accordo economico riferito a periodi già trascorsi non potesse ripartite aumenti su parti variabili, ma dovesse invece concentrarsi su scelte di miglioramento della parte fissa del trattamento economico.

La proposta sindacale prevede il raggiungimento dell’obiettivo conglobando nel tabellare esistente altre voci della retribuzione fissa, ed integrandole con il 5,66% di aumento. 

Per questo è stato chiesto alla delegazione pubblica di ripensare completamente la proposta sulla parte economica, prendendo appunto in considerazione la richiesta delle OO.SS.

L’ARAN, da parte sua, riservandosi di consultare il Comitato di Settore in merito alla  richiesta, ha invitato le OO.SS a presentare una proposta di conglobamento nel tabellare delle  voci che, unitamente agli incrementi economici, dovranno contribuire al raggiungimento della cifra definita.


La proposta sarà presentata nella prossima riunione, fissata per il pomeriggio del 21 ottobre.    

Roma, 15 ottobre 2004
 

 


 

RINNOVO DEL CCNL DI MEDICI E VETERINARI DIPENDENTI DEL SSN:
 L’INCONTRO DEL 7 OTTOBRE ALL’ARAN

 

La riunione di contrattazione del 7 ottobre ’04 per il rinnovo del CCNL di medici e veterinari dipendenti del SSN ha affrontato argomenti di particolare importanza ai fini della definizione del quadro normativo del nuovo contratto, ed è stata per questo particolarmente importante. Anche in questa riunione comunque a parlare sono state quasi esclusivamente le OO.SS. e l’ARAN, mentre la componente regionale della delegazione trattante non si è espressa.

C’è da sperare che il testo che sarà proposto nel prosieguo dei lavori accolga quanto le OO.SS. stanno chiedendo. Fino ad oggi, però, non è ancora dato di capire fino a che punto quel testo sarà rispondente alle richiesta di parte sindacale. Vediamo di seguito quali sono stati gli argomenti discussi e le diverse posizioni espresse.

 

Clausole di risoluzione e Comitato dei Garanti: l’atto di indirizzo prevede che sia possibile delegare al livello regionale ed a quello aziendale la possibilità di aggiungere ai contratti individuali clausole di risoluzione ulteriori rispetto a quelle già previste dal CCNL. In proposito le OO.SS. hanno unitariamente confermato la propria volontà di definire queste clausole soltanto a livello nazionale, escludendo qualunque possibilità di delega ad altre sedi contrattuali di questa delicata materia.      

 Anche in merito al Comitato dei Garanti è stata espressa in modo univoco la volontà di mantenimento , e se possibile di rafforzamento, di quest’organo, che a giudizio sindacale ha dimostrato di funzionare bene. A conferma di questa impostazione sono state proposte alcune modifiche sia della sua composizione sia delle sue modalità operative che ne consentano una migliore funzionalità.

In collegamento con questo argomento l’ARAN ha preannunciato la necessità di intervenire sull’articolo 39 del CCNL 1994/97, relativo agli effetti delle procedure penali sul rapporto di lavoro, per uniformarlo ad alcune modifiche legislative nel frattempo intervenute. A proposito di questo argomento le OO.SS., nel riservarsi di esaminare il testo proposto, hanno richiesto che in esso venga chiarito in modo esplicito che la sospensione dei dirigenti sottoposti a procedimento penale possa avvenire soltanto nel caso di rinvio a giudizio, considerato che oggi numerose aziende adottano illegittimamente provvedimenti sospensivi già in caso di avvisi di reato.

Infine L’ARAN ha preannunciato anche una modifica delle tabelle per il computo delle indennità di preavviso e di risoluzione consensuale. Anche su questa modifica si attende, per una valutazione, di poter esaminare il testo.

 

Coperture assicurative: tutte le OO.SS hanno lamentato l’abbandono completo della questione dopo il termine dei lavori della commissione istituita presso l’ARAN. Visti comunque gli esiti per molti versi scoraggianti del lavoro della commissione stessa, l’Intesa Medica  ha presentato all’ARAN  una propria proposta di articolato, elaborata di concerto con esperti del settore, che dovrebbe, ad avviso dei proponenti, portare ad una soluzione accettabile e realizzabile di questo annoso problema.

Punti fermi ribaditi intorno al tavolo sono comunque quelli relativi al fatto che la copertura assicurativa deve consentire la copertura di dolo e colpa grave e che deve comportare la rinuncia al diritto di rivalsa.

 

Aggiornamento professionale ed ECM: l’atto di indirizzo prevede una revisione delle 4 ore di aggiornamento professionale alla luce della garanzia da parte delle aziende di assicurare la copertura degli obblighi imposti dall’ECM.

In questo senso l’ARAN ha proposto una soluzione analoga a quella già individuata per il contratto del comparto, che prevede per le aziende l’obbligo della copertuta ECM nel rispetto dei limiti imposti dalla disponibilità economica aziendale, con l’impegno a non sanzionare coloro che, terminate le risorse economiche, non potessero adempiere agli obblighi formativi imposti dall’Educazione Continua in Medicina. In cambio i dirigenti dovrebbero rinunciare alle quattro ore settimanali previste dall’attuale contratto.

Su questa ipotesi  non c’è stato accordo a parte delle OO.SS. presenti intorno al tavolo. È’ stato fatto notare che le 4 ore sono destinate non solo all’aggiornamento professionale, ma anche a didattica e ricerca finalizzata. Quindi una loro rinuncia comporterebbe anche una rinuncia allo svolgimento di queste ulteriori attività, fatto ritenuto inaccettabile.

E’ sta comunque data una disponibilità ad una discussione su queste basi, a condizione che le ore decurtate non siano 4 ma al massimo 1 o 2. E’ stato inoltre richiesto che le aziende garantiscano l’effettivo utilizzo dell’1% delle risorse per l’aggiornamento.

Anche su questo argomento ci si riserva comunque di esaminare il testo che verrà proposto.

 

Sistemi di valutazione: su questo argomento l’atto di indirizzo si pone l’obiettivo di giungere ad una maggiore semplificazione delle metodiche di valutazione prevedendo, dopo la definizione degli indirizzi generali a livello nazionale, un rinvio al tavolo regionale per l’emanazione degli atti attuativi.

Le OO.SS. nel ribadire la centralità del tavolo nazionale nella definizione delle procedure e dei criteri di valutazione, ha proposto alcune modifiche delle procedure di valutazione che consentirebbero di renderle più snelle. Ha tuttavia ribadito che la definizione dei criteri di valutazione deve essere fatta a livello nazionale e che semmai bisogna intervenire sulle aziende allo scopo di rendere maggiormente trasparenti e rispettosi del dettato contrattuale gli attuali procedimenti di affidamento degli  incarichi, spesso  non rispettati dalle aziende stesse.

La FP CGIL Medici ha inoltre lamentato il fatto che oramai in più aziende alla valutazione positiva venga fatta seguire la revoca degli incarichi, in violazione del contratto, ed ha chiesto all’ARAN un intervento presso le aziende allo scopo di bloccare questa situazione.

    

Il prossimo incontro è stato fissato per giovedì 14 ottobre: si parlerà di risorse.
 

 


Comunicato stampa
a cura di Marchionne e Preiti

 

Procede a ritmi serrati la trattativa con la Sisac per il rinnovo della convenzione di Medicina Generale ormai scaduta da quattro anni.

Negli ultimi due giorni si è lavorato ad oltranza per affrontare tutti i problemi  sul tappeto.

Il confronto è stato molto utile e proficuo. La parte pubblica ha dimostrato sensibilità e capacità di ascolto.

Nella sostanza si sono definiti in dettaglio i principi che dovranno fungere da guida per la successiva stesura dell’articolato.

A fronte di molti punti di convergenza tra parte pubblica ed OOSS, si sono registrate alcune diversità di vedute che necessiteranno futuri approfondimenti.

Fra i punti irrisolti c’è il nodo economico. La Sisac ha riproposto la precedente offerta, mentre le OOSS  hanno richiesto un ulteriore incremento del 2% alla luce anche del previsto aggravio previdenziale ENPAM. La parte pubblica si è riservata di rispondere dovendo porre il problema al Comitato di Settore.

Per quanto riguarda gli articoli da trasferire alla negoziazione regionale, la Sisac ha accolto pressoché interamente le richieste formulate unitariamente dai sindacati.

E’ stata accolta la richiesta di FP CGIL Medici di mantenere la differenziazione dei singoli settori appartenenti all’area della Medicina Generale.

Buona convergenza si è registrata su alcuni principi relativi alla Assistenza Primaria, quali: definire graduatorie ed accessi a livello nazionale, al fine di garantire l’unitarietà del sistema e, contestualmente, consentire graduatorie aziendali solo per incarichi a tempo determinato.

 Sulla formazione permanente, la FPCGIL Medici ha richiesto con forza che sia garantita equamente a tutte le figure professionali nella misura del 100% dei crediti formativi annuali (ECM).

 Sulla proposta sisac di rinviare la definizione dell’ottimale di AP a livello regionale, ferma è stata la opposizione della FPCGIL Medici che ha chiesto  che l’ottimale venga definito a livello nazionale, rifiutando anche qualsivoglia proposta di innalzamento dello stesso.

 Inoltre la FPCGIL Medici ha chiesto di non introdurre ulteriori deroghe al massimale rispetto a quelle attualmente presenti.

Non  crediamo si possano prendere decisioni che neghino per anni la possibilità di accesso all’area a tanti medici precari.

 Una discussione approfondita si è fatta, e con qualche timido ma promettente risultato, sulle forme associative e sulle fantomatiche UTAP. Ma ancora resta molto da definire.

Ad ogni modo è stata accolta la richiesta della FPCGIL Medici di prevedere, a livello nazionale,  l’adesione volontaria dei medici alle UTAP o ad altre forme associative. 

Inoltre, abbiamo sottolineato l’esigenza di salvaguardare la professionalità dei medici di Continuità Assistenziale senza scivolare verso forme di subordinazione o peggio di dissoluzione del servizio all’interno delle UTAP.

 Su tutte queste questioni ancora aperte molte risposte verranno dalla Sisac che riformulerà gli articoli sulla scorta di quanto emerso dalla trattativa.

 Infine, vanno nella direzione giusta le proposte avanzate dalla Sisac relativamente ai settori della Medicina dei Servizi e dell’Emergenza Sanitaria che accolgono buona parte delle nostre richieste.

Al termine dell’incontro odierno, il Presidente della Sisac  Luigi Covolo ha annunciato la convocazione per mercoledì prossimo del Comitato di Settore da cui dovranno arrivare risposte certe su compatibilità e disponibilità normative ed economiche.

L’incontro si è chiuso in un clima positivo di proficua collaborazione nella convinzione che il dibattito, sviluppatosi a volte  in modo serrato, sia una buona premessa per un rapido e soddisfacente rinnovo convenzionale, sempre che si sciolgano i nodi politici di fondo.

 

_______________________________________________________________________

Aggiornamento sulla trattativa del 30-9-2004
a cura di
Nicola Preiti

 

La Sisac, dopo aver distribuito ai rappresentanti delle OOSS la nuova revisione della parte seconda della loro proposta, ha ricapitolato l’offerta di parte pubblica riguardo la parte economica del futuro contratto, sostanziando le risorse come segue:

·        254 milioni di euro come quota di recupero inflattivo una tantum per il triennio 2001-2003

·        254 milioni di euro per il 2004

·        78 milioni euro come quota montante sul 2004 dal 1 gennaio 2005 (inflazione programmata per il 2004 1,7%)

·        70 milioni euro come montante sul 2005 dal 1 gennaio 2006 (inflazione programmata per il 2005 1,5%)

per un totale complessivo di 648 milioni di euro. Tutte le rappresentanze sindacali hanno manifestato perplessità riguardo alla scarsità delle risorse destinate al rinnovo dell’accordo, sia in considerazione dei nuovi compiti che potrebbero gravare sui medici che richiederebbero congrui investimenti strutturali, sia tenendo conto della necessità contingente di aumentare la percentuale di ritenute previdenziali a favore dell’ENPAM. La parte pubblica, sentito il Comitato di Settore, si è riservata di valutare le compatibilità economiche derivanti dal disposto della nuova finanziaria, ricercando ove possibile le fonti da destinare  all’incentivazione dei nuovi istituti.

La SISAC ha chiarito poi che in futuro il rinnovo degli accordi sarà diversificato in una parte normativa che avrà un più lungo periodo applicativo (almeno quattro anni) e una parte economica da rinnovare ogni due anni.

Si è poi passato all’esame dettagliato della proposta, dettagliando quanto debba passare alla trattativa regionale; a tal riguardo, la  SISAC ha recepito numerose proposte avanzate dalla FPCGIL Medici e dalle altre OOSS a garanzia della unitarietà del sistema sanitario.

 

Riguardo l’art. 1 (campo di applicazione) è stata accolta la proposta di FPCGIL Medici d differenziare i settori della Medicina Generale (Assistenza Primaria, Continuità Assistenziale, Medicina dei Servizi ed Emergenza Territoriale).

In merito alla formazione delle graduatorie per l’accesso, la Sisac si è riservata una riflessione sulla richiesta FPCGIL Medici di mantenere attiva la graduatoria regionale per il conferimento degli incarichi a tempo indeterminato e graduatorie aziendali per il conferimento degli incarichi provvisori. E’ rimasta tuttora sospesa la proposta di contemplare una graduatoria unica per tutti i settori o una graduatoria indipendente per l’Emergenza Territoriale.

Nei confronti della sospensione parziale del rapporto convenzionale (per allattamento, adozione di minore, assistenza a minori non autosufficienti, assistenti a familiari invalidi) si è deciso di procedere a riscrittura della norma armonizzandola con altre normative già operanti in altri contratti.

Per quanto attiene l’art. 8 (Formazione continua), la FPCGIL Medici ha richiesto che le Aziende e le Regioni garantiscano la possibilità  di conseguire il 100% dei crediti a tutte le figure professionali dell’area, fatta salva la facoltà e non l’obbligo del singolo medico di provvedere a proprie spese al conseguimento di una percentuale massima del 30% dei crediti previsti.

Sul tema della rappresentatività sindacale, si è registrata l’assoluta sintonia di tutte le sigle sindacali nel pretendere che i firmatari del nuovo accordo nazionale e chi è dotato di rappresentatività a livello nazionale possa partecipare sia ai comitati che alle trattative regionali con le OOSS rappresentative a quel livello. La Sisac si è riservata di rispondere nel merito.

Sul problema del rapporto ottimale, la FPCGIL Medici ha chiesto che tale rapporto sia mantenuto nell’ambito della trattativa nazionale senza nessun aumento dello stesso, come richiesto da altre OOSS. La FPCGIL Medici ritiene che l’innalzamento del rapporto ottimale provocherebbe un’inaccettabile chiusura dell’accesso all’area per anni con evidente grave danno per tutti i medici che attualmente si trovano in graduatoria. Anche su questo si è in attesa di una pronuncia definitiva della Sisac.

In merito all’orario d’apertura degli studi dei medici di assistenza primaria, la lunga discussione ha portato al superamento dell’”orario congruo”, fissando un minimo di 5 ore per 500 assistiti, 10 ore per 1000 assistiti, 15 ore per 1500 assistiti.

Riguardo ai massimali di scelta, alcune sigle hanno avanzato proposte di varie tipologie di delega; contro tale logica la FPCGIL Medici ha richiesto di impedire qualunque deroga al massimale. La Sisac ha rimandato la risposta definitiva.

Approfondita e ampia discussione si è svolta sull’art. 31 relativo ai compiti del medico di Medicina Generale, ottenendo che nel preambolo siano chiaramente distinti compiti e funzioni a carico di tutti i medici dell’area  rispetto a quelli specifici di ogni figura professionale. Il testo di tale articolo sarà rivisto dalla Sisac in base a quanto emerso dalla discussione che ha toccato tutti i punti di questo fondamentale pilastro della convenzione. Si è ottenuto anche l’inserimento di un richiamo più dettagliato alle forme associative già operanti ex 270/00 (medicina di associazione, medicina in rete, medicina di gruppo), sottolineando che mentre la partecipazione a sperimentazioni di equipes territoriali è da intendere come obbligatoria nei territori dove queste sono state attivate, mentre l’adesione alle UTAP è sicuramente da intendere come volontaria.

Grande discussione, sospesa su questo argomento alle 4 del mattino, si è svolta attorno al problema della Continuità Assistenziale  riguardo al suo rapporto con le nuove forme associative (vedi UTAP) che dovrebbero contemplare  un coinvolgimento dei medici di CA senza che però sia emerso un preciso orientamento normativo. Su questo argomento, la FPCGIL Medici ha sostenuto con energia che la nascita di queste nuove forme associative non può ipotizzare la scomparsa della figura della CA e la sua dissoluzione nell’interno del gruppo con un rapporto di parasubordinazione o di sfruttamento da parte del medico di AP nei riguardi del collega di CA. A tal fine l’articolato definitivo dovrà essere formulato in maniera tale da garantire quanto previsto dal 270/00.

La FPCGIL Medici si è poi opposta alla proposta di definire su base nazionale un numero ottimale di medici di CA (1 a 5000) in quanto tale proposta non tiene conto della enorme disomogeneità geografica del territorio nazionale fatto da realtà rurali, montane o da piccoli centri abitati; si è quindi richiesto che la definizione del fabbisogno di incarichi avvenga eventualmente a livello regionale.

Sul problema dei massimali di CA, la FPCGIL Medici ha proposto di utilizzare le 4 ore di plus orario per attività da svolgersi esclusivamente in ambito territoriale e distrettuale, così come di estendere l’orario fino alle 38 ore da destinare in attività sul territorio. Entrambe le proposte sono state sostanzialmente accolte dalla Sisac.

 

 


Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

 

Trattativa medici:
l’esclusività deve essere valorizzata,
no a guardie e a prestazioni aggiuntive fuori orario

 

Nell’odierno incontro per il rinnovo del contratto della dirigenza medica presso l’Aran abbiamo rinnovato la richiesta di valorizzare l’esclusività sia dal punto di vista economico che normativo.

 Infatti se l’indennità di esclusività non sarà incrementata economicamente, mentre aumentano le altre voci della retribuzione che valgono anche per chi va in extramoenia, nei fatti verrebbe paradossalmente penalizzato dal rinnovo contrattuale chi sceglie l’esclusività.

Sarebbe inoltre doveroso che le risorse destinate all’esclusività fossero ricompresse nell’ambito del monte salari, garantendo nel futuro un suo incremento.

 Abbiamo con chiarezza chiesto che l’orario di lavoro delle 38 ore sia confermato nella sua attuale articolazione (34+4) ed abbiamo ribadito la nostra contrarietà a prestazioni e guardie aggiuntive al di fuori dell’orario, comunque vengano remunerate.

 Infatti se si cade nella “trappola” di scambiare orario aggiuntivo con prestazioni e guardie aggiuntive, le risorse economiche, al di là della formulazione concordata, nei fatti verrebbero sottratte ai fondi contrattuali. Il risultato sarebbe che l’orario di lavoro aumenterebbe a discapito sia della qualità del lavoro che dell’assistenza, e senza alcun effettivo corrispettivo.

 Nel caso remoto in cui risorse extracontrattuali fossero disponibili, riteniamo che invece di utilizzarle per la libera professione aziendale e per pagare le guardie extra orario, dovrebbero essere utilizzate per nuove assunzioni. In questo modo si potrà garantire una migliore qualità del lavoro medico e dell’assistenza per i cittadini, dando contemporaneamente una risposta al problema della disoccupazione medica.

 Roma, 20 settembre 2004

 


 

ARAN: TERZO INCONTRO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI MEDICI E VETERINARI

 

Si è tenuto questa mattina all’ARAN il terzo incontro della trattativa per il rinnovo del contratto dei medici e veterinari dipendenti del SSN.

Particolarmente importanti gli argomenti trattati: esclusività di rapporto, orario di lavoro, mobilità, intorno ai quali si è sviluppato un articolato confronto.

Riguardo all’esclusività di rapporto si è evidenziato un accordo di massima da parte delle sigle sindacali, pur con qualche distinguo,  per una impostazione contrattuale che tenda a promuovere sul piano economico la scelta dei dirigenti che optano per il regime di esclusività

Il costo degli eventuali incentivi economici, oltre a gravare sull’incremento economico già disponibile potrebbe essere coperto anche attraverso un riutilizzo delle indennità di esclusività dei dirigenti che optano invece per l’extramoenia; quest’ultima soluzione non sembra abbia trovato l’accordo della delegazione di parte pubblica, che ha manifestato scetticismo riguardo alla sua possibilità di concreta realizzazione.

Altro momento di confronto è stato quello relativo all’orario di lavoro e alle prestazioni aggiuntive eccedenti l’orario.

Mentre riguardo al mantenimento dell’attuale impostazione dell’orario articolato su 34+4 ore tutte le sigle sono risultate d’accordo, le posizioni sono apparse maggiormente diversificate riguardo alle prestazioni aggiuntive. In merito la FP CGIL Medici ha sostenuto una impostazione tendente a limitare quanto più possibile il ricorso alle prestazioni aggiuntive, la cui copertura, se non eccezionale,  deve essere risolta dall’azienda non mediante aumenti del carico di lavoro dei dipendenti (variamente o per nulla retribuiti) o esternalizzazioni, ma attraverso i necessari incrementi della pianta organica.

Infine riguardo alla mobilità, l’ARAN ha preannunciato una modifica del testo vigente, in attuazione di quanto previsto nell’atto di indirizzo, in base al quale i nuovi assunti e coloro che seguono a spese dell’azienda corsi di aggiornamento siano poi esclusi per due anni dalla mobilità volontaria.   

Il prossimo incontro è previsto per il 7 ottobre. Si parlerà di valutazione degli incarichi, recesso, Comitato dei Garanti, ECM, assicurazione professionale.

 Roma, li 21/09/04

    


 

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

Trattativa medici:

i contratti atipici devono essere regolamentati, la contrattazione nazionale non si tocca, le relazioni sindacali aziendali devono essere garantite
 

 Nell’odierno incontro per il rinnovo del contratto della dirigenza medica presso l’Aran abbiamo chiesto una regolamentazione del lavoro atipico, ed in particolare dei contratti libero professionali, che vedono sempre di più coinvolti i medici.

 Abbiamo ribadito che il contratto nazionale non si tocca, considerata la deriva del processo di devolution in sanità, e che le relazioni aziendali devono essere garantite, considerato che in diverse Asl ancora devono essere stipulati i contratti integrativi.

 Il livello regionale deve svolgere una funzione di coordinamento per la contrattazione aziendale,

e non deve rappresentare un decentramento del contratto nazionale.

 Roma, 15 settembre 2004

 


 


Rinnovo del CCNL dirigenti Medici e Veterinari: secondo incontro all’ARAN

 

Si è svolto questa mattina all’ARAN il secondo incontro della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro dell’area della dirigenza medica e veterinaria.

Seguendo il programma di lavoro definito nella scorsa riunione si è proceduto oggi all’esame delle problematiche connesse ai primi dodici articoli del vecchio contratto, per registrare le posizioni ed eventuali richieste di emendamenti delle OOSS in merito agli istituti contrattuali definiti nelle medesime.

I principali argomenti di discussione sono stati i seguenti: 

  • Campo di applicazione del contratto

Tutte le OO.SS. hanno posto il problema dell’esigenza di inserire nel campo di applicazione anche il personale di IRCCS, Aziende miste SSN Università e contratti atipici, considerate le problematiche che queste tipologie lavorative hanno sul territorio, E’ stata evidenziata la necessità di predisporre nel contratto, quanto meno, strumenti efficaci che consentano alle rappresentanze sindacali di intervenire validamente su queste particolari realtà lavorative, che, specie nel caso del lavoro atipico, coinvolgono oramai un elevatissimo numero di medici  veterinari .   

  • Livelli di contrattazione

Di massima tutte le sigle, pur con diverse sfumature, sono d’accordo nella difesa del doppio livello negoziale, opponendosi in modo deciso al rinvio di materie negoziali dal livello nazionale a quello regionale previsto dall’atto di indirizzo.

E’ stato invece  auspicato un maggiore ruolo regionale nelle attività di coordinamento e di indirizzo della contrattazione integrativa aziendale pur nel pieno rispetto delle prerogative di autonomia aziendale stessa.

In proposito la FP CGIL Medici ha individuato quale testo di riferimento quello dell’art. 7 del CCNL del comparto sanità 2002-2005

A tale proposito, inoltre , le OO.SS hanno richiesto di inserire nel contratto strumenti che consentano ai sindacati maggiore coinvolgimento e partecipazione al livello regionale, dal quale oggi sono del tutto esclusi. 

  • Relazioni sindacali

Alcune delegazioni sindacali hanno richiesto di procedere ad una modifica del sistema delle relazioni sindacali, in particolare allargando il numero delle materie oggetto di concertazione ed eliminando o modificando in modo sostanziale l’istituto dell’informazione rivelatosi del tutto inefficace. Riguardo a quest’ultimo è stato in particolare richiesto che qualora ritenuto insostituibile, divenga almeno obbligatorio e preventivo per un numero molto maggiore di casi, per consentire maggiore trasparenza.
 

 I prossimo incontri sono  previsti per martedì 21/09 e per giovedì 7/10 : il 21 si parlerà di orario di lavoro. 

 Roma, 15 settembre 2004


2004

SCARICA LA LOCANDINA DELLA FP CGIL MEDICI SUL RINNOVO DEL CCNL  (file pdf)


23 dicembre 2004      UN NATALE DI CRISI:  POCHI REGALI SOTTO IL TAVOLO DELL'ARAN

                           IL TESTO DELLA NUOVA PROPOSTA NORMATIVA DELL'ARAN

                           LA PROPOSTA ECONOMICA DELL'ARAN


22 dicembre 2004      Finalmente per i medici non solo carbone - Dich. Massimo Cozza, segr.nazionale FP CGIL Medici


30 novembre 2004     Un medico su tre ha scioperato. Il 90% ha respinto la reversibilità, ha vinto la sanità pubblica
                                     -
Comunicato stampa di M. Cozza - Segr. naz.le Fp Cgil Medici



24 novembre 2004    
Trattativa alla deriva. Medici in sciopero il 30 novembre -
                           Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici  

                          
CCNL MEDICI E VETERINARI:  UNA FASE DI STALLO

                                   
VETERINARIA - RINNOVO CCNL: ALL'ARAN LA NOTA CON LE RICHIESTE DELLA FP CGIL MEDICI


18 novembre 2004    
I medici dicono no ALLO SCAMBIO DELLE TASSE CON IL CONTRATTO -
                           Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

17 novembre 2004     Ccnl: la prima bozza del contratto proposta dall'aran   

29 ottobre 2004           Medici: Cgil, Difendiamo il sistema pubblico. No alla reversibilità -
                                    Il 10 novembre manifestazioni con mobilitazioni in Asl e Ospedali

22 ottobre 2004           EQUIPARAZIONE TABELLARE MEDICI, UNA RICHIESTA INELUDIBILE -
                           Dich. di M. Cozza - Segr. Naz. Fp Cgil Medici


21 ottobre 2004           RINNOVO CCNL MEDICI E VETERINARI: LE OOSS. PRESENTANO LA PROPRIA PROPOSTA PER LA PARTE
                                    ECONOMICA -
Documento della riunione del 21 ottobre 2004


20 ottobre 2004          
MEDICI E DIRIGENTI SANITARI: ESCLUSIVITA'  PER LA SANITA' PUBBLICA

19 ottobre 2004           DICHIARAZIONE STAMPA  di Nicola Preiti, coordinatore nazionale medicina generale FP CGIL Medici


15 ottobre 2004          
RINNOVO DEL CONTRATTO DEI DIRIGENTI MEDICI E VETERINARI DEL SSN: COMINCIA IL CONFRONTO SULLA PARTE ECONOMICA



14 ottobre 2004            Per il contratto chiediamo aumenti certi, l’equiparazione ai dirigenti pubblici, la valorizzazione della esclusività -                             Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

08 ottobre 2004            RINNOVO DEL CCNL DI MEDICI E VETERINARI DIPENDENTI DEL SSN: l'incontro del 7 ottobre all'Aran

                                    
Trattativa ad ostacoli. No a licenziamenti facili, alla arbitrarietà per gli incarichi a medici lasciati senza tutela
                                     assicurativa e senza le 4 ore di aggiornamento
 -  Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici


21 settembre 2004
   ARAN: TERZO INCONTRO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI MEDICI E VETERINARI

                          Trattativa medici: l’esclusività deve essere valorizzata, no a guardie e a prestazioni aggiuntive fuori orario
                                 
(Dichiarazione di Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp Cgil Medici)


16 settembre 2004  
 
Trattativa medici: i contratti atipici devono essere regolamentati, la contrattazione nazionale non si tocca, le relazioni sindacali aziendali devono essere garantite - Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici


15 settembre 2004   
RINNOVO DEL CCNL DIRIGENTI MEDICI E VETERINARI:  SECONDO INCONTRO ALL'ARAN


08 settembre 2004   
Apertura trattative medici, un percorso pieno di ostacoli -
                          Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici


08 settembre 2004   
AVVIO TRATTATIVE AREA MEDICA