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    Pubblica CGIL – Coordinamento Nazionale Corpo forestale dello StatoVia Leopoldo Serra 31 – 00153 Roma – tel.06-585441/06-42020911
      
    COMUNICATO 
      
                Questa O. S. 
    ritiene necessario e urgente che, anche nel Corpo forestale, si giunga ad 
    una politica trasparente dei trasferimenti a domanda. Tale materia, infatti 
    è affidata ormai alla più completa discrezionalità, mentre ricordiamo che 
    sulla questione non è mai stato rispettato il comma 2 dell’art. 25 del 
    contratto che prevede, per tale materia, l’attivazione della informazione 
    preventiva ed eventuale esame. 
     Polizia di Stato e Polizia 
    Penitenziaria hanno da anni un regolamento sui criteri dei trasferimenti a 
    domanda che definisce la materia nei dettagli e che delinea la questione in 
    modo trasparente; nel CFS, invece, mentre si assiste ad una accelerazione 
    dell’attenzione sul regolamento di disciplina (certo richiesto dalla legge 
    n. 36/2002), sulla questione dell’informazione sui criteri dei 
    trasferimenti, espressamente prevista dagli ultimi contratti, persiste una 
    totale assenza di proposta da parte dell’Amministrazione. 
     Alcuni lavoratori, infatti, 
    attendono da anni una risposta alle loro richieste, in alcuni casi 
    nonostante siano avanzate a norma della L. 104, mentre altri vedono 
    soddisfatte le loro aspettative dopo breve tempo dalla loro assegnazione; il 
    che, in mancanza di regolamento, solleva sospetti di favoritismi e non offre 
    al personale la giusta serenità nel fare il proprio dovere; è ormai presente 
    in molta parte del personale la convinzione che per il trasferimento occorra 
    avere le “conoscenze” giuste, avere amicizie “forti” o essere iscritti ai 
    sindacati “amici”; in pratica la politica della mobilità viene interpretata 
    come clientelare se non nepotistica. 
    In questo senso, come si può 
    chiedere a tutto il personale piena partecipazione al rilancio dell’immagine 
    del Corpo e della sua efficienza e poi non offrirgli pari opportunità ed 
    equità di trattamento su tale questione? 
    C’è solo una maniera per 
    fugare questo clima di malessere e di sospetto: giungere ad un accordo tra 
    Amministrazione e Sindacati che dia vita ad un regolamento condiviso al 
    quale fare riferimento e mediante il quale controllare la correttezza 
    dell’Amministrazione in tema di mobilità del personale.  
    A parer nostro, tra l’altro, 
    sarà opportuno prima dell’attuazione di tale regolamento e prima 
    dell’assegnazione dei nuovi agenti, prevedere una fase nella quale 
    soddisfare le legittime aspirazioni di chi è rimasto indietro nel veder 
    riconosciute legittime aspettative. 
    Per questo abbiamo inviato al 
    Capo del Corpo e all’Ufficio relazioni Sindacali la richiesta di attivazione 
    del comma 2 dell’art. 25 o eventualmente l’apertura di un tavolo tecnico nel 
    quale determinare insieme il regolamento in questione il quale, 
    eventualmente, avrebbe già come base di partenza il modello delle altre 
    forze di Polizia.  
      Roma, 
    22 maggio 2006 
    p. Il Coordinamento Nazionale 
    Fp CgilCorpo forestale dello Stato
 Stefano Citarelli
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