ALLEGATO 5

 

DIRETTIVA

Patologie e condizioni che sono motivo di controindicazione assoluta o relativa per la pratica delle cure termali.

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La presente direttiva è bene che sia presa in visione da tutta l'utenza che fruisce delle cure termali e che, a volte, è portata a trascurare o a minimizzare quelle che sono le controindicazioni o gli stati o le condizioni che non consentono la pratica delle stesse.

Per la pratica delle cure fango-balneo-terapiche sono da considerare controindicazioni assolute e permanenti le seguenti malattie o stati:

  • Insufficienza cardiaca, respiratoria, renale, epatica, grave;

  • Ipotensione arteriosa marcata;

  • Ipertensione arteriosa di grado elevato e in scarso compenso farmacologico

  • Tubercolosi polmonare ed ossea;

  • Asma bronchiale estrinseco;

  • tumori ed emopatie maligne;

  • malattie cutanee bollose, umide ed eritrodermiche;

  • Gravi malattie psichiatriche;

  • Epilessia;

  • Gravi malattie neurologiche;

  • Arteriosclerosi generalizzata;

  • Stato di involuzione psico-fisica dell'anziano;

  • Stato di gravidanza e/o allattamento;

  • Insufficienza venosa degli arti inferiori complicata;

  • Cardiopatia ischemica;

  • Esiti di ictus;

Controindicazioni relative e/o parziali:

  • Varici venose;

  • Tromboflebite;

  • Osteoporosi;

  • Ipertiroidismo franco;

  • Diabete mellito;

Per la pratica di cure idropiniche:

 

  • Le acque salso-solfato-alcaline (tipo Montecatini) sono controindicate per le nefropatie in genere, sia di tipo nefritico, che nefrosico.

  • Le acque salso-iodiche (tipo Salsomaggiore) sono controindicate in modo assoluto nei casi di tubercolosi polmonare anche fibrosa; tumori maligni, processi acuti specie febbrili; gravidanza ed allattamento.

  • Acque solfuree hanno la controindicazione assoluta nel caso di malattie della pelle molto umide, irritate o bollose, TBC polmonare e rinofaringea, stati di eretismo.

  • Neoplasie dell'apparato digerente;

  • Sindromi da malassorbimento;

  • Colica biliare in atto;

  • Tutti gli stati acuti, comprese le pousses acute di forme croniche, ivi compresa l'ulcera duopdenale in fase attiva.

Per le patologie ginecologiche (irrigazioni vaginali);

  • Neoplasie collo e cervice;

  • Forme infiammatorie locali acute;

  • Gravidanza

Per le patologie urinarie:

  • Ostruzioni delle vie urinarie;

  • Grave insufficienza renale;

  • Scompenso cardiaco.

Per la pratica di cure inalatorie:

  • fosse nasali ostruite;

  • neoplasie maligne delle vie respiratorie;

  • affezioni acute a carico delle vie respiratorie;

  • riacutizzazioni di patologie respiratorie croniche;

  • tubercolosi in fase essudativa;

  • insufficienza respiratoria acuta;

  • grave insufficienza respiratoria cronica.

E' bene ricordare, infine, che soggetti con forme respiratorie di asma estrinseco, presentano una reattività aspecifica agli stimoli derivanti dalla terapia inalatoria (humages, inalazioni, nebulizzazioni, aerosol) praticati con acqua solfurea, salsoiodica, salso bromo iodica, solfato bicarbonato calcica, che può dar luogo a pericolose crisi bronco ostruttive.