Dichiarazione stampa di Fabrizio Rossetti

Responsabile Nazionale Fp Cgil settore penitenziario

 

CARCERI: il DAP continua a macerare debiti.

Nel frattempo, però, acquistate 36 auto blu – BMW -

 

 

  

         E’ ormai giunta l’ora di procedere senza esitazione alcuna ad un chiaro e visibile ricambio della guida del DAP.  Non può più essere giustificato il permanere di un vertice che ha di fatto condotto sull’orlo del fallimento il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

 

            L’ultimo anno di  esercizio finanziario del Governo Berlusconi ci consegna un' Amministrazione Penitenziaria morosa ed indebitata.

 

            Otto milioni e mezzo di euro il debito per quel che riguarda le spese di manutenzione degli immobili, circa 4 milioni quelli per il pagamento del servizio farmaceutico e per l’organizzazione ed il funzionamento del servizio di assistenza sanitaria ai detenuti, lo stesso debito per le spese per il funzionamento degli uffici penitenziari.

 

            Ammonta a quasi cento milioni di euro il debito per le spese per i servizi e per le provviste di ogni genere per il mantenimento dei detenuti e degli internati.

 

            Una situazione al collasso che lo stesso Ministro della Giustizia On. Mastella  ha ampiamente verificato e certificato pubblicamente nel comunicato stampa dell’8 Giugno scorso.

           

            Anche per queste ragioni la decisione che sembrerebbe essere stata assunta in questi giorni dai vertici del DAP di procedere all’acquisto di ben 36 nuovissime BMW assume le caratteristiche della pura ed irresponsabile provocazione.

 

            1.728.000 euro spesi in un solo colpo per macchine di rappresentanza rappresentano l’offensivo contraltare allo stato di degrado in cui versano decine e decine di istituti penitenziari della Repubblica.

 

            Con quella cifra si potevano acquistare defibrillatori  ed elettrocardiografi per le emergenze cardiache di tutte le carceri italiane, potevano essere sanati i debiti per l’acquisto di farmaci per tutti gli istituti penitenziari del centro sud; poteva essere garantita la manutenzione ed il miglioramento delle condizioni strutturali di tutte le carceri della Lombardia, della Liguria, dell’Emilia Romagna.

 

            Con quella cifra potevano essere acquistati   2.500  personal computer per gli istituti ed i centri di servizio sociale necessari alla  informatizzazione dei  servizi e per mettere in esercizio le applicazioni informatiche già disponibili che i vecchi PC non supportano.

 

            1,7 milioni di euro è più o meno il costo delle spese di vitto per un carcere come San Vittore o quello necessario per provvedere alla ristrutturazione generale ed all’adeguamento alle norme di sicurezza sul lavoro di un grande istituto penitenziario come Rebibbia.

 

            Con quella cifra, invece, il DAP ha deciso di rinnovare un parco macchine di rappresentanza “vecchio” di appena un anno e mezzo.

 

            E poco importa, al DAP, se mancano i soldi anche per la benzina; l’importante sembra essere l’affermazione di status-simbol da 50.000 euro cadauno.

 

            Intervenga il Ministro per bloccare quest’offensivo sperpero di denaro pubblico da parte del DAP.

 

Roma 30 Ottobre 2006