Prot.n. CS /2007 del  14.02.2007

 

 

 

Al Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile Presidente Melita Cavallo

 

 

                         I.P.M. Torino

 

 

Egregio Presidente,

 

risulta alla Fp Cgil che la direzione generale del personale di codesto Dipartimento abbia distaccato, con provvedimento n. prot. 2298 del 24 gennaio, presso il centro di prima accoglienza di Torino una unità di Polizia penitenziaria già in servizio nell’istituto penale per minorenni della medesima città.

 

Tale disposizione pare sia stata emanata senza curarsi del parere contrario espresso dalle direzioni degli istituti interessati, senza preventiva sostituzione, così come peraltro richiesto dalle stesse e, soprattutto, senza che nella struttura ricevente vi fosse – a giudizio della scrivente O.S. - l’effettiva esigenza di un unità di Polizia penitenziaria femminile aggiuntiva.

 

Poiché il distacco temporaneo ordinato avrebbe rischiato di comportare seri problemi alla sicurezza dell’istituto e alle normali attività destinate ai minorenni, in considerazione di un organico di Polizia penitenziaria ritenuto insufficiente a garantire il normale espletamento delle funzioni delegate, risulta alla Fp Cgil che il direttore del centro di giustizia minorile in data 29 gennaio chiedeva a codesta amministrazione centrale di revocare il provvedimento e, il successivo 1° febbraio, in assenza di risposta, riteneva di non dover dare seguito al distacco in attesa di ricevere una contestuale sostituzione dell’operatore di Polizia penitenziaria distaccato. 

 

Tale corretto e condivisibile comportamento, almeno a giudizio della scrivente O.S.,  che trae la sua legittimità dall’esigenza di garantire in via primaria la sicurezza e l’ordine della struttura, oltre che assicurare il proseguimento di un livello, seppur  minimo, di attività da destinare ai minorenni, pare sia stato addirittura censurato dal direttore generale del personale con una lettera riservata indirizzata al direttore del centro il 6 febbraio scorso, nella quale tra l’altro si sostiene che “non può essere  minimamente condivisa l’affermazione che la (asserita) mancanza di personale non consente l’adempimento degli obblighi istituzionali: è principio fondamentale della Pubblica Amministrazione, sul quale si incentra tutto il connesso sistema delle responsabilità, quello per il quale va fatto ciò che deve essere fatto, e non ciò che può essere fatto”.

 

Affermazione, quest’ultima, davvero bizzarra e paradossale – a giudizio della Fp Cgil – forse addotta in ossequio ad un principio mai sperimentato in questa amministrazione, e che di certo trova la sua origine nel miracolo della moltiplicazione del pane e dei pesci richiamato dal vangelo.

 

Siccome, però, siamo convinti che il personale, che pur di miracoli in questi ultimi anni ne ha fatti per evitare di far naufragare la giustizia minorile, si muova sempre in ambiti di legalità spesso rinunciando anche, per consentire la continuità del servizio, anche ai propri diritti, Le chiediamo di intervenire sulla vicenda per ripristinare nell’istituto di Torino condizioni di operatività che consentano, da un lato, agli operatori di lavorare dignitosamente ed in sicurezza e, dall’altro, a garantire ai minori ristretti tutti gli interventi trattamentali previsti dall’ordinamento penale minorile.

 

Ora, poiché il direttore del personale ha utilizzato nella Sua riservata affermazioni che – a giudizio della scrivente O.S. - gettano ombre di dubbio sulla capacità del direttore del centro di guidare l’amministrazione minorile regionale e, soprattutto, atteso che il medsimo sostiene che detto direttore si è posto in contrasto con “specifiche prescrizioni di legge”, motivo per il quale la Fp Cgil si riserva di trasmettere tutta la documentazione relativa ai fatti in questione alla Procura della Repubblica di Torino, Le chiediamo di fare luce su tutta la spiacevole vicenda utilizzando, così come richiesto anche dal Dr. Pappalardo, tutti gli strumenti a Sua disposizione, compresa un’ispezione nell’istituto per verificare una volta per tutte le condizioni in cui il personale di Polizia penitenziaria si trova ad operare  per l’“(asserita)” carenza di personale.

 

Premesso quanto sopra, La informiamo che la Fp Cgil si impegna sin da adesso a tutelare l’operato e la dignità personale e professionale del Direttore del Centro di Torino in ogni sede da Lui ritenuta opportuna e con l’occasione, poiché  le condizioni in cui si trova l’istituto di Torino  costituiscono ormai la norma negli istituti del nord del Paese - abbiamo già avuto modo di scriverLe dell’istituto di Treviso, ma lo stesso accade a Milano e a Firenze; per l’istituto di Bologna la CGIL territoriale ha addirittura chiesto la “sospensione di tutte le attività interne, almeno fino a quando non sarà ristabilita la situazione interna” - Le chiediamo di controllare i distacchi ed i trasferimenti del personale di Polizia penitenziaria disposti in questi ultimi anni dalla predetta direzione generale del personale, di verificare la corrispondenza dei movimenti effettuati ai principi della buona amministrazione, possibilmente prendendo come parametro di riferimento il numero degli operatori effettivamente presenti nei singoli servizi.

 

Certi del Suo interessamento, e in attesa di cortese urgente riscontro, Le porgiamo cordiali saluti.

                                                                     

 

 

Il Coordinatore nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria  

Il Coordinatore nazionale Fp Cgil Giustizia Minorile

 

 

Francesco Quinti

 

Gianfranco Macigno