Prot.n. CS 2/2007 del  08.01.2007

 

 

 

Al Capo del Dipartimento A.P. Pres. Ettore Ferrara

Al Ministro della Giustizia Sen. Clemente Mastella

Al Sottosegretario al Ministero Giustizia On. Luigi Manconi

Al Vice Capo del Dipartimento A.P. Dr. Di Somma

Al Signor Vice Capo del Dipartimento Dott. Armando D’Alterio

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione Dr. Gaspare Sparacia

Alle Segreterie regionali e comprensoriali FP Cgil

Ai Delegati ed iscritti FP CGIL Polizia penitenziaria

 

 

                         Sospensione del corso di formazione professionale per vice commissari del ruolo speciale del Corpo di Polizia penitenziaria - Ordinanza Sezione 1^Q. T.A.R. Lazio n. 1-c/2007 del 2 gennaio 2007.-

 

  

 

 

Egregio Presidente,

 

siamo certi che avrà avuto modo di leggere l’ordinanza del T.A.R. del Lazio dello scorso 2 gennaio e, ci piace pensare, colto appieno il significato delle affermazioni contenute a sostegno delle disposizioni emanate, al di là del merito specifico, di indubbia rilevanza.

Non spetta alla FP CGIL entrare nel merito delle decisioni assunte, tanto meno disquisire delle presunte responsabilità amministrative rilevate dall’organo giudicante che – immaginiamo e auspichiamo - saranno oggetto di valutazione interna a codesta Amministrazione.

 Intendiamo, invece, soffermarci sulle conseguenze originate dall’ordinanza nella vita e nella dignità professionale dei 39 vice commissari del ruolo speciale del Corpo di Polizia penitenziaria, fino a ieri – e da circa 7 mesi ormai - impegnati con la qualifica acquisita nel corso di formazione professionale appena sospeso e, oggi, restituiti dall’ISSPE senza alcuna cautela, indicazione o disposizione della Direzione Generale del Personale di codesto Dipartimento,  alle sedi di provenienza per svolgere – forse - le funzioni assicurate col grado precedentemente rivestito.

 A prescindere dalle mille altre valutazioni possibili e praticabili, reputiamo quest’ultimo aspetto della vicenda assolutamente penoso ed inaccettabile signor Presidente.

 In nessuna altra forza di Polizia  risulta che il personale dipendente sia mai stato trattato in maniera analoga!

 Stando a quell’ordinanza, sembra sia il DAP ad aver commesso errori procedurali nella vicenda e, quindi, spetta a codesta Amministrazione porre urgente rimedio alla situazione ingenerata, rispettando la dignità personale e professionale di quei funzionari  e, soprattutto, facendosi carico delle esigenze da essi legittimamente manifestate.

 Valuti Lei, signor Presidente, se tra i provvedimenti che riterrà necessario assumere in proposito non ravvisi anche l’opportunità di convocare una riunione urgente con le rappresentanze sindacali del personale di Polizia penitenziaria.

 La FP CGIL, con la presente, in attesa di conoscere le valutazioni compiute dal proprio ufficio legale sulla predetta ordinanza, glielo chiede formalmente.

 In attesa di ricevere cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare cordiali saluti.

 

 

                                                                  Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

                                                                      Polizia  Penitenziaria

                                                                         Francesco Quinti