Alle Segreterie regionali e territoriali   FP CGIL

 

Prot.n. 7/2003 

del  12.02.2003

Ai delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia penitenziaria 

Oggetto :

Nuovo Accordo Quadro Nazionale. Riunione al D.A.P. dell'11 febbraio 2003.

 

Care/i Compagne/i, ieri sera presso la sala riunioni del DAP si è tenuto il primo incontro tra l'amministrazione centrale e le OO.SS. rappresentative del Corpo di Polizia penitenziaria per avviare la discussione sul nuovo accordo quadro nazionale di amministrazione. Una riunione assolutamente interlocutoria, come del resto era lecito aspettarsi, che è comunque stata utile per valutare le posizioni espresse con le dichiarazioni di intenti al tavolo negoziale. Sostanzialmente, per quanto concerne gli interventi di parte sindacale, abbiamo registrato una generale condivisione di almeno 5 punti da tutti ritenuti assolutamente fondamentali:

1) Un corretto sistema di relazioni sindacali, che non prescinda dal rispetto dei diritti dei lavoratori della Polizia penitenziaria; 

2) Un nuovo e più efficace sistema di garanzie, in grado di incidere compiutamente sulla corretta applicazione dell'AQN da parte dei vari livelli di responsabilità delle articolazioni periferiche dell'amministrazione;  

3) Un reale decentramento della contrattazione di II° livello, regionale e locale, introducendo nel sistema un elemento di assoluta e sostanziale novità, costituito dall'accordo quadro regionale, che dovrà essere concertato dalla dirigenza generale presente in ogni PRAP, unitamente alle segreterie regionali delle OO.SS., sulla base delle possibili diverse esigenze rappresentabili al tavolo negoziale; 

4) La previsione netta e non negoziabile di un'organizzazione del lavoro programmata stabilmente su 4 quadranti, partendo da un ragionamento che inizia dal rilevamento del numero degli addetti attualmente impiegati in servizi istituzionali, passando per l'individuazione dei posti di servizio connessi a quel numero, sui quali incidere in ragione di un criterio uniforme di attuabilità di adeguati livelli di sicurezza, e termina con l'accertamento dei carichi di lavoro individuali ripartiti sul servizio ordinario. Solo successivamente all'attuazione di questo tipo di organizzazione del lavoro, e previa verifica dello stato di effettiva necessità, che sarà demandata alla contrattazione decentrata, sarà possibile introdurre un meccanismo di corretta ripartizione del lavoro straordinario. 

5) La risoluzione delle così dette "code contrattuali", e cioè di quegli impegni assunti e non mantenuti dall'amministrazione col precedente accordo, quali:  

a) L'art.5, la riduzione del personale di Polizia penitenziaria impiegato in compiti diversi da quelli istituzionali connessa all'assunzione del personale amm.vo e tecnico;  

b) l'art. 9, formazione ed aggiornamento del personale;  

c) l'art. 10, indirizzi generali per le attività gestionali dell'ente di assistenza del personale; 

d) l'art. 11, gli alloggi di servizio; 

e) l'art. 20, le specializzazioni.

 

La riunione si è chiusa con l'impegno assunto dall'amministrazione di ragionare compiutamente sulle proposte avanzate dalle OO.SS. e convocare le parti per la prossima settimana. Vi terremo ovviamente informati sui prossimi incontri e vi invitiamo a consultare sul nostro sito la piattaforma rivendicativa predisposta dalla Fp Cgil nazionale sulla base delle osservazioni pervenute, come sempre assolutamente rilevanti, dalle segreterie regionali e territoriali.  Fraterni saluti 

 

p. la FP CGIL Nazionale Polizia penitenziaria

Francesco Quinti