Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

Al Vice Capo del DAP Dr. Emilio Di Somma

Al Direttore della Direzione Generale del Personale e della Formazione Dr. Gaspare Sparacia

Al Provveditore regionaleToscana Dr. M. De Pascalis

 Alle Segreteria regionale Fp Cgil Firenze

 

Prot.n. 49/2003 

del  16.06.2003

Ai delegati ed iscritti Fp Cgil  Polizia penitenziaria - Toscana

Oggetto :

problematiche C.R. Porto Azzurro.

Casella di testo:  

                                                                                                                                                                                         

            Attraverso il proficuo e corretto esercizio delle relazioni sindacali, con il metodo del dialogo e del confronto responsabile, esercitati e perseguiti da questa O.S. e dalla parte pubblica sia a livello locale sia a livello regionale, sono state evidenziate, nella sede indicata in oggetto, una serie di problematiche che, a giudizio della FP Cgil, limitano il buon andamento del sistema, comprimendo il perseguimento degli obiettivi per i quali sono impegnate tutte le (scarse) risorse disponibili dell’istituzione.

            Le problematiche, emerse nelle assemblee del personale, e durante i confronti con la parte pubblica, sono state affrontate con senso di responsabilità, e la Fp Cgil non si è sottratta all’onere della proposta.

            Sono state dunque dettagliatamente rappresentate, con diversi documenti propositivi, l’ultimo prodotto nel corso del mese di giugno 2003, le maggiori difficoltà legate immancabilmente alla carenza dell’organico che affligge quella sede rendendo insopportabili i carichi di lavoro, nonchè la carenza di risorse da impegnare nelle necessarie ristrutturazioni, sia della struttura destinata ai detenuti (stanze, lavorazioni e attività ricreative e culturali), sia della struttura destinata ad accogliere il personale di Polizia penitenziaria (alloggi, caserma e servizi), anche se per quest’ultima problematica, con la definizione di parte delle c.d. “code contrattuali”, la caserma della sede di Porto Azzurro è stata inserita tra quelle in via di ristrutturazione secondo i criteri tipo già stabiliti.

            La mancanza di risposte adeguate alle rappresentate problematiche determinerà una situazione di crisi che vedrà per prima cosa, come purtroppo spesso accade, una riduzione dei servizi e delle attività trattamentali, che invece di alleviare le sofferenze dell’utenza ed a migliorare la vivibilità della struttura, andrà ad alimentare un circolo negativo che avrà come nefasta conseguenza l’ inaccettabile compressione dei diritti del personale.

Già oggi, per esigenze di servizio, si sopprimono numerosi riposi e si riduce il diritto alle giornate di congedo con grande difficoltà nella redazione dei servizi.

            Gli interventi proposti responsabilmente dalla Fp Cgil, che comunque richiamano l’intervento del livello Centrale di questa amministrazione, riusciranno sicuramente a mantenere alto il livello raggiunto dal carcere di Porto Azzurro in quanto a rapporto efficienza/efficacia, che ha fatto definire, da alcuni parlamentari, l’istituto un fiore all’occhiello per l’Amministrazione penitenziaria. Viceversa, in assenza di segnali risolutivi, si aprirà una difficile stagione di conflitto tra le parti che vedrà la Fp Cgil scendere in campo al fianco dei lavoratori del carcere di Porto Azzurro in difesa dei loro diritti e dei loro interessi.

            In attesa di un urgente riscontro si porgono, distinti saluti.

   

p. la FP CGIL Nazionale Polizia Penitenziaria                                                                                Francesco  D’Ortenzi