Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

Al Vice Capo del DAP Dr. Emilio Di Somma

Al Direttore della Direzione Generale del Personale e della Formazione Dr. Gaspare Sparacia

Al Responsabile del Servizio per le Relazioni Sindacali Dott.ssa Pierina Conte

 Alle Segreterie regionali Fp Cgil

 

Prot.n. 35/2003 

del  16.05.2003

Ai delegati ed iscritti Fp Cgil  Polizia penitenziaria

Oggetto :

provvedimenti di trasferimento del personale di Polizia penitenziaria del polo di Rebibbia

                                   

                          

            La Fp Cgil apprende, ancora una volta, che il DAP ha assunto in maniera unilaterale provvedimenti che riguardano il personale di Polizia penitenziaria, sottraendoli al confronto con le OO.SS..

Si fa riferimento a quei provvedimenti di trasferimento che sono stati disposti in questi giorni e che hanno per oggetto personale di Polizia penitenziaria maschile e femminile in forza agli istituti romani di Rebibbia.

            Nonostante i numerosi interventi della Fp Cgil, l’ultimo prodotto in occasione dei trasferimenti dalla Sede di via Arenula, del quale purtroppo tuttora si attende un’adeguata risposta, questa amministrazione centrale continua a disattendere quanto previsto dalla normativa vigente in materia di corrette relazioni sindacali.

            Ciò è assolutamente inaccettabile, e pur non volendo entrare, almeno in questa fase, nel merito della vicenda, i richiamati provvedimenti che interessano i lavoratori della Polizia penitenziaria, sono, a giudizio della Fp Cgil, lesivi dei legittimi interessi del personale.

Per ottenere il rispetto dei quali quei lavoratori hanno, nel passato, lottato duramente e sono pronti a farlo di nuovo oggi per difenderli.

Ancora più intollerabile, inoltre, è il fatto che nell’ambito nei predetti trasferimenti risultano anche due dirigenti sindacali di questa O.S., senza che sia stato richiesto alla Fp Cgil alcun nulla osta, seppure previsto come necessario dalla vigente normativa e da una prassi consolidata di corrette relazioni sindacali.

            In ultimo non si comprende per quale motivo si fanno rientrare nella casa circondariale femminile operatori di polizia penitenziaria femminile che lavorano nel carcere o al nucleo traduzioni, e continuano, invece, ad essere distaccate numerose poliziotte presso le sedi centrali del Ministero, a disposizione delle segreterie politiche e dell’ufficio di Gabinetto, e presso la sede del D.A.P., nei vari uffici amministrativi.

            In ragione di quanto sopra, la Fp Cgil chiede a codesto Dipartimento l’immediata sospensione dei provvedimenti e la convocazione del tavolo sulla mobilità in argomento.

            Qualora però il DAP, non ritenga di dover rivedere le decisioni unilateralmente assunte, sappia che la Fp Cgil attiverà tutte le procedure previste e consentite al fine di tutelare i diritti e gli interessi dei lavoratori rappresentati.

                                                                                             

p. la Fp Cgil Nazionale

                                                                                                Polizia Penitenziaria

                                                                                                Francesco D’Ortenzi