Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

Al Vice Capo del DAP Dr. Emilio Di Somma

Al Direttore della Direzione Generale del Personale e della Formazione Dr. Gaspare Sparacia

Al Responsabile del Servizio per le Relazioni Sindacali Dott.ssa Pierina Conte

Al Provveditore regionale Padova Dr. Ettore Ziccone

 Alla Segreteria regionale Fp Cgil Padova

 

Prot.n. 30/2003 

del  09.05.2003

Ai delegati ed iscritti Fp Cgil  Polizia penitenziaria –Belluno

Oggetto :     

Casa Circondariale Belluno.

                                       

Numerosi sono stati gli interventi prodotti dalla Fp Cgil in questi ultimi mesi sulla gestione della Casa circondariale di Belluno.

Nel contesto dei quali più volte abbiamo sostenuto la necessità di tentare di riattivare un confronto sereno e costruttivo che tendesse a rimuovere le cause che ostacolano la ripresa di un corretto sistema di relazioni sindacali.

Ad oggi l’unico concreto segnale che abbiamo registrato sulla questione riguarda l’apprezzabile quanto infruttuoso intervento del Provveditore regionale di Padova, comunicato dal DAP con la nota n.188782 del 30 aprile u.s.; il quale, confidando nell’impegno del direttore e del comandante di reparto, reputava possibile il superamento del problematiche oggetto delle nostre rivendicazioni.

Rincresce doverlo dire, ma il Provveditore è stato clamorosamente smentito dai fatti.

Continuano a pervenire alla Fp Cgil numerose lamentele che sottolineano la mancanza di apprezzabili segnali di inversione di tendenza nell’atteggiamento della direzione verso i lavoratori e le OO.SS.

In quell’istituto, infatti, secondo quanto recentemente comunicato, si registra un clima che non agevola la ripresa delle relazioni sindacali, nel quale tendono a svilupparsi, in assenza di una idonea e trasparente pianificazione del lavoro, deleterie dinamiche interne che ostacolano l’attività amministrativa, l’organizzazione del lavoro e la corretta applicazione del principio delle pari opportunità nella ripartizione dei turni, notturni e festivi, anche del personale di Polizia penitenziaria quotidianamente impegnato in turni fissi.

Evidenti le ricadute sui lavoratori:

a)      insostenibili carichi di lavoro individuali;

b)      eccessivo ricorso al lavoro straordinario;

c)      mancata concessione dei riposi settimanali nei tempi previsti dalla normativa vigente;

d)      mobilità interna non regolata da accordi.

In tale contesto la riferita scelta di quella direzione di non osservare le regole contrattuali previste dall’art. 25 del D.P.R. 164/2002, manifestata con l’emanazione di presunti ordini di servizio pertinenti l’organizzazione del lavoro, se confermata testimonia ancora una volta, a giudizio della Fp Cgil, l’assenza di propositi concilianti che non potrà non determinare, come logica conseguenza, un ulteriore inasprimento dell’attuale livello di scontro.

La Fp Cgil considera esauriti tutti gli sforzi responsabilmente compiuti nel tentativo di ricomporre la questione e preannuncia, in assenza di concreti segnali di attenzione del DAP verso quei lavoratori e le loro rappresentanze, forti iniziative di protesta e mobilitazione, compreso l’eventuale ricorso all’attivazione delle procedure previste dall’art.28 della legge 300/70 nei confronti della direzione in argomento.

Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.

Cordiali saluti    

           p. la Fp Cgi Polizia Penitenziaria                                                                                    

Francesco Quinti