Al Capo del D.A.P. Pres. Giovanni Tinebra

Al Vice Capo del D.A.P. Dr. Emilio Di Somma

Al Direttore Generale del Personale Dr. Gaspare Sparacia

Al Responsabile del Servizio per le Relazioni Sindacali Dott.ssa Pierina Conte 

Alle Segreterie regionali Fp 

Prot.n. 17/2003 

del  24.03.2003

 Ai delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia penitenziaria

OggettoComposizione consiglio regionale di disciplina.

 

La FP Cgil polizia penitenziaria della regione Campania ha sollevato, con nota del 7 febbraio 2003, forte dissenso rispetto al fatto che a presiedere il Consiglio Regionale di Disciplina venissero chiamati funzionari direttivi C3. Per questo chiedeva l'annullamento della seduta avvenuta nella predetta data. Questa organizzazione esprime al riguardo viva preoccupazione per la riduzione delle garanzie che tale prassi può significare nel corretto svolgimento del procedimento disciplinare. La nota di risposta del 19/2/03, trasmessa con nota n° 1188 dal Provveditore Regionale, non ci trova assolutamente d'accordo e nel rilevarne la genericità delle motivazioni, ancorché molto articolate sul piano della forma, apprendiamo che non smentisce il fatto che effettivamente a presiedere il consiglio vengono chiamati funzionari direttivi C3. Ciò in violazione del contenuto dell'Art. 13 comma 4 lettera a) il quale prescrive, perentoriamente, che la qualifica del Presidente del Consiglio Regionale di Disciplina non deve essere inferiore a Primo Dirigente. La carenza di dirigenti non può e non deve essere la motivazione con la quale si violano le norme del D.L. 449/92. Nel dichiararci assolutamente contrari alla prassi attuata dal Provveditore della Campania per la nomina del Presidente del Consiglio Regionale di Disciplina, chiediamo che vengano annullati tutti i procedimenti disciplinari, di tutto il territorio Nazionale, eventualmente trattati con collegi nominati in difformità all'art.lo 13 D.L. 449/92. In caso di mancanza di riscontro alla presente la Fp Cgil si riterrà libera di appoggiare ogni iniziativa che sarà intrapresa dalle strutture territoriali per rivendicare il rispetto delle regole sancite dal D.L. 449/92. Alle strutture regionali e territoriali che leggono per conoscenza con preghiera di avviare un monitoraggio su tutte le regioni per verificare che tale prassi non sia stata eventualmente estesa a tutto il territorio nazionale. Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.

Distinti saluti.

p. la Fp Cgil nazionale Polizia Penitenziaria

Francesco D'Ortenzi