PROPOSTA DI EMENDAMENTO

all’art. 6 del d.d.l. Finanziaria 2004 ( A.S. 2512)

 

All’articolo 6, dopo il comma 2, sono aggiunti i seguenti commi:

 

6.2 bis – Ferma restando la disposizione di cui all’articolo 23, comma 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, al fine di provvedere alla estinzione dei debiti pregressi contratti dal Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, nei confronti di enti, società, persone fisiche, istituzioni ed organismi vari per le attività svolte fino al 31 dicembre 2003, è autorizzata la spesa di 35 milioni di euro per ciascuno degli anni 2004, 2005 e 2006.

 

6.2 ter – Gli importi di cui al comma precedente sono iscritti in specifico fondo nello stato di previsione del Ministero della Giustizia – Centro di responsabilità Amministrazione penitenziaria - per essere assegnati nel corso della gestione alle unità previsionali di base interessate, con decreti del Ministro della Giustizia, comunicati,  anche con evidenze informatiche,  al Ministero dell’economia e delle finanze, tramite l’Ufficio centrale del bilancio, nonché alle competenti Commissioni parlamentari ed  alla Corte dei conti.

 

 

 

RELAZIONE  TECNICA

 

L’emendamento proposto,  in analogia a quanto già previsto per il Ministero dell’interno – Dipartimento di pubblica sicurezza,  mira ad attivare un piano triennale di rientro dalla esposizione finanziaria, nei settori delle locazioni, e delle forniture di energia elettrica, acqua, gas, combustibili per il riscaldamento nonché delle altre spese per il  mantenimento dei detenuti e degli internati, per l’istruzione e la formazione professionale dei detenuti studenti e della remunerazione dei detenuti lavoranti alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria che costituiscono obbligazioni giuridicamente perfezionate alle quali occorrerà, comunque  far fronte,  anche per evitare ulteriori oneri per interessi e rivalutazione monetaria.

L’ esposizione finanziaria è maturata per canoni dovuti per le sedi dei Provveditorati regionali dell’Amministrazione penitenziaria e dei Centri di servizio sociale per adulti, nonché per fatturazioni di consumi energetici ed idrici che non hanno trovato la necessaria copertura finanziaria.

Inoltre, risulta che nei confronti dei detenuti studenti e di quelli lavoranti alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria siano maturati debiti per circa 15 milioni di euro per sussidi di studio previsti dall’articolo 45 del D.P.R. 230/2000 (Regolamento penitenziario), nonché per il mancato adeguamento delle retribuzioni minime, fissate dall’articolo 22 della legge 354/1975,  in misura non inferiore ai 2/3 di quelle previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Sarebbero già stati notificati all’Amministrazione molti atti di diffida e di messa in mora, a cui seguirebbero, in caso di inadempienza, le conseguenti azioni giudiziarie.

Al fine della risoluzione di tali situazioni, è indispensabile programmare finanziamenti aggiuntivi per 35 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2004-2006.

Non si dà luogo a compensazione trattandosi di regolazioni debitorie.