e, p.c.

 

Al Direttore della Direzione Generale del Personale e della Formazione Dr. Gaspare Sparacia

Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

Al Vice Capo del DAP Dr. Emilio Di Somma

Al  Dirigente  del  Servizio  Centrale delle Traduzioni e dei Piantonamenti Gen. Marco Giorgio ROSSI

Al Responsabile del Servizio per le Relazioni Sindacali Dott.ssa Pierina Conte

 Alle Segreterie regionali e territoriali Fp Cgil

 

Prot.n. 83/2003 

del  07.11.2003

Ai delegati ed iscritti Fp Cgil  Polizia penitenziaria

Oggetto :

Personale di Polizia Penitenziaria. Lavoro straordinario in occasione di viaggi di servizio con diritto al trattamento di missione.

                                                                                    

             La Fp Cgil, con la nota n. 53/2003 del 19 giugno 2003, ha chiesto al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, per l’ennesima volta,  il riconoscimento del lavoro straordinario in favore del personale impiegato nell’ambito del Servizio delle Traduzioni e dei Piantonamenti durante i viaggi di servizio con diritto al trattamento di missione, anche se svincolati dalla custodia del detenuto.

In particolare la Fp Cgil ha rappresentato, a sostegno del riconoscimento dello straordinario, il carico di responsabilità demandato ai componenti la scorta e, in modo particolare, al capo scorta anche durante le traduzioni c.d. “passive”.

            Codesta Direzione Generale ha sempre negato il riconoscimento, e quindi la corresponsione dello straordinario, con la motivazione che il medesimo, in caso di viaggi di servizio con diritto al trattamento di missione, può essere retribuito al solo personale che “svolge effettiva attività lavorativa” e, quindi, per la tipologia del servizio in questione, lo straordinario può essere riconosciuto solo all’autista.

            Per questa motivazione, che è stata  (ed è) oggetto di contenzioso, la Fp Cgil accolse positivamente la norma contrattuale, proposta dall’allora vertice del DAP, contenuta nel D.P.R. 16 marzo 1999, n.254. Tale norma consente la corresponsione di un beneficio economico, la “maggiorazione dell’indennità oraria di missione”, in favore del personale che durante i servizi di missione non svolge “effettiva attività lavorativa”.

Questa norma, tra l’altro, aveva trovato un punto di equilibrio tra le due posizioni.

            Ora, però, codesta Direzione Generale ha fatto di più. Forse rivisitando la materia del lavoro straordinario, o reinterpretando le norme sul trattamento di missione,  ha finalmente riconosciuto lo straordinario per tali circostanze.

Risulta alla Fp Cgil, infatti, che il DAP ha disposto la corresponsione dello straordinario in favore delle unità cinofile durante i viaggi di servizio con diritto al trattamento di missione.

La Fp Cgil non è assolutamente in disaccordo con questa impostazione, anzi, ma c’è un problema:  LO STESSO TRATTAMENTO NON E’ RICONOSCIUTO AL PERSONALE  IMPIEGATO NEL SERVIZIO DELLE TRADUZIONI.

Perché?

 C’è forse un motivo preciso che non consente il riconoscimento del lavoro straordinario al personale dei NN.TT.PP. impiegato nei servizi fuori sede analoghi a quelli espletati dalle unità cinofile  e che per lo svolgimento dei quali a quest’ultimi invece lo straordinario viene riconosciuto?

C’è forse una spiegazione al ritardo (abbiamo scritto il 19 giugno – sono trascorsi cinque mesi) con cui oggi  la Direzione Generale del Personale e della Formazione risponde (quando lo fa) alle legittime richieste di chi rappresenta i lavoratori della Polizia Penitenziaria?

E’ forse perché la richiesta viene dalla CGIL ?

Aspettiamo una risposta.

L’urgenza che la questione riveste la lasciamo decidere a codesta Direzione Generale.

Sarà nostra cura, però, comunicare ai lavoratori della Polizia Penitenziaria l’importanza che darete alla richiesta di estendere il beneficio a tutti i poliziotti penitenziari ed il tempo che impiegherete per dare una risposta  alle legittime aspettative del personale delle Traduzioni.

Cordiali saluti

 

 

                                                                        p. la Fp Cgil Nazionale

                                                                           Polizia penitenziaria

                                                                              Francesco Quinti