Alle Segreterie regionali e territoriali Fp

Prot.n. 62/2003 

del  29.07.2003

Ai delegati e iscritti Fp Cgil  Polizia penitenziaria

Oggetto :

il DAP “archivia” le istanze di trasferimento legge 104/92 presentate dai lavoratori

                          della Polizia penitenziaria – la Fp Cgil ricorre al TAR  del Lazio!

              

 Care/i Compagne/i,                     

                                      

             stanno pervenendo in questi giorni dal DAP numerosi provvedimenti di rigetto di istanze di trasferimento prodotte dai poliziotti penitenziari ai sensi dell’articolo 33 della legge 104/92.

            Decreti individuali che negano i trasferimenti richiesti dai lavoratori interessati in quanto “non risultano posti vacanti nell’organico del Ruolo di appartenenza presso la sede/i richiesta/e”, e che stabiliscono altresì l’archiviazione della pratica.

            La Fp Cgil ha già avuto modo di contestare - anche duramente - tale procedura, legata soprattutto al “famoso” D.M. 8 febbraio 2001 (individuazione organici sede penitenziarie), mai condiviso dalle OO.SS., con lettere all’amministrazione e, soprattutto, al tavolo di confronto richiesto dal DAP per l’emanazione della nuova circolare, poi divulgata il 16 maggio 2003.

            Invano, evidentemente…

            Il DAP non solo non trasferirà alcun poliziotto tra quelli che nelle richieste di trasferimento hanno indicato sedi penitenziarie attualmente ritenute dall’amministrazione in esubero di personale, ma addirittura si spinge oltre: archivierà le istanze insoddisfatte presentate da quei lavoratori che richiedono l’applicazione di una legge quadro nata per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate!

            La Fp Cgil reputa ciò intollerabile ed inammissibile, i diritti dei lavoratori non si negoziano.

            Per questo abbiamo pensato di avvalerci della consulenza dello studio legale della Fp Cgil Nazionale, per capire se potevano esserci spazi per implementare un ricorso collettivo al TAR del Lazio e quali potevano essere gli scenari possibili conseguenti ad una azione legale sostenuta dalla Fp Cgil imperniata sulla presunta (non per noi) lesione dei diritti dei poliziotti penitenziari.

            E’ ovvio che allo stato attuale l’avvocato non può essere in grado di corrispondere certezze sui risultati conseguibili, reputa comunque sufficientemente argomentabile, e quindi proponibile, il ricorso con il quale chiederà al TAR del Lazio, competente per giurisdizione, anche la sospensiva dei provvedimenti in argomento.

Allegato alla presente, quindi, troverete copia del modello di conferimento del mandato di rappresentanza legale individuale all’avvocato Biagio Bertolone, che dopo essere stato sottoscritto dagli interessati dovrà essere inoltrato in originale al medesimo presso il suo studio, unitamente al provvedimento di rigetto ricevuto dall’amministrazione, per il tramite della segreteria regionale e/o territoriale a mezzo posta prioritaria, sito in Roma via Flaminia n.109 – cap.00196 -, al fine di consentire al legale nominato di predisporre un ricorso collettivo urgente e presentarlo nei termini previsti dalla normativa vigente.

Vi comunichiamo inoltre che copia della recente circolare emanata dal DAP sulla materia è stata consegnata al predetto legale per una valutazione approfondita del testo, con particolare riguardo alla corretta applicazione della norma circa i  presupposti richiamati dall’amministrazione per motivare il diniego al trasferimento, l’accesso ai permessi giornalieri previsti dalla legge 104/92 e la documentazione richiesta per l’istruzione della pratica.

Vi terremo ovviamente informati sugli sviluppi della vicenda che, presumibilmente, potranno cominciare a concretizzarsi a partire dal prossimo mese di settembre.

Fraterni saluti   

                                                                      p. la Fp Cgil Nazionale

                                                                                                            Polizia penitenziaria

                                                                                                                Francesco Quinti