Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

Al Vice Capo del DAP Dr. Emilio Di Somma

Al Direttore della Direzione Generale del Personale e della Formazione Dr. Gaspare Sparacia

Al Provveditore regionale Marche Dr. Raffaele Iannace

 Alle Segreterie regionale Fp Cgil Ancona

Alla Segreteria provinciale Fp Cgil Pesaro

 

Prot.n. 57/2003 

del  30.06.2003

Ai delegati ed iscritti Fp Cgil  Polizia penitenziaria

Oggetto :

C.C. Pesaro.-

                                    

L’ormai noto fenomeno legato all’arrivo di numerosi turisti sulla costa adriatica nel periodo estivo sta inevitabilmente preoccupando i lavoratori  della Polizia penitenziaria della C.C. di Pesaro, già destinatari, nel restante periodo dell’anno, di cospicui e pesanti carichi di lavoro individuali conseguenti alle note carenze di organico.

 Gli elementi indicatori sono sotto gli occhi di tutti: aumento degli ingressi in istituto legati al turismo estivo, conseguente aumento dei carichi di lavoro e contestuale riduzione dell’organico disponibile per effetto del piano ferie estivo.

 Il combinarsi dei predetti elementi determina una sofferenza nel personale non più sostenibile e tollerabile per la Fp Cgil.

 Fino ad ora con l’impegno profuso delle parti, assolutamente lodevole e responsabile dal punto di vista della tenuta complessiva dell’organizzazione del lavoro in quella sede, risulta siano state individuate e praticate alcune possibili soluzioni temporanee che tenderebbero a ridurre, ovviamente ancora per poco se permangono le attuali condizioni, gli effetti negativi del fenomeno.

 Una sola banale influenza di un operatore, però, un ricovero ospedaliero di un recluso, specie se detenuto nella sezione femminile, farebbero precipitare la situazione e rendere vani tutti gli sforzi prodotti congiuntamente, con gravissime ripercussioni finanche sulla sicurezza dell’istituto penitenziario.

 È assolutamente urgente e necessario intervenire, quindi, a giudizio della Fp Cgil, con un concreto segnale di attenzione da parte del DAP.

 Che potrebbe eventualmente concretizzarsi già dai prossimi giorni con l’impiego in quella  realtà di una significativa aliquota di personale ausiliario del Corpo di Polizia penitenziaria, prossimo ad uscire dal corso di formazione, ad esempio, come pure con l’emanazione di un interpello nazionale di mobilità temporanea e volontaria diramato tra tutto il personale impiegato sul territorio nazionale.

 Non sta alla Fp Cgil, per concludere, individuare le soluzioni possibili per limitare il disagio patito da quei lavoratori, anche se responsabilmente, come sempre, il proprio contributo propositivo cerca sempre di offrirlo all’amministrazione, certo è che un provvedimento del DAP questa O.S. e i poliziotti penitenziari di Pesaro lo auspicano fortemente.

 L’eventuale assenza di interventi, però, costringerà la Fp Cgil a riservarsi ogni azione sindacale consentita e reputata utile a difendere il diritto dei lavoratori della Polizia penitenziaria della sede di Pesaro di esigere condizioni di lavoro più accettabili.

 Distinti saluti.

 

                                                                                  p. la FP CGIL Nazionale

                                                           Polizia penitenziaria

                                                                                D’Ortenzi