Alle Segreterie regionali e comprensoriali Fp Cgil

Prot.n. 1/2003  

del  07.01.2003

Ai delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia penitenziaria  

Oggetto :

APPROVATA LA FINANZIARIA.

COME TEMEVAMO SULLA SICUREZZA LA MONTAGNA HA PARTORITO IL TOPOLINO!

 

Nel contratto di lavoro, recentemente approvato, il Governo si era assunto l'impegno di effettuare la parametrazione stipendiale del personale del Comparto Sicurezza, così com'era già stato previsto dalla legge delega 86/2001. La finanziaria per questo aveva previsto, fin dalla sue prime battute, 1.200 miliardi di vecchie lire, di cui l'80% disponibile soltanto a partire dal lontano 2005. Solo il 20% dei soldi stanziati, quindi, erano realmente utilizzabili nel biennio 2003-2004. Mentre proseguivano i lavori sulla legge scadeva però la delega sulla parametrazione stipendiale, pertanto l'irrisoria somma immediatamente disponibile poteva addirittura perdersi nelle pieghe del bilancio complessivo dello Stato. Contro tutto ciò la Fp Cgil, unitamente agli altri sindacati del comparto sicurezza, ha tenuto partecipate manifestazioni e assemblee di protesta davanti a tutte le Prefetture del Paese, finalizzate non solo al rinnovo della delega, ma anche e soprattutto a rivendicare l'attuazione dei parametri entro il 2003. Proprio per questo la commissione affari Costituzionali della Camera aveva approvato un emendamento, da noi fortemente voluto, che spostava quei fondi al 2003. Ma quell'emendamento fu poi bocciato in commissione Bilancio, di fatto riconsegnando la grossa parte dello stanziamento al 2005. La dura protesta del cartello dei sindacati ha fatto comunque scoprire le vere intenzioni del Governo, che ha decretato il rinnovo della delega stanziando però sempre a regime i soldi necessari per i parametri stipendiali dei poliziotti. In altri termini ciò significa che forse solo nel lontano 2005, se saranno confermeranno le attuali condizioni politico-sociali-economiche, potremo avere i parametri stipendiali promessi. Altro che attenzione… con questa finanziaria i lavoratori del Comparto Sicurezza rischiano di portare a casa solo sterile demagogia. Per questo prosegue lo scontro, quello vero, che già ci ha portato nelle piazze e che ha indotto il Governo a riformulare per adesso la delega. E prosegue la nostra attenzione affinché i nuovi tagli alle spese non mettano in discussione anche il pagamento delle prestazioni lavorative di straordinario e missioni. Promesse non mantenute per parametrazione, riordino delle carriere, organici e nuove tecnologie, uniti a progetti di devolution, che determinerebbero un ulteriore grave danno al sistema sicurezza, fanno capire che l'avventura intrapresa da questo Governo sulla sicurezza assomiglia sempre di più a quella del Titanic: mentre sul ponte si continua a ballare con la musica di abili suonatori, la nave inesorabilmente affonda!

 

p. la Fp Cgil Nazionale Polizia Penitenziaria

Francesco Quinti