Al Direttore della Direzione Generale del Personale e  della  Formazione Dott. Gaspare  Sparacia

Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

Al Vice Capo del DAP Dr. Emilio Di Somma

Al Responsabile del Servizio per le Relazioni Sindacali Dott.ssa Pierina Conte

Al   Responsabile   del Reparto Sicurezza  e  Vigilanza del Dap

 

Prot.n. 101/2003 

del  12.12.2003

Ai delegati ed iscritti Fp Cgil  Polizia penitenziaria Polizia Penitenziaria – Dap Reparto  Sicurezza  e  Vigilanza

Oggetto :

 Personale di Polizia Penitenziaria impiegato in qualità di autista presso il reparto Sicurezza e Vigilanza del Dap - Indennità per servizi esterni - D.P.R. 31 luglio 1995, n. 395,  D.P.R. 16 marzo 1999, n. 254 e D.P.R. 18 giugno 2002, n. 164.                                         

  

                     

                                  

            In più occasioni la Fp Cgil ha rappresentato la diversità di applicazione dell’indennità per servizi esterni, prevista dagli Accordi Sindacali recepiti con i DD.PP.RR. indicati in oggetto, in favore del personale di Polizia Penitenziaria impiegato in qualità di autista per l’accompagnamento di funzionari.

            Infatti, per tale servizio, il beneficio viene attribuito:

 

Ø      per disposizione ministeriale, solo se l’autista svolge anche l’attività di tutela e/o scorta quando  il trasportato è destinatario di misure di protezione e/o di tutela;

Ø      per ordini di servizio (quando ci sono), emanati dai direttori degli istituti penitenziari, in deroga alle disposizioni ministeriali, agli autisti delle direzioni anche quando il funzionario non è destinatario di misure di protezione e/o di tutela.

 

Accade che, in occasioni di riunioni dei funzionari di questa Amministrazione, arrivino a Roma diverse vetture da tutt’Italia che trasportano funzionari sottoposti a misure di protezione e non. 

Gli autisti, tutto personale di Polizia Penitenziaria, compresi quelli del Dap, svolgono il medesimo servizio. Accompagnamento ed attesa del termine delle riunioni.

Alla fine del “Servizio”, identico per tutti, vi sono tre diverse modalità di corresponsione del trattamento economico accessorio, e precisamente:

 

 

  • all’autista del funzionario sottoposto a misure di tutela viene attribuita l’indennità per servizi esterni, per disposizione ministeriale;

  • all’autista del direttore dell’istituto, non sottoposto a misure di tutela, per il quale non sussisterebbe alcuna precisa disposizione ministeriale, viene attribuita l’indennità per servizi esterni in deroga alle direttive ministeriali;

  • agli autisti del Dap e di quelle poche direzioni che applicano le direttive dell’Amministrazione, l’indennità non viene riconosciuta.

 

Anche per evitare tali evidenti sperequazioni di trattamento, la Fp Cgil ha più volte chiesto l’estensione del beneficio in favore del personale di Polizia Penitenziaria impiegato in qualità di autista presso le direzioni degli istituti che rispettano le disposizioni ministeriali e  presso il reparto Sicurezza e Vigilanza del Dap.

 

Il competente ufficio dipartimentale ha sempre respinto la richiesta di questa Organizzazione Sindacale con la motivazione: “il servizio di “autista”, svolto in occasione di accompagnamento di Autorità, funzionari dell’Amministrazione,  ovvero altre personalità, non destinatarie di misure di protezione e/o tutela, non rientra tra quelli previsti per la corresponsione dell’indennità per servizi esterni in quanto non ricorrono le condizioni previste dalla norma.

 

Oggi, però, la questione deve essere rivista, anche alla luce dei possibili attentati che hanno alzato il livello di sicurezza (e di vigilanza) soprattutto per le forze dell’ordine.

 

Il particolare momento politico che sta vivendo anche il nostro Paese impone, a giudizio della Fp Cgil, un’altra interpretazione, evidentemente più estensiva degli Accordi Sindacali e, in particolar modo, delle indennità accessorie che attengono a particolari servizi istituzionali.

 

Al riguardo va soprattutto sottolineata la particolarità e la gravosità del servizio svolto dal personale di Polizia Penitenziaria impiegato in qualità di autista presso il Reparto di Vigilanza e Sicurezza del Dap.

 

Com’è noto, infatti, tale personale è “precipuamente” impiegato nell’accompagnamento di Autorità, funzionari dell’Amministrazione e  altre personalità, presso i vari  “Uffici” della Capitale.Accade spesso che l’autista sia costretto, per disposizione di servizio, ad attendere il termine della ”esigenza”, anche per  ore,  nei pressi dei  Ministeri, Enti, Istituzioni Militari, Aeroporti, Scali Ferroviari, Ambasciate,  ecc.

Ora, dopo la barbarica strage compiuta in Iraq ed i vari proclami lanciati dai gruppi terroristici islamici, appare quantomeno sensato ritenere che i suddetti “Uffici” siano considerati a rischio attentati.

E’ evidente, quindi, che il servizio di “attesa” svolto all’esterno e nei pressi delle suddette strutture non può essere considerato solo “disponibilità”. Esso deve essere, invece, a giudizio della Fp Cgil, ricompreso e ricondotto nell’ambito del più generale servizio di “vigilanza e di lotta alla criminalità”.

 

Il personale “autista”, infatti, deve assicurare una costante ed ininterrotta vigilanza  dell’automezzo e deve garantire la massima misura di sicurezza nei confronti del personale trasportato, a prescindere che il passeggero sia sottoposto a misure di protezione e/o tutela o no.

Oggi l’autista è impiegato, nello svolgimento del servizio, in modo precipuo nell’attività di vigilanza.

 

Per tali ragioni la Fp Cgil chiede oggi con forza l’attribuzione dell’indennità per servizi esterni anche al personale del Reparto Vigilanza e Sicurezza del Dap impiegato in qualità di autista. 

Si resta in attesa di riscontro.

Cordiali saluti

                                                                                              p. la Fp Cgil Nazionale

                                                                                                Polizia penitenziaria

                                                                                                  Francesco Quinti