DIPARTIMENTO DELL’ AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

Direzione Generale del Personale e della Formazione

UFFICIO II

 

GDAP-0389561-2003                                                          

 

PU-GDAP-2000-07/10/2003-0389561-2003

 

LETTERA CIRCOLARE

 

Ai Provveditorati Regionali

dell'Amministrazione Penitenziaria

 

Alle Direzioni degli Istituti

Penitenziari per adulti

(comprese le case mandamentali)

 

Alle Direzioni delle Scuole di Formazione ed Aggiornamento del Corpo di Polizia e del personale dell'Amministrazione Penitenziaria

 

Al Dirigente responsabile del Gruppo Operativo Mobile

 

Al Direzione del Centro Amministrativo "G.  ALTAVISTA"

 

All'Ufficio per le Relazioni Sindacali

 

LORO SEDI

 

 

OGGETTO: Attribuzione del compenso previsto dall'art.12 D.P.R.18 giugno 2002, n.164.

 

 

Considerati i numerosi quesiti pervenuti, in merito ai destinatari del compenso di cui alla norma in oggetto indicata, si forniscono, di seguito, i chiarimenti ritenuti necessari a dirimere l'insorgere di dubbi interpretativi nell'applicazione delle disposizioni, in materia emanate, con le lettere circolari n.0356275 del 9.8.2002 e del 20.11.2002, nonché ad evitare ogni disparità di trattamento tra il personale di Polizia Penitenziaria impiegato nello svolgimento di analoghi servizi.

L'articolo 12 comma 3 del D.P.R. 18 giugno 2002, n.164 prevede, tra l'altro, che al personale del Corpo di polizia penitenziaria impiegato in servizi organizzati in turni, sulla base di ordini formali di servizio, di sorveglianza, di traduzione o di piantonamento di detenuti sottoposti al regime previsto dall'articolo 41 bis della legge 25 giugno 1975, n.354, compete un compenso per ogni turno giornaliero pari ad euro 12,00 non cumulabile con l'indennità per servizi esterni".

Da un'attenta lettura del dettato normativo si evince, chiaramente, che il legislatore ha inteso individuare, tra i destinatari del beneficio in parola, tutto il personale di polizia penitenziaria che assicura, nell'ambito del proprio turno giornaliero di servizio formalmente disposto, la copertura di un posto di servizio relativo alla sorveglianza, alla traduzione o al piantonamento della particolare tipologia di detenuti sottoposti allo speciale regime previsto dall'articolo 41 bis della legge n.354/1975.

Ne deriva, quindi, che il compenso di cui alla norma in oggetto indicata può essere, legittimamente, corrisposto:

a) al personale impiegato di sorveglianza presso le sezioni o i reparti detentivi;

b) al personale impiegato nell'esecuzione di una traduzione o nell'espletamento di un piantonamento;

c)      al personale impiegato, durante lo svolgimento del dibattito, nella sala predisposta per il processo a distanza (MVC);

Nel ribadire che l'impiego del personale nell'assicurare i servizi sopra indicati deve, in ogni modo, avvenire in modo diretto e continuo, si ritiene che il verificarsi di tali presupposti legittimi l'attribuzione del compenso in argomento, a prescindere dal ruolo d'appartenenza.

Pertanto, anche il responsabile, sia esso ispettore, sovrintendente o altra qualifica dei ruoli del Corpo di polizia penitenziaria, preposto a ciascuna unità operativa impiegata nel corretto espletamento dei servizi sopra indicati, legittimamente rientra nei destinatari del compenso di cui all'articolo 12 comma 3 del D.P.R 164/2002.

A tal proposito appare opportuno precisare che, l'espletamento del servizio "in modo diretto e continuo", debba essere posto in relazione e contemperato con eventuali altri doveri o necessità che impongano al dipendente di allontanarsi, temporaneamente o sporadicamente, dal posto di servizio.

Si chiarisce, infine, che al personale impiegato, occasionalmente o momentaneamente, solo per una parte del turno di servizio giornaliero, nei servizi o nelle attività che danno titolo all'indennità in questione ( es. durante le operazioni di perquisizione, per i cambi da rendersi nell'ora dei pasti, per la consegna della corrispondenza, in altre parole per altre esigenze momentanee) la suddetta indennità non può essere corrisposta.

 

 

 

 

 

 

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO