MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

UFFICIO DEL CAPO DEL DIPARTIMENTO

UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI E PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO

 

 

VERBALE

- RIUNIONE DEL 16 GENNAIO 2007 -

(F.E.S.I. 2006)

 

 

Oggi 16 gennaio 2007, alle ore 16.55, presso la Sala Riunioni del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ha inizio la riunione con le Organizzazioni Sindacali del Comparto Sicurezza avente ad oggetto il “F.E.S.I. 2006”.

Presiede la riunione il Signor Capo del Dipartimento, Presidente Ettore Ferrara. Sono presenti per l’Amministrazione penitenziaria, il Signor Vice Capo del Dipartimento, Dr. Emilio di Somma; il Direttore Generale del Bilancio, Dr. Alessandro Giuliani; il Dr. Napoleone Gasparo; il Generale Aldo Bernardini; il Generale Giuliano Verrengia; il Collaboratore Amministrativo Contabile C3 Luigi Rammairone, Il collaboratore Contabile B3 Marco Tornincasa; Il Dirigente Dr.ssa Pierina Conte; il Direttore C3 Luisa Pesante.

Sono altresì presenti, per il Dipartimento della Giustizia Minorile, il Dott. Luigi Verniero, il Dr. Osimo Dellisanti e l’Isp. Giovanni Camilli.

 

Per le Organizzazioni Sindacali:

 

S.A.P.Pe.                    Dr. Capece, Sig. Durante

O.S.A.P.P.                  Sig. Bneduci, Sig. Mastrulli, Sig. Nicotra

C.I.S.L.                       Sig. Mammucari, Sig. Ballotta, Sig. D’Ambrosio

U.I.L.                          Sig. Sarno, Sig. Urso

C.G.I.L.                      Sig. Quinti

Si.N.A.P.Pe.               Sig. Santini, Sig. Giombini

F.S.A.                         Sig. Di Carlo, Sig. De Pasquale

Si.A.L.e.- A.S.I.A.      Sig. Cona, Sig. Coppotelli

 

L’Organizzazione Sindacale S.A.G.-P.P., regolarmente convocata, risulta assente.

 

Il Presidente Ferrara evidenzia che si tratta del primo incontro operativo in cui è impegnato con le Organizzazioni Sindacali e non sembra iniziare nel migliore dei modi. Ha già avuto modo di affermare che intende operare con tutti e con la massima disponibilità, senza formalismi o eccessi di strategia che non gli appartengono. Non permette però di scambiare questo eccesso di disponibilità per qualcosa di diverso dal portare avanti gli interessi dell’Amministrazione e dei lavoratori. Poiché non ha trovato nella Parte Sindacale una disponibilità ad affrontare l’incontro, avverte che per il futuro i lavori delle riunioni inizieranno puntualmente nell’orario fissato a prescindere dai presenti. Passa la parola al Dr. Giuliani affinché illustri la situazione contabile relativa al Fondo.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) pone una questione pregiudiziale, riguardo all’impegno richiesto nell’ultima riunione di rivedere ed integrare le somme destinate alla Regione Lombardia per il 2006. La disponibilità dichiarata dall’Amministrazione non si è tramutata in atti concreti, così come non ha trovato conferma la richiesta di integrazione a saldo sul dovuto 2005 per il Triveneto. Chiede scusa ai colleghi, come già fatto alla Parte Pubblica, per il ritardo dovuto all’equivoco di ritenere che la riunione avesse inizio alle 16.30.

 

Il Dr. Giuliani ricorda che è noto a tutti che le risorse per il 2006 sono state già assegnate nei mesi scorsi per un complessivo, per tutti i Provveditorati, di circa 14.260.000 euro. Una parte assegnata in termini di competenza ed una parte minore assegnata in termini di residuo 2005. Dalla situazione attuale emerge che sono avanzate delle risorse ad alcuni Provveditorati e che quasi tutti gli Istituti hanno riscosso i fondi di loro competenza. Per il 2007 è già pronta la distribuzione dell’intera competenza, ammontante complessivamente a circa 35.000 euro lordi.

 

Il Dr. Di Somma chiede se vi sia la disponibilità di fondi necessaria per gli interventi sollecitati dalla UIL.

 

Il Dr. Giuliani conferma la disponibilità di fondi sul conto residui dell’anno scorso. Rappresenta che non è stato possibile procedere prima, in quanto per il 2006 era stata completamente esaurita la disponibilità di cassa, mentre adesso è disponibile la cassa del 2007.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede di comunicare l’entità dell’integrazione per la Lombardia, che la propria Organizzazione Sindacale aveva valutato in circa 500.000 euro, ed entro quando sarà effettuato lo stanziamento.

 

Il Presidente Ferrara conferma che si procederà alla verifica e sarà fornita puntuale risposta in merito. Invita la D.ssa Conte ad illustrare la bozza di accordo.

 

La D.ssa Conte evidenzia che sulla base delle osservazioni pervenute dalla Parte Sindacale, a seguito dell’informativa sull’apertura dell’accordo per il FESI 2006, L’Amministrazione ha approntato una nuova ipotesi di accordo, nel rispetto dell’art. 15 del Contratto relativo all’utilizzo del Fondo. Tenuto conto che il Fondo non può essere distribuito in maniera indistinta al personale, ma deve essere utilizzato per determinate finalità, si è cercato di snellire i criteri di riparto come richiesto dalla Parte Sindacale nella precedente riunione. Sono state individuate tre grandi categorie di beneficiari. L’ipotesi A1 comprende il personale che fa servizio a turno h 24 e assicura 24 giorni di presenza effettiva, sono ricompresse solo alcune tipologie di assenza; l’ipotesi A2 che incentiva il personale che svolge compiti operativi non organizzati su turni h 24; l’ipotesi A3 comprende tutto il restante personale che contribuisce comunque al funzionamento dell’Amministrazione. Nelle fattispecie A2 e A3 sono computate – come presenze – varie tipologie di assenza. Relativamente all’indennità per i comandanti di reparto, invita a non dimenticare che fino a poco tempo fa sono stati gli ispettori ad assicurare tali funzioni. In considerazione delle maggiori risorse disponibili per il 2006, rispetto al 2005, si è pensato di favorire la contrattazione decentrata.

 

Il Presidente Ferrara chiede di sentire le osservazioni della Parte Sindacale.

 

Il Sig. Santini (Si.N.A.P.Pe) ritiene che se la discussione in corso avesse riguardato il FESI 2007 avrebbe accolto con favore la proposta dell’Amministrazione, ma allo stato non trova opportuno stravolgere le aspettative del personale per il 2006. Non comprende la distinzione delle tre categorie, chiede dove siano finite, ad esempio, le unità navali e le unità operative. Osserva che il personale dei nuclei traduzioni e piantonamenti riceverà circa 15 euro a traduzione. Nell’art. 3, punto 6, della proposta dell’Amministrazione, evidenzia che i responsabili di unità operative percepiscono l’indennità anche in assenza del provvedimento formale di nomina e non lo condivide assolutamente, perché dal 1999 chiede che le unità operative vengano costituite in tutti gli Istituti e non trova corretto concedere ulteriori proroghe. Ricorda che vi sono istituti nei quali il personale prende detto incentivo senza assumersene la responsabilità. Ritiene che nella bozza dell’Amministrazione vi siano categorie eccessivamente penalizzate ed altre eccessivamente incentivate.

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) chiede se l’Amministrazione non abbia tenuto conto intenzionalmente delle osservazioni formulate dal cartello SAPPe, SiNAPPe, FSA e SiALPe ASIA. Evidenzia la proposta innovativa trasmessa dal Cartello Sindacale e ritiene che la bozza dell’Amministrazione stravolga e peggiori l’accordo 2005. cita, in particolare, i tagli sui nuclei traduzioni e piantonamenti. Si riserva di allegare a verbale la nota riassuntiva delle proprie osservazioni. Chiede di rendere il fondo più snello e puntare tutto sulla presenza in servizio. Rappresenta che la proposta del Cartello Sindacale è stata monitorata sul sito web e che il 70% del personale l’ha votata favorevolmente. Propone che il 40% delle risorse sia destinato alla contrattazione decentrata e che venga incentivata la presenza su 22 giorni di servizio e comunque non meno di 19, ovvero 15 nell’ipotesi di lavoro articolato su 5 giorni settimanali. Chiede di dare il 100% del fondo a chi fa servizio in sezione. Propone di incentivare i servizi più pesanti, dando una doppia indennità a chi supera i tre turni notturni mensili. Analogamente chiede per i turni festivi. Propone una indennità per il personale cui viene modificato il turno programmato. Ritiene che i responsabili delle unità operative debbano essere incentivati solo se sono nominati con formale provvedimento. Vorrebbe che le risorse venissero distribuite nel seguente modo: il 60% a favore del personale impiegato nelle attività operative, il 15% a favore del personale impiegato per fronteggiare particolari situazioni di pericolo, il 10% a favore del personale impiegato in compiti comportanti particolare disagio o responsabilità, il 3% per compensare la presenza qualificata e il 12 % per compensare l’incentivazione della produttività collettiva per il miglioramento dei servizi. Ricorda che il progetto illustrato è aperto al contributo di tutti.

 

Il Presidente Ferrara evidenzia che la proposta appena illustrata dal Segretario Generale del SAPPe è stata presentata all’Amministrazione ad inizio della riunione e per questo non è stato possibile valutarla in tempo utile.

 

 Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) ricorda che una base della medesima proposta era già stata trasmessa all’Amministrazione prima dell’incontro.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) intende partire dalle considerazioni espresse nel documento unitario OSAPP, CGIL, CISL e UIL dell’11 gennaio scorso. Apprezza lo sforzo dell’Amministrazione di venire incontro all’esigenza di semplificazione avanzata dalla Parte Sindacale. Registra con favore una comunanza di intenti nei progetti presentati dalla Parte Sindacale. Rappresenta che la proposta della propria Organizzazione Sindacale è stata sottoposta ad un sondaggio su datamedia ad un campione di 5000 unità e votata favorevolmente dall’85%. Chiede di riconoscere un emolumento ai coordinatori di unità operative anche in assenza di un formale ordine di servizio, perché l’incapacità dell’Amministrazione non deve interagire negativamente sui diritti del personale cui sono state assegnate comunque delle responsabilità. Ricorda che l’ordine di servizio non è nelle prerogative delle Organizzazioni Sindacali, ma nella disponibilità unica ed esclusiva dell’Amministrazione. Evidenzia che nel precedente accordo veniva compensato solo chi assumeva il comando della traduzione, mentre nella proposta attuale viene incentivato tutto il personale che partecipa alla traduzione. Dichiara delle riserve rispetto all’attribuzione di una percentuale determinata delle risorse alla contrattazione decentrata e preferirebbe destinare a quest’ultima le residualità qualunque esse siano senza ancorarle a percentuali predeterminate. Propone di rendere immediatamente esigibili le indennità fisse per le quali non occorre la contrattazione. Apprezza la semplificazione delle tre fasce di beneficiari ipotizzata dall’Amministrazione. Chiede di definire nel corso della riunione la data di inizio della trattativa per il FESI 2007 e di fissare un termine per la conclusione della contrattazione decentrata. Chiede poi di prevedere, per i direttori penitenziari che non concludano la contrattazione decentrata entro il termine dato, l’esclusione dal F.U.A. o altro. Ricorda che sul territorio non sono stati ancora conclusi tutti i PIR.

 

Il Presidente Ferrara rassicura che sarà fissata subito la data di inizio della trattativa per il FESI 2007.

 

Il Sig. Di Carlo (F.S.A.) intende esporre le proprie osservazioni dichiarando al contempo la massima disponibilità al confronto, per giungere al migliore accordo per il personale che ne beneficerà. Riguardo alle unità operative intende guardare al futuro, ricorda tuttavia che ci sono istituti dove sono costituite 12 unità operative ed ispettori che si rifiutano di fare i turni notturni. Non trova ragionevole dare un incentivo ai comandanti, anche appartenenti al ruolo degli ispettori, perché sono per funzione a capo di tutte le unità operative. Chiede all’Amministrazione di impartire in periferia direttive univoche. Invita a verificare il servizio dei 22 ispettori presso la Scuola di Via di Brava che non partecipano ai turni notturni. Chiede di responsabilizzare la periferia e di aprire una nuova stagione per migliorare la realtà penitenziaria sempre esposta a critiche. Ricorda l’alto tasso di malattie che si registra negli istituti. Chiede una maggiore coesione. Si impegna a responsabilizzare i propri dirigenti sindacali e chiede all’Amministrazione di fare altrettanto con le Direzioni.

 

Il Sig. Quinti (C.G.I.L.-F.P./P.P.) apprezza la presenza al tavolo del Capo del Dipartimento che legge come segnale importante di cambiamento nell’interesse del personale. Apprezza lo sforzo dell’Amministrazione per aver sviluppato un progetto sulla base delle osservazioni delle Organizzazioni Sindacali. Apprezza anche la proposta dell’altro Cartello Sindacale in quanto riconosce l’esigenza comune di trovare al più presto un accordo sul Fondo. Chiede di ammettere al Fondo il personale escluso dal precedente accordo, anno 2005, oggi individuato nella fattispecie A2 della proposta dell’Amministrazione.  Evidenzia che gli importi degli incentivi sono rimasti pressoché invariati rispetto a quelli del precedente Accordo. Rappresenta come la contrattazione decentrata possa cogliere meglio le esigenze diversificate del territorio e per questo è necessaria una quota parte del Fondo da destinare alla contrattazione. Cita, ad esempio, l’esigenza di un Istituto come Tolmezzo di incentivare il servizio sul muro di cinta perché disagiato per le condizioni climatiche, mentre ad Agrigento si potrebbe avere l’esigenza di incentivare servizi diversi. Nella circolare che seguirà l’accordo, chiede di richiamare alle responsabilità le Direzioni affinché chiudano gli accordi decentrati entro la data stabilita. Apprezza la proposta di iniziare subito la trattativa per il FESI 2007. Propone di includere nella fattispecie A1 alcune assenze tra le presenze e di valutare gli effettivi carichi di lavoro che, anche alla luce dell’indulto, in alcune realtà come l’Emilia Romagna sono addirittura aumentati. In proposito ricorda di aver chiesto, unitamente ad altre OO.SS., una riunione proprio su detta regione che sollecita.

 

Il Dr. Di Somma, relativamente ai carichi di lavoro, ricorda anche le realtà della Lombardia e del Veneto.

 

Il Sig. Quinti (C.G.I.L.-F.P./P.P.) chiede inoltre di prevedere una indennità per il personale che materialmente si occupa della manutenzione dei mezzi navali.

 

Il Sig. Cona (Si.A.L.Pe.-A.S.I.A.) apprezza il proposito dell’Amministrazione di avviare immediatamente la trattativa sul FESI 2007 che dovrebbe essere sempre avviata a inizio anno. Accogli con favore la percentuale del 30% destinata per la contrattazione decentrata affinché la Periferia venga responsabilizzata e possa valutare le proprie esigenze. Preferirebbe che l’Accordo per il FESI 2006 restasse invariato rispetto all’Accordo del 2005. Chiede di destinare una indennità a coloro che vengono assegnati ad un servizio non programmato per compensare il disagio legato ad una simile evenienza. Riguardo alle unità operative, rappresenta che in molte realtà vi sono responsabili di una o due unità di personale per i quali non ritiene ammissibile alcun incentivo.

 

Il Sig. Mammucari (C.I.S.L.-F.P./P.P.) evidenzia che la proposta della propria Organizzazione Sindacale si basa su una maggiore collaborazione tra la Parte Pubblica e la Parte Sindacale per evitare gli errori rilevati nell’applicazione degli Accordi del 2004 e del 2005. Chiede di sanare le sperequazioni sulla distribuzione del FESI e di attuare il decentramento mediante la contrattazione decentrata. Evidenzia di non aver identificato alcuna proprio perché possano essere calate meglio nelle realtà periferiche secondo le peculiarità individuate dalla contrattazione decentrata. Tale è la finalità della percentuale del 35% da destinare alla contrattazione decentrata. Avverte l’esigenza di differenziare le tipologie di attività per chi svolge i servizi h 24, ma con il riconoscimento delle assenze per maternità, per permessi ex Legge n. 104/92, per le malattie dovute a causa di servizio. Ritiene che analogamente alla responsabilità richiesta al dirigente per la contrattazione, si possa prevedere una responsabilità del responsabile della sicurezza per l’organizzazione dei servizi e quindi una indennità per quest’ultimo. Chiede di dare maggiore spazio alla contrattazione decentrata e di avviare un percorso nuovo anche nella prospettiva del FESI 2007. Chiede certezze sulla possibilità di destinare una reale percentuale del Fondo alla contrattazione decentrata affinché sia attuata concretamente.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) ritiene che l’accordo sul FESI 2006 possa funzionare solo se l’Amministrazione Centrale interverrà sulle Direzioni ed i Provveditorati affinché diano attuazione all’accordo nei tempi e con le modalità stabilite. Ricorda che nella predisposizione della proposta FESI 2005 si è voluto semplificare il novero dei destinatari e sono stati esclusi i permessi studio, ma i destinatari sono stati meno di quelli previsti. Per il 2007 condivide che le unità operative vengano individuate in tutti gli istituti con ordine di servizio, ma al momento non trova giusto negare l’indennità al personale che ha nel passato assunto tale responsabilità. Propone di non destinare una somma fissa alle unità operative ma di demandare la determinazione della somma alla contrattazione decentrata. Nella fattispecie A1 chiede di ricomprendere i diritti dei lavoratori, ossia i permessi studio, i riposi compensativi, le infermità, i riposi non fruiti. Ritiene particolarmente importanti le disposizioni che saranno impartite alla periferia per l’applicazione dell’accordo. Evidenzia quante siano le diversità delle realtà periferiche. Proprio per agevolare un diverso ragionamento per il 2007 ritiene non si debbano individuare specificamente tutti i servizi. Nella circolare si potranno individuare dei servizi a titolo esemplificativo. Per esempio, in alcuni istituti le condizioni climatiche possono rendere maggiormente gravoso il servizio di sentinella. Deve essere fissato un termine entro il quale concludere la contrattazione in periferia. Chiede se le indennità fisse possano essere corrisposte entro il 31 gennaio, così da quantificare al più presto le somme rimanenti da destinare alle altre fattispecie da contrattare. Rappresenta che le somme assegnate al Centro Altavista sono pari alle somme destinate a diversi Provveditorati e ritiene che ciò possa dipendere da una errata applicazione dell’accordo da parte del Centro Altavista. Non è escluso che una parte del personale distaccato al Centro percepisca la doppia indennità. Chiede per il Centro Altavista di operare la distribuzione del FESI a livello centrale. Chiede inoltre di stabilire i criteri per la distribuzione dello straordinario 2007.

 

Il Dr. Giuliani ricorda che lo straordinario 2007 sarà pagato a partire dal mese di marzo prossimo.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede che l’emanazione delle circolari avvenga per disciplinare situazioni nuove e non per situazioni pregresse.

 

Il Sig. Santini (Si.N.A.P.Pe) evidenzia che dalla bozza predisposta dall’Amministrazione emergono tre categorie di poliziotti, la categoria A per il personale del Gom, la categoria B per il personale che fa servizio negli istituti per adulti e la categoria C per il personale che presta servizio ai minori. Per i comandanti trova illogico che l’incarico ricoperto in un istituto per adulti con 100 unità sia retribuito con 47 euro, mentre quello in un istituto minorile con 30 unità preveda un compenso di 58 euro. Ricorda che tutto il personale appartiene al medesimo Corpo. Si dichiara comunque contrario all’indennità per i comandanti. Riguardo al servizio a cavallo, ricorda che le Organizzazioni Sindacali non sono state convocate dall’Amministrazione e disconoscono le modalità del servizio ed i carichi di lavoro. Rappresenta che a Is Arenas alcune unità del servizio a cavallo sarebbero utilizzate per altri servizi in considerazione anche dell’assenza dei detenuti. 

 

Il presidente Ferrara ringrazia la Parte Sindacale per aver dimostrato di voler proseguire la discussione e trovare un accordo,. Conferma che non appena concluso l’Accordo sul FESI 2006, si aprirà la trattativa per il FESI 2007. Assicura la predisposizione di una circolare a corredo dell’accordo in discussione, che impegni l’Amministrazione in sede decentrata ad attuare l’accordo stesso, con un monitoraggio sui tempi di attuazione. Sul merito, ritiene che la critica della Parte sindacale sulla bozza di accordo predisposta dall’Amministrazione si possa riassumere in considerazioni convergenti, a riprova dello sforzo autonomo dell’Amministrazione di dare una risposta alle esigenze rappresentate dalla stessa Parte Sindacale. I problemi emersi in effetti sono pochi e facilmente individuabili: anzitutto una forte istanza per la attuazione della contrattazione decentrata, alla quale l’Amministrazione ha ritenuto congruo assegnare il 30% delle risorse, tenuto conto dei rischi connessi a questa sperimentazione. Secondo aspetto, la necessità di agganciare gli incentivi al criterio della presenza effettiva e quindi se prevedere o meno un tetto minimo di presenze e quali assenze considerare rilevanti. Evidenzia la volontà di seguire in prima persona il confronto sindacale per tutta la durata del proprio incarico. Riguardo al riconoscimento di un incentivo solo in presenza di un provvedimento formale, o per effetto dell’esercizio di fatto di determinate funzioni, a prescindere dall’esistenza di un provvedimento formale, ha accolto l’unità delle posizioni espresse dalla Parte Sindacale.

 

Il Sig. Santini (Si.N.A.P.Pe) ribadisce a quest’ultimo proposito la richiesta che le unità operative siano istituite ufficialmente con provvedimento formale. Tuttavia, qualora l’Amministrazione non abbia provveduto al riguardo, chiede che non sia il personale a pagarne le conseguenze.

 

Il presidente Ferrara intende recuperare tale esigenza nella circolare che accompagna l’Accordo, per fissare un punto chiaro per il futuro.

 

Il Sig. Di Carlo (F.S.A.) ritiene essenziale il controllo dell’Amministrazione Centrale.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) ritiene che le osservazioni della Parte Sindacale siano un contributo alla redazione della circolare, per indirizzare la periferia senza che l’Amministrazione Centrale sia subissata di quesiti.

 

Il Sig. Quinti (C.G.I.L.-F.P./P.P.) pur comprendendo le problematiche e le preoccupazioni espresse, ritiene che la contrattazione debba svolgersi nei posti di lavoro. Trova perciò inopportuno individuare delle somme predeterminate, in quanto deve essere la contrattazione decentrata a stabilire le indennità. Riguardo ai residui, rappresenta che potranno esserci regioni con residui maggiori e chiede di chiarire nella circolare che tali residui non saranno ripartiti nell’ambito della regione, ma andranno considerati come anticipi sul 2007.

 

Il Sig. Di Carlo (F.S.A.) evidenzia l’inizio di un nuovo percorso. Apprezza la volontà del Capo del Dipartimento di essere sempre presente alle contrattazioni. Ricorda chi il cartello del quale fa parte la propria Organizzazione Sindacale è costituito da sigle autonome che agiscono senza direttive politiche. Si dichiara contrario all’indennità per i comandanti di reparto, perché preferisce incentivare gli agenti.

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) riassume il proprio progetto finalizzato ad evitare che le risorse siano suddivise in mille voci, mentre l’incentivo deve essere assicurato a chi lavora con maggiore aggravio in sezione. Propone di destinare il FESI per l’incentivazione della presenza, con ciò ricomprendendo anche i comandanti di reparto.

 

Il Presidente Ferrara propone di iniziare ad esaminare l’articolato.

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) preferirebbe che sulla base delle osservazioni raccolte la Parte Pubblica rivedesse l’articolato e lo ripresentasse al più presto alle Organizzazioni Sindacali.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) preferisce andare avanti, magari iniziando l’esame delle fattispecie fisse non rimesse alla contrattazione decentrata.

 

Il Dr. Giuliani ricorda che le possibilità di pagamento hanno termine improrogabilmente il 31 marzo 2007.

 

Il Dr. Di Somma ricorda che la percentuale del 30% è stata prevista in considerazione della possibile obiezione della Parte Sindacale riguardo alla distribuzione delle risorse già avvenuta per un servizio pregresso da valutare. Analogamente, la previsione relativa alle unità operative intendeva tutelare il personale, ricorda d’altronde che esiste il modello 14 che equivale ad un ordine di servizio. Ricorda che si sta discutendo di prestazioni rese e per questo preferirebbe rinviare ogni eventuale modifica all’accordo sul FESI 2007.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) propone di valorizzare l’istituto della contrattazione decentrata per garantire la riuscita della contrattazione decentrata per il 2007.

 

Il Presidente Ferrara propone di andare avanti ad oltranza.

 

Tutto il tavolo concorda.

 

Il Presidente Ferrara chiede quali osservazioni vi siano sull’art. 3 della bozza di Accordo.

 

Il Sig. Quinti (C.G.I.L.-F.P./P.P.) al fine di omogeneizzare il trattamento tra le previsioni A1, A2 e A3, chiede di inserire per il conteggio della presenza anche i permessi sindacali, i periodi di astensione obbligatoria, i permessi ex Legge 104/92 ed i riposi non fruiti.

 

Il Dr. Di Somma ricorda che si sta discutendo di risorse destinate ad incentivare il servizio del personale.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) ritirne che le assenze per i permessi ex Legge 104/92 non possano essere considerate una ipotesi di assenteismo, in quanto non esiste una volontarietà nel non prestare servizio.

 

Il Dr. Di Somma ricorda che il personale percepisce lo stipendio, mentre l’incentivo è un compenso aggiuntivo legato alla presenza.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede, se tutto il Tavolo concorda, di inserire nella ipotesi A1 i riposi non goduti. Ritiene che limitare un incentivo a chi fa servizio in sezione possa avere una ragione in quanto si sta trattando di servizi a turno h24 ed è chiaro che si tratta di servizi disagiati. Chiede di ricomprendere i destinatari dei servizi articolati in turni a prescindere da dove prestino servizio.

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) ritiene sperequativo legare la presenza ad almeno due turni notturni.

 

Il Dott. Di Somma ricorda che lo scorso anno si era concordato di incentivare la presenza in sezione.

 

Il Presidente Ferrara accoglie la previsione sui riposi non fruiti valevoli ai fini della presenza.

 

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) chiede a quale tipologia appartenga il personale che pur svolgendo servizio a turno h24 non effettui nel mese due turni notturni, due pomeridiani ed un festivo.

 

Il Dr. Di Somma ritiene che se si vuole semplificare l’accordo non si possa disciplinare ogni singola fattispecie. L’ipotesi rappresentata rientra nella fattispecie A2. Ricorda che si sta discutendo il FESI 2006 che riguarda servizi già resi.

 

Il Sig. Di Carlo (F.S.A.) chiede una maggiore unità del Tavolo affinché si giunga ad un accordo per il FESI 2006, salvo poi intervenire con le modifiche richieste sul FESI 2007.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) non trova illogico distinguere le posizioni riguardo alle presenze, tenuto conto che la differenza tra un incentivo e l’altro è di circa 10 euro. Riguardo ai riposi non fruiti, chiede invece che siano valutati come presenza.

 

Il Sig. Quinti (C.G.I.L.-F.P./P.P.) ricorda che per il 2005 è stato chiuso un accordo e che in questo momento tutti convengono sull’opportunità di non modificarlo in maniera significativa per il 2006. Invita quindi di avanzare delle proposte di modifica per il FESI 2007, inserendo le fattispecie che non è possibile inserire nella previsione A1 nella previsione A2.

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) propone con intento che dichiara provocatorio di modificare l’Accordo 2005 solo nella parte che esclude il personale impiegato negli uffici.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) sostiene l’esigenza di semplificare l’accordo, per non incorrere negli errori emersi con l’accordo del 2005.

 

Il Presidente Ferrara propone di fare uno sforzo in più e pensare a ulteriori modifiche nel FESI 2007.

 

Il Sig. Di Carlo (F.S.A.) propone di aumentare l’incentivo per l’ipotesi A1.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) concorda con la proposta del F.S.A. di aumentare le risorse per l’ipotesi A1.

 

Il Sig. Quinti (C.G.I.L.-F.P./P.P.) per l’ipotesi A2, propone di inserire dopo il periodo “tra il personale che attraverso una presenza costante impiegato in compiti operativi i cui turni di servizio non sono organizzati h24”, il personale che seppure impiegato nei compiti operativi previsti dalla fattispecie A1 non assicura le turnazioni richieste.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) propone di scrivere “organizzati o non organizzati h24”, in modo da ricomprendere entrambe le fattispecie e garantire, anche, i destinatari della Legge n. 104/1992.

 

Il Presidente Ferrara propone “organizzati o meno h24”

 

Il Dr. Gasparo suggerisce “anche se non organizzati h24”

 

Tutti i presenti concordano

 

 Il Sig. Di Carlo (F.S.A.) chiede di non tenere conto dei permessi sindacali ex art. 32, ma solo di quelli su convocazione.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) propone di prevedere una indennità di euro 35, elevabile a euro 45 quando i turni sono più di due.

Il Tavolo non concorda

 

Il Dr. Di Somma evidenzia che detta proposta può essere formulata in sede di contrattazione decentrata

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) chiede dove reperire le risorse aggiuntive, in quanto ritiene che vi siano figure che non dovrebbero fruire dei benefici del FESI e che i fondi con esse risparmiati potrebbero essere destinati ai servizi a turno

 

Il Tavolo stabilisce una indennità di 40 euro

 

Il Sig. Cona (Si.A.L.Pe.-A.S.I.A.) riguardo al principio di incentivare la presenza, chiede di non discriminare il personale che lavora negli uffici e di prevedere per quest’ultimo comunque una indennità, anche se ridotta

 

Il Dr. Di Somma ricorda che detto personale rientra nella fascia A3

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) chiede di conoscere l’incidenza delle varie voci rispetto ai servizi effettuati nel 2005, in misura percentuale, in quanto teme che agendo per il pregresso i beneficiari non siano molti. In tal caso si potrebbe valutare meglio l’importo di 40, 50 o 60 euro.

 

Il Presidente Ferrara ricorda che sono stati presi in considerazione gli importi di 40 e 45 euro, sui quali sviluppare i calcoli e decidere

 

Il Sig. Ballotta (C.I.S.L.-F.P./P.P.) chiede se il personale a cavallo presti effettivamente servizio, in quanto presente alla Festa del Corpo. Evidenzia al Tavolo la necessità di rappresentare tutto il personale.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) ricorda che gli Accordi per la Polizia di tato prevedono l’incentivo anche per il personale in distacco sindacale

 

Il Sig. Ballotta (C.I.S.L.-F.P./P.P.) evidenzia che nell’Amministrazione Penitenziaria i colleghi del Comparto Ministeri in distacco sindacale percepiscono il FUA

 

Il Sig. Di Carlo (F.S.A.) non concorda al riguardo, vorrebbe che i permessi sindacali non venissero considerati e ricorda che la propria Organizzazione Sindacale ha restituito una parte del monte ore annuo di permessi sindacali

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) ritiene che, dal punto di vista della deontologia sindacale, chi fa sindacato  con i permessi sindacali svolga una azione di tutela costituzionalmente garantita

 

Il Sig. Di Carlo (F.S.A.) ricorda di conoscere bene il lavoro del Poliziotto Penitenziario per averlo svolto in passato forse con ancora maggiori disagi di oggi

 

Il Presidente Ferrara chiude la discussione sull’ipotesi A2

 

Il Sig. Cona (Si.A.L.Pe.-A.S.I.A.) ritiene che le Organizzazioni Sindacali dovrebbero rinunciare all’inserimento dei permessi sindacali ai fini della presenza per dare un esempio al personale

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) chiede per la fattispecie A2 di includere i riposi non fruiti ed i riposi compensativi, nonché i permessi studio ed i permessi ex Legge 104/92

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) non concorda affatto sull’inserimento dei permessi studio

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede di aggiungere il servizio navale nella fattispecie A2

 

La Dott.ssa Conte ricorda che il personale addetto al servizio navale è già compreso nella fattispecie A2

 

Il Sig. Ballotta (C.I.S.L.-F.P./P.P.) ricorda che il personale delle centrali operative regionali fa servizio operativo h24

 

Il Presidente Ferrara ritiene debba essere aggiunta una precisazione a proposito dei 15 giorni di presenza effettiva, prevedendo come presenza l’assenza per astensione obbligatoria

 

Il Dr di Somma ricorda che va tolta anche la percentuale del 70%

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede di inserire tale esclusione con una virgola, dopo il periodo, perché risulti più chiara. Il periodo diverrebbe quindi il seguente “per garantire 15 giorni di presenza effettiva, ad esclusione del personale in astensione obbligatoria ai sensi della Legge n. 15/2001”

 

Tutto il Tavolo concorda

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) per la fattispecie A3, poiché la formulazione è identica a quella del FESI 2005 che ha incontrato difficoltà applicative, chiede di inserire le scuole oltre agli uffici e servizi

 

Il Dr. Di Somma ricorda che nei servizi sono ricompresse le scuole

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede di chiarire nella circolare che le scuole sono ricomprese

 

Il Sig. Santini (Si.N.A.P.Pe) ricorda che nella sede di Aversa il comandante cambia spesso

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) ritiene che se si subordina sempre l’incentivo alla presenza effettiva, occorre farlo anche per i comandanti di reparto. Pertanto l’incentivo deve essere collegato ad almeno 15 giorni di servizio al mese

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) rappresenta che in alcune sedi l’indennità mensile sarebbe stata frazionata per 26 giorni ed individuata una indennità giornaliera per i comandanti di reparto ed i coordinatori. Chiede di specificare se l’indennità sia solo mensile

 

Il Dr. Di Somma ritiene che l’indennità in parola debba essere solo mensile, in quanto si tratta di un compenso alla responsabilità connessa alla funzione per i comandanti di reparto, che prescinde dalla presenza

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede di riportare detto chiarimento nella circolare esplicativa del FESI 2006

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) chiede, nell’ipotesi di un comandante che fruisca delle ferie dal 15 luglio al 15 agosto, se il sostituto percepisca i 40 euro di indennità

 

Il Sig. Di Carlo (F.S.A.) ritiene che gli ispettori siano esclusi da detta indennità

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) ricorda che nel 2006 i commissari non erano ancora in servizio e propone di considerare anche i sostituti tra i beneficiari

 

Il Sig. Ballotta (C.I.S.L.-F.P./P.P.) ricorda che nel 2006 i commissari erano già in servizio, sebbene in numero limitato

 

Il Dr. Di Somma propone di non apportare modifiche al riguardo

 

Il Sig. Quinti (C.G.I.L.-F.P./P.P.) evidenzia che per la Giustizia Minorile non sono stati inseriti i CPA

 

Il Dr. Dellisanti conferma che vi sono dei comandanti in servizio presso i CPA

 

Il Tavolo conviene di inserire i CPA

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) propone di uniformare l’indennità di reparto per tutti i comandanti a prescindere dalla capienza dell’istituto e di assegnare 50 euro, in aggiunta ai 40 euro per la presenza collegata all’ipotesi A1. In questo modo ritiene utile recuperare ulteriori risorse per la fattispecie A1

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) rappresenta che su un totale, ad esempio, di 200 istituti e 200 comandanti, andare a togliere circa 7 euro al mese per comandante significa recuperare 1400 euro per la fattispecie A1, mentre detta somma ha un altro significato se riferita a 200 unità piuttosto che alle 40.000 dell’A1. In termini pratici, ritiene poi che comandare un istituto, ad esempio, come S. Vittore non sia lo stesso che comandare un piccolo istituto

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) evidenzia che la FSA ha fatto un passo indietro sui permessi sindacali e la propria Organizzazione Sindacale sta rinunciando alle presenze sulle notti. Propone di compensare con 50 euro tutti i comandanti.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) concorda su eventuali modifiche degli importi, ma ritiene importante il riconoscimento della funzione.

 

Il Dr. Di Somma propone una indennità di 60 euro per compensare la funzione di comandante ovunque sia svolta

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede di caratterizzare almeno gli istituti metropolitani

 

Il Presidente Ferrara concorda per l’indennità di 60 euro legata alla funzione, ovunque svolta

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) ricorda che il comandante di reparto ha responsabilità più di ogni altra unità di personale

 

Il Dr. Di Somma evidenzia che proprio per questo motivo la responsabilità è connessa alla funzione

 

Il Sig. Quinti (C.G.I.L.-F.P./P.P.) propone alle lettera D di eliminare gli importi di 8 e 16 euro, per non limitare la contrattazione decentrata nell’ambito del 30%

 

Il Dr. Di Somma chiede anzitutto se il primo periodo della lettera D può restare invariato

 

Il Sig. Santini (Si.N.A.P.Pe) ricorda che era stato suggerito di aumentare la percentuale dal 30% al 37%

 

Il Sig. Mastrulli  (O.S.A.P.P.) chiede di escludere i comandanti di reparto da tutte le altre cumulabilità, ad eccezione della fattispecie A2

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede tale esclusione anche per i coordinatori. Pone poi il problema della eventuale mancanza di risorse per la percentuale del 37% cita ad esempio il caso per la sede del DAP di uno stanziamento complessivo di 100.000 euro e di una retribuzione delle voci fisse di 90.000 euro, per cui residuerebbe una percentuale del solo 10% e non del 37%. Chiede in detta ipotesi come integrare le risorse.

 

Il Dr. Giuliani evidenzia che poiché si parte da un importo predefinito, la rivisitazione degli eventuali importi non consente di determinare a priori la percentuale da destinare alle contrattazione, che sarà quindi misurata come differenziale.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) ricorda che la propria Organizzazione Sindacale ha sostenuto da sempre la percentualizzazione del 100%, ma l’amministrazione ha detto che non era possibile e ora dopo due mesi dall’avvio della trattativa vede confermata la posizione della propria Sigla.

Rappresenta, per chiudere l’accordo, la necessità di discutere delle residualità rispetto allo stanziamento complessivo e propone, tenuto conto dell’eccezionalità delle condizioni del 2006, di indicare le cifre e le priorità.

 

Il Dr. Giuliani rappresenta che in aggiunta alle risorse già assegnate agli istituti, per il 2006 viè una ulteriore somma da ripartire, per effetto del residuo della lettera F, ancora da calcolare al netto, pertanto se si dovrà recuperare in parte la percentuale del 37% si attingerà da quest’ultima disponibilità.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) rappresenta che se vengono stabiliti degli importi fissi occorre rispettarli. Ritiene che i dirigenti penitenziari debbano essere messi nelle condizioni di chiudere gli accordi entro il mese di marzo 2007.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) ritiene che per consentire alla contrattazione decentrata di estrinsecarsi correttamente, occorre fornire degli esempi e rendere disponibili delle scelte su dati oggettivi, senza individuare pedissequamente le fattispecie  egli importi. Anche ammesso che si agisca esclusivamente sul residuo, avverte il rischio di penalizzare un istituto dall’altro, qualora si quantifichino gli incentivi a monte, perché un istituto potrebbe avere più personale che rientra nelle varie fattispecie (A1, A2, ecc.). Evidenzia il pericolo di vincolare il 30% alla contrattazione e di penalizzare l’istituto che ha scelto di privilegiare una situazione piuttosto che un’altra.

 

Il Dr. Di Somma ritiene che non si tratti di scelte operate dal singolo istituto ma di condizioni nelle quali l’istituto opera che eventualmente potranno determinare un minore residuo.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) ritiene che procedendo in tal modo si vada comunque a vincolare gli istituti.

 

Il Dr. Di Somma ritiene che una simile procedura potrà piuttosto agevolare la contrattazione decentrata che avrà inizio per la prima volta.

Viene concordato per la contrattazione decentrata uno stanziamento pari al 30% delle risorse complessive assegnate.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede sia inserito in modo inequivocabile a verbale che la propria Organizzazione Sindacale si adegua alla volontà della maggioranza del Tavolo, ma esprime perplessità in ordine ad una eventuale assenza di indirizzo di orientamento alle direzioni, allo scopo di definire gli accordi decentrati entro il termine che si vorrà fissare.

 

Il Dr. Di Somma evidenzia che la formulazione usata “entro la misura massima di…” lascia spazio alla contrattazione, anche, entro una fattispecie ed una somma già individuate.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) ritiene che per corrispondere gli incentivi entro il 31 marzo, non possa essere demandato tutto alla contrattazione decentrata.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) ritiene che la formulazione attuale dell’accordo porterà ogni sede periferica ad inserire nella contrattazione decentrata le fattispecie con gli importi massimi e senza alcun margine per la contrattazione decentrata. Propone di individuare delle fattispecie lasciando le somme in sospeso, nei limiti della percentuale stabilita.

 

Il Sig. Ballotta (C.I.S.L.-F.P./P.P.) ritiene possibile ragionare sulle percentuali, purché vi sia copertura. L’importante è che la contrattazione decentrata definisca l’accordo, per non perdere l’occasione di provare il cambiamento in vista del FESI 2007.

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) apprezza il peso dato dall’Amministrazione alla contrattazione decentrata, ma teme che in periferia non vi sia una sufficiente esperienza per concludere la contrattazione decentrata in tempi brevi. Propone dunque di assegnare le risorse a chi fa servizio in sezione e di rinviare al 2007 la contrattazione decentrata.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) propone di aggiungere un comma che rimetta alla contrattazione decentrata, nell’ambito della disponibilità del 30% o di altra percentuale, l’individuazione di eventuali ulteriori voci da andare a remunerare e quindi di lasciare libera la contrattazione decentrata di individuare ulteriori voci di incentivo.

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) non comprende detta proposta, perché la ritiene contraddittoria rispetto al timore espresso in precedenza sui tempi ristretti entro cui chiudere gli accordi decentrati. Evidenzia che una maggiore discrezionalità determinerebbe tempi di decisione più lunghi.

 

Il Sig. D’Ambrosio (C.I.S.L.-F.P./P.P.) ritiene che la contrattazione decentrata si possa concludere comunque entro i tempi prefissati, poiché diversamente verrebbero perse le risorse e nessuno in periferia potrebbe assumersi una simile responsabilità.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede quando possa definirsi chiuso un accordo in periferia, ossia se la maggioranza debba essere calcolata a livello locale o nazionale.

 

Il Dr. Di Somma propone alla lettera D di utilizzare il periodo che va da “ai fini” fino al “presente”, prima della virgola, e di proseguire poi con “e sarà utilizzata per compensare il personale impiegato in compiti o incarichi che comportano disagio o particolare responsabilità”, quindi “la sede di contrattazione decentrata avrà l’onere di individuare tali incarichi e determinare il relativo compenso avendo riguardo alle tipologie sottoelencate e ad altre che potranno essere individuate localmente”.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) chiede sia tolto il riferimento alla lettera c, relativo ai comandanti di reparto.

 

Tutto il Tavolo concorda.

 

Il Dr. Di Somma legge anche la clausola di salvaguardia riportata a pag. 8 della bozza di accordo, secondo la quale “la spesa per la determinazione del compenso da attribuire a ciascun dipendente avente titolo deve essere contenuta nei limiti delle risorse utilizzabili per la contrattazione decentrata”. Propone, per agevolare la contrattazione in periferia, di togliere l’importo di 8 euro e di lasciare la restante formulazione, secondo la quale “il compenso per ogni turno effettuato oltre il terzo verrà fissato entro la misura massima di euro…”.

 

Il Dr. Capece (S.A.P.Pe) chiede, esulando dall’ordine del giorno, se il Presidente Ferrara intenda ricevere una delegazione di ispettori di una regione del nord, come avrebbe sentito dire, ed evidenzia l’urgenza della mobilità degli ispettori anziani.

 

Il Dr. Di Somma ritiene che il primo periodo della lettera D possa essere formalizzato come precedentemente letto, il secondo periodo possa essere modificato nel senso che “la sede di contrattazione decentrata avrà l’onere di individuare tali incarichi e determinare il relativo compenso avendo riguardo alle tipologie sottoelencate e alle altre che potranno essere individuate localmente”. Pertanto, vengono confermate le tipologie ed eliminati gli importi.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede, nell’ipotesi che gli accordi decentrati non siano congrui rispetto all’accordo quadro nazionale e rispetto ai PIR, quale sia la soluzione.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) richiama il tavolo superiore e la commissione arbitrale.

 

Il Dr. Di Somma evidenzia che se dovesse verificarsi una simile evenienza, non sarebbe rispettato il termine del 31 marzo. Chiede di fare un esempio concreto.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) cita un esempio realmente accaduto, il servizio disagiato remunerato per il posto di lavoro presso un IPM per un ronzio del generatore, che assorbì il 60% delle risorse del FESI. Hiede se si possa definire tale accordo congruo.

 

Il Dr. Di Somma evidenzia che sono due Parti a sottoscrivere l’accordo.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede di ridurre i tempi della contrattazione decentrata. Chiede cosa accadrà nell’ipotesi in cui gli accordi non vengano conclusi e propone di definire in sede centrale gli accordi non conclusi in periferia.

 

Il Dr. Di Somma ritiene che si possa formalizzare tutt’al più la previsione che le risorse saranno perse in caso di mancato accordo.

 

Il Sig. D’Ambrosio (C.I.S.L.-F.P./P.P.) è convinto che la paura di perdere le risorse porterà a trovare un accordo in tutte le sedi decentrate.

 

Il Sig. Cona (Si.A.L.Pe.-A.S.I.A.) chiede di stabilire un termine.

 

Il Sig. Sarno (U.I.L.-P.A./P.P.) chiede se le quote fisse già determinate possano essere pagate entro il 31 gennaio.

 

Il Sig. Beneduci  (O.S.A.P.P.) rappresenta che il pagamento richiede la sottoscrizione formale dell’accordo.

 

Il Sig. Di Carlo (F.S.A.) chiede come l’Amministrazione intenda procedere.

 

Il Presidente Ferrara invita la Dott.ssa Conte a preparare l’accordo così come definito e la circolare e a trasmettere le bozze, entro la serata di domani, alle Organizzazioni Sindacali, assegnando alle stesse un termine di 24 ore per le eventuali osservazioni. In tal modo, sarà possibile trasmettere l’accordo all’On. Ministro per la sottoscrizione.

 

Il Sig. Ballotta (C.I.S.L.-F.P./P.P.) chiede di fissare la data per l’avvio della discussione del FESI 2007.

 

Alla richiesta del Sig. Santini (Si.N.A.P.Pe) su come sia stata risolta la questione del provvedimento formale relativo ai responsabili delle unità operative, viene precisato che l’argomento sarà esplicitato nella circolare.

 

Il Sig. Mastrulli (O.S.A.P.P.) ricorda che in alcuni istituti le indennità del 2005 non sono state ancora liquidate, chiede di inserire il relativo sollecito nella circolare.

 

Il Presidente Ferrara, nel concordare per il giorno 28 febbraio p.v. la fissaione del termine ultimo per la sottoscrizione degli accordi decentrati, osserva che la circolare che sarà emanata dovrà essere esclusivamente esplicativa dei contenuti dell’accordo sul FESI 2006.

Ringrazia i presenti e chiude l’incontro alle ore 22.45 circa.