INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

 

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

 

 

Al Ministro della Giustizia

 

 

 

 

Per sapere – Premesso che :

 

-         sono trascorsi appena dieci mesi dall’inaugurazione dell’Istituto penitenziario  “Sergio Cosmai” di Cosenza senza che siano ancora stati adeguati a norma di legge il muro di cinta, la cucina detenuti e l’infermeria;

 

-         da una missiva del segretario provinciale della Fp-Cgil e del coordinatore regionale della polizia penitenziaria, si apprende che presso la Casa Circondariale di Cosenza vengono adottate decisioni autonome e lesive nei confronti del personale, in materia di organizzazione del lavoro;

 

-         ciò diventa ancora più grave se tali decisioni, anziché essere comunicate come informazione preventiva o successiva alle OO.SS., vengono comunicate a tutto il personale durante le conferenze di servizio;

 

-         ci sono diversi settori come l’N.T.P. fortemente disagiato, nonchè tutti i posti di servizio nuovi o preesistenti che vivono situazioni di estrema precarietà come: colloqui familiari dove manca la figura di un responsabile fisso; colloqui avvocati che dovrebbero contare sempre sulla presenza di unità maschili per ottemperare alle procedure di controllo all’entrata e all’uscita dei detenuti; il servizio nuovi giunti mai attivato; la sala regia/operativa che dovrebbe funzionare in h 24;

 

-         i turni notturni (18/24 e 06/00) si svolgono sempre al di sotto dei livelli minimi di sicurezza che mettono in serie difficoltà operative/logistiche il preposto di sorveglianza generale che, qualora un detenuto a causa di un malore improvviso necessita di ricovero urgente, per ottemperare all’emergenza senza mettere a rischio la salute del detenuto è costretto, non avendo sufficiente personale, a sguarnire completamente i posti di servizio, con gravi ripercussioni sulla sicurezza dell’intero istituto; 

 

-         si registra la preferenza di far gravare i turni di 12/18 al personale residente in città o che non fruisce di abbinamenti, per comodità di viaggio, ad altre unità; quelli che hanno effettuato richiesta di abbinamenti, vengono anche favoriti nella turnazione che segue il 18/24, con inizio dei turni più agevoli, riservando i turni di 06.00/12.00 al solo personale che ha colpa di risiedere in centro;    

 

-         gravi disfunzioni si registrano anche con riferimento al servizio di mensa, inadeguata per qualità e quantità, che propina dei menù fissi preparati senza la partecipazione della commissione apposita che non viene nemmeno investita per l’effettuazione dei dovuti controlli;

 

-         a distanza di ormai 10 lunghi mesi manca ancora un’adeguata copertura della guardia medica, completamente assente nella fascia oraria 22.00/08.00, tanto è vero che se intervengono necessità o comunque richieste d’assistenza medica, anche per malori di lieve entità, da parte dei detenuti, è necessario chiamare il 118;

 

-         nonostante i padiglioni siano stati interessati al rifacimento con lo stanziamento di notevoli risorse finanziarie, le celle che ospitano i detenuti non sono provviste di interruttori elettrici all’esterno delle stesse, impedendo di fatto il controllo notturno e ritardando  notevolmente l’intervento degli operatori di polizia penitenziaria nel caso in cui si dovessero verificare eventi critici;

 

-         addirittura pare (qualora corrispondesse al vero, sarebbe di assoluta gravità) che le auto di servizio vengano utilizzate, da funzionari dell’A.P. , anche per fini personali come accompagnare i figli all’università con tanto di autista penitenziario, non considerando tra l’altro i ragionevoli rischi che si fanno correre ai propri congiunti;

 

 

-         se e quali iniziative, con urgenza, intenda intraprendere il Ministro per porre fine alle irregolarità e ingiustizie che si verificano presso la Casa Circondariale di Cosenza in materia di organizzazione del personale e per rendere conformi alla legge tutti i servizi della stessa, al fine di garantire il rispetto delle norme di sicurezza e legalità sia al personale in servizio che ai cittadini calabresi;

 

se non ritenga di dover verificare se le informazioni relative all’utilizzo delle auto di servizio per fini privati corrispondano al vero e in caso affermativo quali iniziative intenda adottare.

 

 

 

 Roma li 20.12.2006                                                  On. Fernando Benito Pignataro  On. Silvio Crapolicchio