(070319) RIFORMA MINISTERO ECONOMIA E FINANZE: LETTERA APERTA DEI SEGRETARI GENERALI DI FP CGIL - CISL FP - UIL PA AL MINISTRO PADOA SCHIOPPA

On.le Ministro,

è ormai evidente a tutti che a Lei intrattenere una normale, rispettosa ed educata prassi sulle relazioni sindacali poco importa ed a nulla per Lei valgono gli impegni politici concordati con le organizzazioni sindacali.

E’ diventato Suo abituale costume l’indifferenza nei confronti di coloro che patiscono o potrebbero patire gli effetti delle sue esternazioni o delle sue decisioni.

Decisioni che di volta in volta mostrano un senso di irrazionalità, contrariamente a quello che Lei vorrebbe far credere, che nello specifico caso dello schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze si palesano con una esplosiva evidenza.

Non c’è alcun dubbio ormai sul fatto che a Lei della presenza sul territorio delle Amministrazioni pubbliche poco importa, ma, cosa ancora più grave, è altrettanto indubbio che Lei ignora i meccanismi organizzativi e complessi della macchina amministrativa pubblica.

Non ignora però i vantaggi dell’esercizio e della gestione del potere, distribuendo benefit ed incarichi e, a dispetto dei Suoi enunciati sui risparmi, propone duplicazioni di uffici come ad esempio, l’istituendo “Ufficio Studi” presso il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, dove già esistono strutture e professionalità elevate capaci di assolvere ai compiti istituzionali.

Altrettanti esempi potremmo fare sullo schema di regolamento da Lei inviatoci, comunque una cosa è chiara, anche dopo le sue esternazioni sui ferrovieri da licenziare, e cioè che per Lei il lavoro, le donne e gli uomini sono da combattere e che solo attraverso il loro annullamento si possono conseguire risparmi.

Nel contempo però se ne guarda bene dall’intervenire sui veri fattori di spreco delle risorse finanziarie; noi già in altre occasioni Le avevamo suggerito alcuni settori sui quali intervenire, quali ad esempio: consulenze, incarichi, esternalizzazioni, acquisto di beni e servizi, CONSIP, Autoblu, Appalti, sui quali non solo si possono generare risparmi ma si dovrebbe innestare un circolo virtuoso e moralizzatore.

A Lei, evidentemente, poco importa di tutto questo visto e considerato che, pur essendo presente nel Ministero una tecno-struttura di tutto rispetto, Lei si avvale di una ventina di consulenti esterni che intervengono, in dispregio alla normativa contrattuale ed al Memorandum da Lei sottoscritto, in ambiti di lavoro per il cui svolgimento sono largamente presenti le relative professionalità. E questo a proposito della inefficienza come risorsa alla quale fa ricorso!

E’ evidente un Suo accanimento mirato alle strutture territoriali del Ministero, accanimento che non ha eguali e che con manifesta insensibilità si abbatte su donne e uomini che in questi uffici prestano la loro opera apprezzata dalla comunità e dalle istituzioni che a loro fanno riferimento.

A conclusione di tutto questo non possiamo che tracciare una valutazione totalmente negativa sul suo operato ed a noi rimane il compito di far si che le sue teorie non si affermino.

Per i motivi abbondantemente elencati e fino a quando non ci saranno radicali segnali di cambiamento nei metodi e nel merito delle iniziative da Lei intraprese, Le preannunciamo il nostro giudizio di irricevibilità del suo documento e la nostra indisponibilità al confronto.

Sarà nostra cura e impegno attivare qualsiasi iniziativa e tutte le azioni possibili affinché le lavoratrici ed i lavoratori partecipino a tutte le iniziative di lotta e di contrasto che si renderanno necessarie per un reale e convincente piano di riorganizzazione e di efficientamento del Ministero dell’economia e delle finanze.

FP CGIL  CISL FP UIL PA
(Carlo Podda) (Rino Tarelli) (Salvatore Bosco)

 

Roma, 30 marzo 2007