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COMUNICATO STAMPA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE DELLA FUNZIONE PUBBLICA CGIL PER 
LA LIBERAZIONE IN IRAQ DI SIMONA TORRETTA, SIMONA PARI, MAHNAZ BASSAM E RA’AD 
ALI ABDUL AZIZ La Funzione Pubblica CGIL esprime profonda inquietudine e forte 
preoccupazione per il rapimento di Simona Torretta, Simona Pari, Mahnaz Bassam e 
Ra'ad Alì Abdul-Aziz e si stringe alle famiglie, ai compagni e alle compagne di 
Un ponte per e di Intersos, impegnati da anni in un prezioso lavoro di 
solidarietà concreta in Iraq durante l’embargo, la guerra e l’occupazione.
 Stiamo ancora pensando ai bambini di Beslan. La logica della forza ha sostituito 
la politica. L’arbitrio della violenza e del terrorismo ha sostituito il 
diritto. La spirale di violenza che si produce sfugge ad ogni logica e ad ogni 
tentativo di controllo.
 
 Sono state colpite quattro persone amanti della pace, disarmate, che si 
occupavano di istruzione, di salvare la biblioteca di Bagdad, di portare l’acqua 
agli assediati di Najaf e la cui voce, ogni giorno, raccontava e descriveva al 
mondo la terribile realtà del popolo iracheno.
 
 Il loro rapimento è un atto terribile ed infame, contro persone che portano la 
solidarietà e contro il movimento della pace che considera indivisibili gli 
interventi di solidarietà concreta verso le popolazioni colpite, l’impegno 
"politico" per incidere sulle cause delle guerre e la costruzione di legami tra 
la società italiana e la società civile dei paesi in cui opera.
 
 Un altro modo di stare con gli iracheni era ed è possibile tuttora. Sono 
possibili operazioni umanitarie, senza armi, che vengono da lontano e che vivono 
assieme alla gente. Operazioni che non possono essere confuse con missioni 
militari, armate, di guerra. Perché, come ha detto di recente Simona Pari 
“questa ambiguità di fondo non fa più distinguere alla gente, e alla fine ha 
creato problemi anche a noi.”
 Le lavoratrici ed i lavoratori e le loro organizzazioni proseguono nel loro 
impegno. Non ci rassegniamo alla logica della guerra, della barbarie e del 
terrorismo. Contro queste logiche dobbiamo alzare sempre più la guardia con una 
sola via, che attraversa pace, giustizia e diritti umani.
 
 Facciamo appello ai sequestratori per la liberazione immediata di Simona 
Torretta, Simona Pari, Mahnaz Bassam e Ra'ad Alì Abdul-Aziz. Facciamo appello al 
popolo iracheno che conosce il loro lavoro, facciamo appello al governo italiano 
a cui chiediamo di prendere – con serietà e determinazione - tutte le iniziative 
utili per la salvezza dei quattro sequestrati.
 
 La FP CGIL fa appello alle lavoratrici e i lavoratori pubblici ed impegna le sue 
iscritte ed i suoi iscritti affinché prendano parte e sostengano tutte le iniziative 
che saranno prese per raggiungere l’obiettivo.
 Roma, 8 settembre 2004
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