L'applicazione della nuova legge sulla dirigenza ha comportato la
            conferma di 232 dirigenti (di 50 ancora non si hanno notizie),
            quindi del 60% sul totale.
            
            Il ministro ha confermato i dati che avevamo anticipato. Adesso non
            ci sono più dubbi si è trattato di un'epurazione. Questo è quello
            che il ministro Frattini ha definito un'applicazione
            "misurata".
            
            Per quanto ci risulta, a nessuno dei dirigenti allontanati dal
            precedente incarico è stata notificata la motivazione. Quindi non
            c'è stata nessuna valutazione del loro operato. A questo si
            riferisce il ministro quando parla di "normali regole di
            efficienza" nella valutazione dei dirigenti?
            
            Non cerchi il ministro di assimilare gli incarichi confermati
            all'attribuzione di incarichi equivalenti per minimizzare, pensa che
            sia la stessa cosa essere a capo di una Direzione Generale o avere
            un incarico di consulenza, pur di tre anni?
            
            Abbiamo sostenuto da subito che questa legge modificava il rapporto
            tra potere politico e gestione, instaurando una subordinazione
            inaccettabile per un paese civile. Quello che sta succedendo,
            purtroppo, conferma questa analisi.
            
            Inoltre il dato del 60%, di per sé inquietante e paragonabile solo
            a quello che avvenne durante il regime fascista, non tragga in
            inganno. Sappiamo che una parte di quei dirigenti era stata nominata
            da poco, in sostituzione di altri che erano stati
            "gentilmente" indotti ad andare in pensione o a cambiare
            incarico, fuori dalla luce dei riflettori dello spoil system. Un
            caso per tutti: il Direttore Generale delle Entrate.
            
            E che dire degli incarichi a breve termine, alcuni di pochi mesi,
            che non riguardano solo il Ministero dell'Istruzione. Potranno
            questi dirigenti programmare interventi innovativi?
            
            La CGIL seguirà tutte le strade per garantire l'imparzialità della
            Pubblica Amministrazione nei confronti dei cittadini. Per questo
            tutelerà, anche per vie legali, i dirigenti che sono stati
            discriminati nell'attribuzione degli incarichi. Così come
            vigileremo sulla rotazione degli incarichi dei dirigenti di seconda
            fascia.
Roma, 16.10.2002