Donne - Gruppo mediterraneo

Conclusioni della riunione del gruppo di coordinamento delle donne del Mediterraneo (Madrid, 25 ottobre 1998)

La riunione è iniziata con la presenza delle donne rappresentanti l'Italia, il Portogallo e la Spagna. La CFDT di Francia era rappresentata da due compagni. Era presente, come invitata, Helga Mena Bondal, dell'Austria.

Al primo punto abbiamo analizzato la partecipazione delle donne nei sindacati del gruppo mediterraneo, con le seguenti conclusioni:

·         Bisogna generare un dibattito interno ai nostri sindacati su come incrementare la rappresentanza delle donne nelle strutture;

·         Bisogna mettere in campo azioni positive che garantiscano una presenza equilibrata delle donne nelle strutture di contrattazione e di direzione sindacale;

·         Seppure la legislazione riconosca formalmente la parità, praticamente in tutti i paesi europei la realtà mostra le profonde diseguaglianze che vivono le donne. Di fronte a ciò i sindacati debbono capeggiare la democrazia paritaria, come sfida ineludibile del 21°secolo e raccogliere le domande sociali che richiedono una più grande partecipazione delle donne nella società.

·         Si devono affrontare i processi di riforma delle amministrazioni pubbliche affinché non penalizzino le condizioni delle donne, nella propria doppia condizione di lavoratrici ed utenti;

·         Si deve rafforzare la contrattazione collettiva a livello europeo. E' una questione difficile, però molto importante per le donne come strumento per la qualità.

·         Bisogna approfondire sindacalmente i temi della parità di genere ed evitare che siano trattati solo marginalmente.

Nel secondo punto è stata presentata la prossima Conferenza delle donne del Mediterraneo, da celebrare a Roma in Ottobre.

Questo progetto è stato sollecitato dalla FSESP, l'ISP e dalle affiliate italiane e spagnole, all'interno del 4° programma europeo di azione sulla uguaglianza tra uomini e donne;

Si è proposto un gruppo di lavoro composto da Ros Harvey, del segretariato dell'ISP, Inger Lise Ronning, del Segretariato della FSESP, Imma Bernabé, Wanda Galli, Fernanda Carvajal ed una compagna greca, per il gruppo mediterraneo e da Katrina Perkka del Gruppo dei paesi dell'Est e dell'Europa centrale.

E' prevista solo la partecipazione delle donne, in modo da garantirne la presenza, però nella riunione si è pensato di estendere l'invito ai Segretari Generali dei sindacati del gruppo affinché essi possano integrarne le conclusioni nelle politiche sindacali.

Al terzo punto è stata presentata la Conferenza ISP(FSESP sulla parità di genere che si terrà nel mese di Novembre a Budapest.

Così pure è stata presentata una proposta di modifica del punto 4.3.3 "Rappresentanza delle donne " dello Statuto della FSESP.

Infine si è data lettura ed approvazione di una Risoluzione del gruppo delle donne da presentare alla XVII riunione del Gruppo mediterraneo

Risoluzione del gruppo delle donne del Gruppo mediterraneo (Madrid, 26 ottobre 1998)

Nel settore pubblico lavora un elevato numero di donne, nonostante ciò sono molto poche quelle che occupano i più alti livelli di direzione, sia nelle amministrazioni sia nelle organizzazioni sindacali.

Il Gruppo del Mediterraneo è quello che ha il più basso livello di partecipazione delle donne nelle strutture sindacali nell'insieme della FSESP.

Nella Dichiarazione europea sulla parità tra uomini e donne del 1996 si dice:

" L'ISP e la FSESP lavorano per una Europa che valorizzi e promuova la parità tra donne e uomini... chiedono a tutti i membri di promuovere la partecipazione delle donne nelle loro stesse organizzazioni, credendo che la parità di sesso nel lavoro inizia dai sindacati. L'ISP e la FSESP sottolineano la necessità per gli affiliati di mettere in atto i programmi di azioni positive per le donne... dovrebbero avere obiettivi specifici, orari e risorse come pure metodi per raccogliere dati, monitorare e valutare la partecipazione e il progresso delle donne nei sindacati. Le questioni femminili e la partecipazione al dialogo sociale europeo dovrebbero diventare un priorità per il sindacato".

Negli stessi termini si è conclusa la Conferenza regionale europea delle donne, svoltasi a Vienna nel maggio del 1996.

Intanto si conferma che gli sforzi da compiere, per dare seguito alla Risoluzione di Roma del 23 ottobre 1998, devono servire per adattare le nostre strutture e le nostre politiche a queste dichiarazioni, che sono state riconosciute anche nel Congresso dell'Isp di Yokohama e sono obiettivi da realizzare già nella Assemblea generale della FSESP nel 2000.

Per questo, il gruppo donne del Gruppo mediterraneo, riunite nella giornata del 25 marzo 1999, esige che i sindacati di questo Gruppo prendano misure di azione positiva per ottenere una rappresentanza equilibrata di uomini e donne negli organi di direzione e dotino di risorse economiche, umane e materiali le riunioni e le attività di cui si ha bisogno.

Le donne dei paesi del Gruppo del Mediterraneo, nelle conclusioni della riunione, desiderano evidenziare con forza non solo il problema delle donne lavoratrici ma in particolare di quelle con handicap che hanno aggiunta una condizione obiettiva di maggior svantaggio per conciliare il tempo di lavoro con il tempo dedicato alla famiglia.

 

Proposta di modifica dello Statuto della FSESP

4.3.3 Rappresentanza delle donne.

Inoltre è fissato un numero appropriato di rappresentanti di organizzazioni affiliate nominate come componenti a pieno diritto fino al raggiungimento di un Comitato Esecutivo con una rappresentanza equilibrata dei due sessi che, in assenza di dati, significa 50%

Le 5 rappresentanti europee elette dal Comitato Esecutivo della FSESP che si riuniranno prima degli incontri del Comitato Esecutivo e/o del Comitato Direttivo, con il compito di coordinare le politiche delle donne della FSESP e di facilitare la presenza delle donne negli organismi di direzione del sindacato a livello nazionale ed europeo.

Le attività del gruppo di coordinamento delle 5 donne elette cesseranno quando si raggiungerà una rappresentanza equilibrata di uomini e donne nel Comitato esecutivo e, le rappresentanti non elette con il procedimento abituale parteciperanno nel Comitato esecutivo con la qualità di osservatrici.

 

Gruppo di coordinamento delle donne del Mediterraneo (Roma 23 ottobre 1998)

Le donne del Gruppo di coordinamento del Mediterraneo composto dalle rappresentanti di Albania - Cipro - Grecia - Portogallo - Spagna ed Italia riunitesi a Roma il 22 ottobre 1998 propongono al Gruppo del Mediterraneo dei sindacati aderenti all'ISP che, nel redigere il documento politico e la risoluzione finale da approvare nella riunione di Madrid, si tenga conto delle seguenti questioni.

1.      Le donne riaffermano il diritto ad un coordinamento stabile delle rappresentanti del Mediterraneo del quale prevedere almeno una riunione in concomitanza con le riunioni del Gruppo dei Paesi del Mediterraneo, facilitandone la partecipazione attraverso ogni mezzo possibile.

1.      Chiedono di assumere il punto di vista delle rappresentanti europee delle donne della FSESP che raccomanda ad ogni Sindacato di utilizzare ogni mezzo che sia adeguato a facilitare la presenza delle donne nei posti dirigenziali del Sindacato sia a livello nazionale sia a livello europeo.

2.      Chiedono che le politiche nazionali di contrattazione collettiva vengano integrate con quanto affermato al punto 4 del documento finale del Congresso ISP di Yokohama attraverso l'attuazione di piani di azioni positive.

Le donne chiedono inoltre che venga inserito nello Statuto che "fermo restando il raggiungimento dell'obiettivo del 50% della presenza delle donne in tutti gli organismi dirigenti della FSESP", fino a che non sarà raggiunto il numero appropriato la rappresentanza Europea delle donne si riferirà a 5 rappresentanti europee elette dal Comitato Esecutivo della FSESP che si riuniranno prima degli incontri del Comitato Esecutivo e/o del Comitato Direttivo con il compito di coordinare le politiche delle donne della FSESP.