Ordine del giorno n. 6

ORDINE DEL GIORNO SULLA 194
 

Con questo Governo di Centro Destra siamo di nuovo piombate in tempi bui, di oscurantismo religioso. Le recenti vicende sulla fecondazione assistita, sulla 194, ma anche la discussione sui PACS, segnalano una preoccupante restrizione degli spazi di libertà a partire da quello antico delle donne.

Ancora una volta la discussione è tutta maschile e non valorizza in modo pregnante il principio della libertà femminile all’inizio della vita. E’ da qui che parte ogni idea di libertà.

E’ per questo motivo che non accettiamo l’attacco che si sta portando ai consultori ed alla legge 194, perché in realtà è un attacco alla libertà ed alla autodeterminazione delle donne. Ci opponiamo inoltre ad ogni ingerenza esterna, pressione, intrusione del Governo e delle gerarchie ecclesiastiche nelle scelte che riguardano la sessualità, la procreazione libera e consapevole e la tutela e la salute delle donne.

 

Per questo chiediamo: 

  • la piena attuazione su tutto il territorio nazionale della legge 194 sulla interruzione volontaria di gravidanza che è frutto della grande stagione di mobilitazione delle donne negli anni 70 e che rappresenta il riconoscimento del diritto di scelta delle donne;
  • la costituzione in Italia di tutta la rete dei consultori pubblici con il rispetto, in ogni singola Regione, delle percentuali imposte per Legge, contrastando inoltre con forza, l’imposizione della presenza del Movimento per la Vita nei consultori;
  • il potenziamento delle risorse di personale nei consultori, così come l’adeguamento di tutte le strutture necessarie alle politiche per la promozione della salute, la prevenzione, l’ascolto, l’accoglienza;
  • la presenza delle mediatrici culturali nei consultori per garantire una migliore risposta ai bisogni delle donne immigrate;
  • la sperimentazione diffusa su tutto il territorio nazionale della pillola RU 486, nel pieno rispetto della Legge 194, che prevede “l’uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell’integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l’interruzione della gravidanza”;
  • l’acquisto della pillola del giorno dopo (Norievo) senza ricetta medica.

 

Il Congresso chiede alla Categoria di impegnarsi in tutte le sedi sindacali, politiche ed istituzionali, a sostegno delle nostre proposte che sono in linea con le richiesta fatte dalle donne nelle due recenti manifestazioni di Milano e Napoli. 

Viterbo, 16.02.2006