Intervista di Livia Turco all’Unità 18 MAG (www.ilbisturi.it)– “Rilanciare la sanità pubblica, colmare il divario che penalizza il Sud, evitare che la salute si riduca a una questione ospedaliera”. Priorità che il neo ministro della Salute vuole affrontare con una lavoro di squadra che coinvolgerà Regioni, medici e Associazioni di malati. Ecco gli obiettivi per la sanità illustrati dalla stessa Turco nella prima intervista da ministro rilasciata al quotidiano l’Unità. Ecco il testo dell’intervista: Come sarà il ministero di Livia Turco? Vorrei che fosse “accogliente”, perché vorrei che fosse occasione di incontro e di collaborazione tra quanti operano nella sanità italiana e tra i cittadini che alla sanità si devono rivolgere. Secondo le linee peraltro di un programma, quello dell’Unione. Un ministro deve applicare il programma…. Per indicare linee generalissime, direi: rilanciare la sanità pubblica, colmare il divario che penalizza il Sud, evitare che la salute si riduca a una questione ospedaliera. Vorrei che la salute non fosse solo questione di ospedale, che la medicina vivesse nel territorio e che ciascun cittadino trovasse accanto alla propria dimora qualcosa che assomigliasse a una casa della salute. Vorrei parlare di salute, di salute come obiettivo. I cittadini che stanno bene sono felici e se i cittadini stanno bene si possono tagliare i costi, si può risparmiare…. Sarà per il neoministro un lavoro di squadra? Con le Regioni, con i medici, che ho avuto modo di apprezzare tantissimo nel corso di questi anni, con le Associazioni di malati. Il primo appuntamento sarà con le rappresentanze regionali. Salute e sanità toccano tutti, qualcuno peggio di altri… Si dovrà dare più attenzione a chi ne ha avuto meno negli anni passati, a chi per esempio soffre di malattie mentali… C’è di mezzo una legge “storica”, come la legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi. Legge nel tempo contestata… Vorrei che la legge Basaglia venisse finalmente applicata, che venissero creati i servizi previsti, che le famiglie non si trovassero a vivere nella solitudine il problema della malattia mentale. Ma penso anche agli anziani, agli anziani non autosufficienti, colpiti da infermità croniche, dall’Alzheimer e dal Parkinson. Una delle prime leggi riguarderà questi anziani, per garantire servizi domiciliari e strutture riabilitative, contro il destino dell’ospedalizzazione. E poi, ancora, i giovani: il tasso di obesità in Italia è altissimo. Dovrà affrontare un altro argomento assai delicato: quello dell’aborto. Altra legge sotto minaccia nei tempi…. Altra legge, la 194, che dovrà essere applicata, nel rispetto dei suoi contenuti. Aggiungerei: applicata considerando un contesto nuovo per la presenza di tante donne immigrate. La salute e quindi l’organizzazione della sanità sono anche state il piatto ricco della devolution immaginata dal centrodestra. Che ne pensa? Sono contro la devolution, sono a favore del federalismo solidale. Ma lascerei da parte questa discussione. Ho già detto di un ministero “accogliente”, che dovrebbe mirare a dare concretezza a un’idea di cittadino al centro del sistema. Come raggiungere questo traguardo? Con poche leggi e chiare, con un sano rapporto con le Regioni, con i medici e con le Associazioni, restituendo moralità alla sanità pubblica, cancellando sprechi ed inefficienze, tagliando tempi e costi anche attraverso l’impiego delle tecnologie più moderne. Nel programma dell’Unione si dice che la salute è un investimento: bisognerà concretamente dimostrarlo…. Bisognerà soprattutto dimostrarlo ai cittadini che hanno perso la fiducia nella sanità pubblica e sono stati illusi dalla sirena della sanità privata. Veniamo al governo. Poche donne, si obietterà… Poche donne, comunque molto più numerose che nel precedente governo. Potevano essere di più, ce ne aspettavamo di più. ma non faccio questione di numeri. Le personalità in campo sono ragguardevoli. Senza portafoglio, però. In ministeri comunque che contano. Un ministero è importante per i problemi che affronta. Come giudica il primo mese del centrosinistra? Benissimo… Sono stati eletti il presidente della Camera e quello del Senato, un presidente della Repubblica come Giorgio Napolitano, si sono creati i gruppi unitari dell’Ulivo, si è fatto un governo. Tutto in tempi da record. E questo governo? Una squadra compatta e affiatata, come dice Prodi. Alle spalle c’è un programma condiviso. Sarà la nostra grande bussola.
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