Sciopero medici sospeso, ma contratto sempre peggio

 

Mercoledì 22 e giovedì 23 è ripresa all’Aran la trattativa per il rinnovo del secondo biennio economico 2004-2005. 

La FP CGIL Medici al tavolo ha ribadito, per senso di responsabilità e per garantire a tutti i medici ed ai veterinari che aspettano da 26 mesi, la volontà di arrivare alla chiusura nel più breve tempo possibile di questa tornata contrattuale, e pertanto si è associata nella sospensione dello sciopero, pur non condividendo nel merito gran parte della ipotesi di contratto che si prospetta.

Questo è il testo concordato: 

“Avendo nell’incontro di oggi verificato la disponibilità dell’Aran a continuare le trattative per il rinnovo del II biennio economico il giorno 28 febbraio per poi concluderle con una no-stop il giorno 7 marzo, le Organizzazioni sindacali della dirigenza medica e veterinaria sospendono lo sciopero di lunedì 27 febbraio”. 

Di seguito c’è la tabella con la nuova proposta di massima dell’Aran, che presenta però uno scostamento di 0,48 centesimi sul totale che dovrebbe essere di 254,43 e non di 254,92, ed anche per i valori in percentuale c’è un lieve scostamento di 0,39. Comunque la sostanza è evidente e sempre più negativa.

 

 

ARAN

%

CGIL

%

         

Tabellare

 138,62

 54,38

141,00

55,42

Professionale

   33,49

 13,14

  88,35

34,72

Riserva per professionale

   10,92

   4,28

 

 

Posizione Struttura Complessa

     5,00

   1,96

 

 

Accantonamento

     3,00

   1,18

 

 

FONDAMENTALE

192,03

74,94

229,35

90,14

Condizioni di lavoro (guardia notturna)

   50,17

19,68

  25,09

  9,86

Risultato

   12,72

  4,99

 

 

ACCESSORIO

  62,89

24,67

  25,09

  9,86

TOTALE

254,92

100%

254,44

100%

Stima Ind. Guardia Nott.

  42,00

 

 

 

 

Tabellare

C’è uno scostamento in basso rispetto a quello degli altri dirigenti del pubblico impiego che è stato incrementato nel secondo biennio economico di 141 euro.

In sostanza la forbice si allarga nuovamente (circa 2,50 euro al mese) dopo che nel primo biennio avevamo fatto la battaglia per l’equiparazione !

 

Professionale

Avendo fatto la scelta, invano da noi contrastata, di destinare una parte del fondamentale per l’accessorio (guardie notturne), per la valorizzazione dell’esperienza professionale sono rimasti pochi euro. Pertanto i medici della fascia 5-15 sono esclusi, al contrario della proposta iniziale sia degli altri sindacati che della FPCGIL Medici che li prendeva in considerazione, ma anche gli altri

medici non possono certamente brindare. Infatti la proposta Aran prevede che sia fatta una nuova valutazione professionale per tutti coloro che al 1 gennaio 2006 hanno raggiunto i 15 anni di anzianità, da calcolarsi con le regole già valide per l’indennità di esclusività, e se la superano avranno una aumento di ben 56,92 euro lordi al mese !

Chi invece ha raggiunto i 25 anni di anzianità e supera la valutazione professionale vedrà un ulteriore aumento di 92,31 euro mensili !!

L’Aran ha inoltre detto che non ha intenzione su questa voce di pagare gli arretrati. pertanto gli aumenti scatterebbe solo dalla data della valutazione.

 

Riserva per professionale

Al fine di evitare futuri splafonamenti della spesa dovuti al maggiore onere per l’esperienza professionale che dovrebbe derivare da una maggiore quota di medici che nei prossimi anni avrà una valutazione positiva della professionalità al raggiungimento dei 15 e dei 25 anni, l’Aran ha chiesto di accantonare 10,92 euro al mese, diminuendo pertanto la somma disponibile per il secondo biennio.

Questi soldi non sarebbero utilizzabili per altri fondi.

 

Posizione struttura complessa

Al fine di ripristinare la forbice esistente all’inizio del quadriennio, e diminuita con il primo biennio economico, ai direttori di struttura complessa sarebbero destinati 5 euro al mese dell’aumento di ciascun medico, arrivando così ad una cifra di circa 54,77 euro mensili lordi per ciascun dirigente di struttura complessa, che andrebbero ad incrementare la loro posizione.

 

Accantonamento

Si tratta di una cifra di 3 euro pro capite mensili, che l’Aran ha richiesto per “scollamenti” e per “piccoli spostamenti” che servirebbero alle Asl per la posizione unificata.

 

Condizioni di lavoro

Si tratta della principale operazione di questo rinnovo che vede destinare circa 50 euro dell’aumento di ciascun medico, compresi i medici del territorio, delle direzione sanitarie ed i direttori di struttura complessa, per incrementare l’attuale indennità di guardia notturna. Non è ancora chiara la stima dell’incremento della indennità che dovrebbe aumentare in un range tra 40 e 60 euro, a seconda delle diverse possibilità di calcolo. Comunque si arriverebbe quantomeno alla triplicazione dell’attuale indennità che è di 21,92 euro.

Questa operazione riveste diversi punti negativi. Il primo è rappresentato dal fatto che viene sancita una politica di monetizzazione del disagio, già avviata con l’istituzione nel contratto nazionale delle tariffe per le guardie notturne extra orario e dell’ora in libera professione, che non lo risolve, ma che porterà i medici a rincorrere sempre più prestazioni, peggiorando la qualità del lavoro ed allungandolo oltre le 38 ore.

La tariffazione delle prestazioni rischia inoltre di portare ad una loro esternalizzazione ai medici privati, con tariffe minori, portando il sistema verso la privatizzazione.

Questo meccanismo porterà anche ad un sempre maggiore blocco delle assunzioni.

In definitiva questa operazione porterà ad un peggioramento della qualità del nostro lavoro e di conseguenza dei servizi offerti ai cittadini.

 

Paradossale è poi la scelta fatta di togliere dal trattamento fondamentale il 15% delle risorse (equivalenti a circa 40 euro mensili), certe a fine mese, pensionabili e valide per il TFR, per destinarle all’accessorio (aumento dell’indennità di guardia notturna).

In pratica i medici si devono riguadagnare attraverso le guardie notturne, soldi che potevano essere garantiti a fine mese per tutti, anche in caso di malattia.

Come già detto prima va sottolineato che questa operazione sulla indennità di guardia notturna ha depauperato la valorizzazione della professionalità, penalizzando non solo i medici ospedalieri, ma ancora di più i medici del territorio e tutti i medici con una esperienza professionale minore di quindici anni.

Emblematico in tal senso sarà il medico del territorio con meno di quindici anni di anzianità, che a fronte di aumento medio di 254,43 euro, vedrà nella sua busta paga mensile solo il tabellare, cioè un aumento di 138,62 euro mensili lordi.

Solo due, ad oggi, le note positive.

Una prima nota positiva, contenuta nella nostra piattaforma, è rappresentata dalla rivalutazione dell’ora di straordinario rispetto a nuovo tabellare. Lo straordinario diurno passerebbe da 19,13 euro a 25,64, lo straordinario notturno o festivo diurno da 21,60 euro a 33,33 euro, lo straordinario notturno festivo da 24,98 a 38,46 euro. Poiché il monte salari destinato allo straordinario rimane uguale, le ore in straordinario diminuiranno, e pertanto dovrà essere portata avanti in primo luogo una politica di assunzioni, e non di incremento delle nostre prestazioni fuori orario, anche se in libera professione aziendale.

Dovrebbe inoltre essere privilegiato lo straordinario utilizzato per le pronte disponibilità, in modo tale da dare un riconoscimento economico ai medici in pronta disponibilità che vengono chiamati.

Una seconda nota positiva è rappresentata dalla possibilità per i veterinari di non contribuire all’aumento delle indennità di guardia notturna, che non svolgono, ma di poter utilizzare queste risorse sulla posizione per diluire lo scostamento rispetto ai medici. 

Se il contratto non dovesse migliorare, è per noi inaccettabile, come pensiamo lo sia per molti medici.

 Roma, 24 febbraio 2006