Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

Riforma ordine dei medici, incontro interlocutorio tra sindacati e Fnom

 

L’odierno incontro tra sindacati medici della dirigenza e Fnom, tempestivamente convocato dal Presidente Fnom Amedeo Bianco nella sede nazionale a Roma, su richiesta sindacale, per affrontare la riforma dell’Ordine dei Medici, è stato interlocutorio. 

A fronte della proposta sindacale di istituire un tavolo di confronto sulla riforma ordinistica presso il Ministero della Salute, con la partecipazione della Fnom e dei sindacati, il Presidente Amedeo Bianco si è riservato di sentire gli organi della Federazione, prima di dare una risposta ufficiale. 

Si è comunque concordato di avviare un rapporto costante tra Fnom e sindacati. 

La FPCGIL Medici ha in particolare ribadito l’anacronismo dell’Ordine dei Medici che vede meccanismi elettorali che risalgono a quasi cento anni fa, dove i votanti sono ormai rimasti circa il 10%, e con nessuna rappresentanza delle minoranze che raggiungono anche il 49% dei voti. 

La imminente legge delega sulla riforma degli ordini professionali aprirà la strada per l’emanazione dei decreti delegati che dovranno garantire tutela delle minoranze, incompatibilità e durata delle cariche. 

Si tratta di una occasione epocale per dare trasparenza e democrazia elettiva agli ordini dei medici, stante l’incapacità, da sempre storicamente dimostrata, di un rinnovamento che nasca dalla stessa Fnom. 

Per queste ragioni riteniamo che le organizzazioni che rappresentano maggiormente e concretamente i medici, debbano essere interlocutori del Governo nella costruzione delle nuove regole ordinistiche, mantenendo un rapporto continuo con la Fnom. 

Adesso ci aspettiamo che anche la Ministra Livia Turco ci convochi, per avviare un confronto sui prossimi decreti delegati riguardanti la riforma dell’Ordine dei Medici, che, essendo di emanazione governativa, vedranno un ruolo fondamentale del Ministro della Salute, di concerto con il ministro di Grazia e Giustizia. 

 

Roma, 16 novembre 2006