Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

Il Governo blocca il contratto dei medici. Prossime clamorose azioni di protesta

 

Da circa un mese e mezzo il Governo continua a bloccare il cammino per la prima parte del contratto di 130.000 medici e dirigenti della sanità pubblica, relativa al primo biennio economico 2002-2003, arretrati compresi, ed al quadriennio normativo 2002-2005. Per la seconda parte siamo ancora in alto mare. 

Il 12 maggio 2005 era stata firmata la preintesa, prontamente ratificata dalle Regioni il 18 maggio. Da allora siamo in attesa dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, senza la quale non si può firmare l’intesa, che successivamente dovrà avere il parere della Corte dei Conti, e solo dopo si potrà arrivare alla firma definitiva. 

Quando la partita contrattuale veniva giocata tra l’Aran ed i sindacati, i Ministri Baccini e Storace dichiaravano il loro impegno per la chiusura del contratto. Quando il pallone è passato al Governo, è calato il silenzio, ed ancora una volta alle parole non sono seguiti i fatti. 

Dopo 43 mesi senza contratto i medici sono esasperati, e se il Governo continuerà a bloccarlo non ci resterà che assumere clamorose azioni di protesta. 
 

Roma, 29 giugno 2005