Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
I medici confermano lo sciopero del 18 con il pubblico impiego

 

A tutt’oggi per i medici e per tutto il pubblico impiego non c’è un euro in più rispetto al 4,31% previsto dalla Finanziaria, e certamente i pochi decimali di possibile incremento ventilati dal Presidente del Consiglio non sono assolutamente sufficienti per il rinnovo del secondo biennio economico  2004-2005, per il quale chiediamo un aumento dell’8%.

I medici confederali, che unitariamente rappresentano la maggiore forza sindacale medica, non possono pertanto che scioperare nuovamente e manifestare a Roma venerdì 18 marzo, insieme a tutto il pubblico impiego, per affermare il diritto al rinnovo del secondo biennio economico del contratto.

Comunque le urgenze saranno garantite, mentre potranno saltare gli interventi, le visite e gli esami diagnostici programmati, considerando che oltre ai medici venerdì scioperano i dirigenti sanitari ed il personale del comparto, a partire dagli infermieri. 

Questa mattina presso l’Aran, sembra invece essere ripartita con il piede giusto la trattativa per l’area medica riguardante il primo biennio economico 2002-2003 ed il quadriennio economico 2002-2005.

Certamente vi sono ancora nodi da sciogliere sulla parte normativa, quali l’orario di lavoro, l’Ecm, valutazione dei dirigenti, incarichi in seguito a valutazione positiva, comitato dei garanti, relazioni sindacali, regolamentazione contratti atipici, ma sembra che vi siano i presupposti per arrivare entro aprile ad una intesa accettabile, considerando che per la parte economica sembra ormai acquisita la possibilità per tutti i medici di un tabellare equiparato a quello di tutti gli altri dirigenti dello stato.

 Roma, 16 marzo 2005