Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

“Per il II biennio riconoscere il disagio, lo sviluppo professionale ed il tabellare”

 

L’incontro odierno all’Aran ha visto una parziale diversificazione delle richieste presentate dai sindacati medici per il secondo biennio economico contrattuale 2004/2005, con una presentazione di due diverse piattaforme, una della FP CGIL Medici e l’altra da parte degli altri sindacati.

Tutte le organizzazioni hanno ribadito la volontà di chiudere il contratto entro la fine dell’anno, hanno condiviso una valorizzazione dello sviluppo continuo professionale attraverso un riconoscimento economico previa valutazione positiva al 5-15 e 25 anno, e sul quale la FP CGIL Medici ha chiesto di destinare un ulteriore 4,5% di aumento, ed una rivalutazione economica dello straordinario.

Per quanto concerne il salario fondamentale (tabellare e sviluppo continuo della professionalità), la FP CGIL Medici ha proposto di destinarvi il 90% della massa salariale così come già concordato per tutto il pubblico impiego, invece dell’80% proposto dalle altre organizzazioni sindacali, in modo tale di arrivare ad oltre 40.000 euro di tabellare.

E’infatti penalizzante spostare il 10% del monte salari da una voce garantita ed interamente pensionabile per tutti i medici come il salario fondamentale, sul salario accessorio ed in particolare sulla cosiddetta RAD (Retribuzione aggiuntiva del disagio) destinata solo alle guardie notturne, e pertanto incerta, destinata solo ad una parte dei medici e certamente non ai medici del territorio ed ai veterinari, e che porta ad una decurtazione della pensione per tutti i medici, sia ospedalieri che territoriali e per i veterinari, già in servizio nel 1992.

La FP GIL Medici ha pertanto ribadito di voler premiare il disagio ma non ha condiviso la proposta, contenuta nella piattaforma delle altre organizzazioni sindacali, di destinare il 20,3% degli aumenti solo alla RAD, in quanto si tratta di una indennità solo per le guardie notturne, e pertanto parziale e discriminante, e che non affronta le dinamiche della organizzazione del lavoro che portano al disagio.

La FP CGIL Medici ritiene invece che il disagio, dei medici come dei cittadini, si affronta migliorando il sistema, ed affrontandolo a livello aziendale. Pertanto ha proposto di destinare già nel contratto nazionale tutto l’accessorio (10% della massa salariale) alle situazioni di criticità da rilevare a livello locale, ed in via prioritaria alle guardie notturne e festive, alle pronte disponibilità, all’assistenza domiciliare dei medici del territorio e dei veterinari, ed ai medici che lavorano nei Dipartimenti di Emergenza-Urgenza.

Roma, 10 novembre 2005