Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

Medici in sciopero il 18 marzo. Ancora promesse non mantenute

 

Il Governo e le Regioni, nonostante siano trascorsi 39 mesi dalla scadenza del contratto, continuano imperterriti con le promesse non mantenute. 

Il Governo, per voce del sottosegretario Casellati, aveva affermato, in occasione del precedente sciopero del 4 marzo, che stava verificando i conti con il Ministero dell’Economia e le Regioni. Dopo 7 giorni, non avendo avuto più notizie, possiamo solo supporre che mentre per i futuri tagli delle tasse i soldi sono già stati trovati, per i medici e per tutto il pubblico impiego non c’è un euro. 

Le Regioni, per voce dell’Assessore al Bilancio della Regione Lombardia Colozzi, avevano promesso che entro una settimana l’Aran, l’Agenzia che conduce la trattativa, avrebbe presentato una nuova proposta contrattuale per i medici ed i dirigenti sanitari, accogliendo le richieste sindacali e mantenendo ferma solo la questione dell’orario di lavoro, da collegare al problema delle liste di attesa.  I giorni della settimana sono trascorsi ma dall’Aran non è arrivata nessuna proposta.  

I medici confederali, che unitariamente rappresentano la maggiore forza sindacale medica, non possono che scioperare nuovamente venerdì 18 marzo, insieme a tutto il pubblico impiego, per affermare il diritto al rinnovo del contratto. 

Roma, 10 marzo 2005